Il bambino interiore, quando è frutto di una infanzia rubata

Why he always ignoring me? Busy young man working on laptop and talking on the mobile phone with his son sitting on foreground and looking upset

E’ più facile costruire bambini forti che riparare uomini distrutti. Questa è una frase di Frederick Douglass.

Ed è così che comincia un articolo bellissimo pubblicato sul blog Obiettivo Benessere e che vi voglio proporre.
Ognuno di noi si porta dietro l’IO BAMBINO.
L’Io che ci ha fatti crescere e che ci ha fatti diventare quello che siamo.
Ma ci sono alcuni adulti che lottano con il loro IO BAMBINO e sono quelli che hanno subito traumi o shock. Sono quelli che sono diventati adulti irrequieti, infelici e talvolta “disturbati”. Che si portano dentro ferite mai rimarginate.

Il tema del bambino interiore si rivolge proprio a coloro che sono stati bambini offesi, usati e poco rispettati, in lotta per sentirsi “adeguati” in mezzo agli altri.

“Ci vuole poco a far sentire inadeguato un bambino”. 
Quanto è vera questa frase.
Noi genitori a volte possiamo fare “danni” senza volerlo, pensando invece di fare bene.
Senza intenzioni e ignari delle conseguenze.

Il resto dell’articolo lo trovate qui: il bambino interiore

2 risposte a “Il bambino interiore, quando è frutto di una infanzia rubata

  1. Maria ho letto l’articolo ma onestamente non so cosa pensare.
    Secondo me si riferisce a bambini la cui infanzia sia stata davvero traumatica per via delle violenze o dei soprusi e non a bambini “normali” cresciuti in famiglie “normali” e per normali intendo persone comuni, no alcolizzati, no drogati, no delinquenti ecc..
    Leggere che sarebbe il caso di avvicinarsi alla pedagogia prima di mettere al mondo un figlio…oh mamma mi fa drizzare i capelli scusa se te lo dico. Se ognuno facesse in questo modo non ci sarebbe più spontaneità, e l’umanità sarebbe “fatta con lo stampino”. I genitori sono speciali e disgraziati allo stesso tempo appunto perchè sono…genitori. Nessun manuale o nessun esperto può insegnare ad essere un buon genitore. Quello che va bene per il mio bambino non è detto che vada bene x il tuo di bambino. Non esiste un comportamento unico valido per tutti. Non esiste all’interno della propria famiglia composta da più figli figuriamoci se possa andare bene per il mondo intero. Non so se mi spiego.
    Sulla frase “Ci vuole poco a far sentire inadeguato un bambino” potrei anche essere d’accordo ma anche qui a mio avviso si riferisce a casi limite.
    Dal mio punto di vista oggigiorno abbiamo fin troppi bambini super elogiati con un ego spropositato. Infatti la frase “L’ego non è altro che la risposta allo stimolo, è reazione, è energia consumata negativamente” non l’approvo x nulla. Non sono un’esperta ovvio, non ho studiato pedagogia ma sto vivendo la scuola degli anni 2000 e i bambini con l’ego molto forte non sono quelli maltrattati o umiliati da piccoli ma l’esatto contrario. Ai miei tempi poteva essere così oggi non credo proprio.
    Sai invece cosa sarei curiosa di sapere? I bambini di oggi 2.0 tra 15 anni come saranno? Questo si che sarebbe opportuno studiare. Oggi si educa in maniera completamente diversa da quella di 15/20 anni fa e scusami ma i risultati a mio avviso non sono confortanti. Se 20 anni fa c’era un bullo ogni tanto, ora purtroppo è “pieno”. Come mai? Non sarà una parte di pedagogia a toppare? Boh.
    Maria scusami probabilmente anzi certamente non ho le competenze per capire appieno l’articolo ma consentimi lo trovo alquanto campato in aria e basato solo sui libri, senza la componente “di vita vera”.

    • In base a cosa si decide quando un’azione diventa sopruso?quand’è che inizia la violenza e quando finisce l’educazione?mia madre è medico e mio padre è operaio.sono brave persone,si sono trasferiti a nord per poterci dare un futuro migliore.sono grata di tutti gli sforzi che hanno fatto per me,eppure mentire se dicessi che non ho subito un trauma durante l’infanzia.sono sempre andata bene a scuola,faccio volontariato,sono all”apparenza “normale”,come dici tu.e allora perché un articolo del genere mi parla a livello personale?perché esistono tanti tipi di traumi,di violenze e di abusi,silenziosi,soprattutto nei confronti dei bambini,che non sanno come esprimere il loro problema perché spesso non sanno nemmeno di averlo.come fai a sapere di essere in una situazione anormale se non hai mai vissuto com’è la normalità? Mia mamma non è drogata,delinquente o altro,però abusa emotivamente di me,mio fratello e mio papà,fin da quando sono nata.se non avessi scoperto che esiste questo tipo di abusi avrei continuato ad ascoltare quell a voce che diceva che è colpa mia e che per questo avrei dovuto finirla.avevo otto anni quando ci ho provato la prima volta.nei restanti dodici anni della mia vita ho retto il peso di un matrimonio fallito in partenza e le mille insicurezze di mia mamma causate da mia nonna e riversate su di me.inutile dire che entrambe hanno un grande ego.quando ho iniziato a parlare della mia esperienza moltissime persone mi hanno detto ” non me lo aspettavo” “non lo avrei mai detto”.alcuni abusi sono sottili e i bimbi non sanno esprimerli,come fai a capirlo dagli atteggiamenti se non lo hai mai sperimentato?ho passato la mia infanzia a sentirmi inadeguata,sono un caso limite anch’io? Eppure così tante persone hanno avuto genitori e situazioni peggiori.questo non rende la mia esperienza meno valida.sono un bambino forte,ma anche un adulto ditrutto.non esiste un manuale per farti essere un genitore perfetto,ma esistono genitori che si informano e cercano di scoprire sempre cos’è meglio per i propri figli.non smetti di essere spontaneo se cerchi di capire qual è il tuo modo di essere genitore prendendo esempio dagli altri.prendere alla leggere il ruolo da genitore pensando che essere disgraziati faccia parte del gioco è troppo superficiale.non si può essere perfetti,ma si può cercare di fare del proprio meglio accettando le critiche.

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