Figli: più gioie o più dolori?

moniga
“Sei proprio una mamma cattiva”

Vi è mai capitato di ascoltare questa frase pronunciata da vostro figlio?

Io sì, anche troppe volte… al giorno!
Ogni volta che non esaudisco uno dei loro infiniti desideri, ogni volta che rispondo di “no” ad una loro richiesta, ogni volta che gli chiedo di fare qualcosa che a loro non va…
Tutte le volte la frase che mi sento dire è sempre la stessa: “Sei proprio cattiva”.

Ormai, sono sincera, non ci faccio neanche tanto più caso. E’ quasi un loro intercalare. Una frase fatta.
Ovviamente tutte le volte ribatto: “Non si dice, non si fa…”, ma forse anche senza tanta convinzione, visto che alla prima occasione… divento ancora una volta cattiva!

E questa è solo la premessa per raccontarvi di una folle riflessione notturna.

Ieri sera sono andata a letto che ero abbastanza stanca.
A luci spente ho detto a mio marito: “Sai, una mia collega sta già organizzando il viaggio per la prossima estate. E’ indecisa se andare a visitare la Bassa California o l’Australia”

E lui: “Che belle mete. Ha figli?”

E io: “No, figurati. E non ne vuole neppure! Si gode la vita. E’ appena tornata dalle Seychelles e sta pensando alla prossima meta da sogno.
Noi dove andremo? Stessa spiaggia e stesso mare?”

Lui: “Perché la Puglia non è una meta da sogno? Di che ti lamenti!”

Io: “No figurati, non mi lamento. Ma noi quando ci spostiamo andiamo a Gressoney, sul lago di Garda, in montagna…. Posti incantevoli, meravigliosi. Ma stiamo parlando di mete comunque molto vicine…
Quando mi porti a New York?”

Momento di pausa e poi ho aggiunto: “New York con Marco e Luca? Non se ne parla proprio. Ci farebbero impazzire. Fossero un po’ più ubbidienti, ci penserei. Ma così no. E se si perdessero? Non conoscono neppure la lingua!”

Altro momento di pausa e poi ho continuato: “Certo che ancora devo capire perché la razza umana sente così il bisogno di procreare. In fondo i figli, se ci pensi bene, sono una pazzia. Loro sono sempre scontenti e i genitori pure!
Da quando arrivano stravolgono la vita. Addio viaggi lunghi, addio vacanze belle, addio tranquillità. Non si può più improvvisare nulla come una volta, andare in palestra la sera, vedere un bel film in santa pace al cinema….
Capricci in continuazione. Tutto il giorno a dire: “Sbrigatevi”, “Non vi fate male”, “Fermi con le mani”, “Non si dicono quelle cose… “
Per non parlare del momento dei compiti, un incubo.
E ricordami: perché dopo il primo siamo stati pure recidivi e abbiamo fatto il secondo figlio?”

E lui: “Forse perché hai insistito tu fino allo sfinimento? Io ti avevo detto che sarebbe stato difficile gestirne due per noi che non abbiamo nonni vicini. Ma che hai stasera?
E poi per i viaggi, nulla è impossibile, è solo una questione di organizzazione”

Io: “E anche di soldi. Una cosa è organizzare un viaggio a New York per due, una cosa è organizzarlo per quattro.
Ma poi… facciamo tanti sacrifici per loro, tante rinunce per loro… fossero almeno contenti e soddisfatti! Sono sempre lì a brontolare. Non gli va mai bene niente.
Ci pensi mai a come sarebbe stata la nostra vita senza di loro? Non avremmo più il mutuo. Avremmo sicuramente fatto un sacco di viaggi in più. Avremmo un abbonamento open in qualche palestra fighissima, cenette a lume di candela no limits, uscite con gli amici fino a tarda notte… Un sogno!”

Lui: “Sì, forse i primi due anni. Poi avresti rotto le scatole all’infinito e pianto per tutto il resto della vita.
Maria, ma che stai dicendo! Proprio tu che ti illumini ogni volta che ti fanno un sorriso, che piangi ad ogni recita scolastica. Che ti allarmi se hanno una linea di febbre. E che ti precipiti in camera loro ogni volta che li senti sospirare nel sonno. A proposito di sonno, ora cerca di dormire e soprattutto fammi dormire!”

Ho chiuso gli occhi e mi sono addormentata, con fatica.
Chissà, forse sognando sarò pure andata a New York, magari da sola con mio marito!
Non ricordo nulla. Di sicuro stamattina mi sono svegliata a casa mia. Ho preparato la colazione per tutti e quattro.
Poi solita confusione, le solite esortazioni “Forza, sbrigatevi, è tardi! Avete lavato i denti? Cambiato le calze? …
Alle 8.10 tutti fuori casa per una nuova giornata.
Un bacio, un abbraccio forte e un “Buona giornata tesoro!”

Sarà questa la felicità?
Forse sì. Anzi, probabilmente per me sì! 😉

13 risposte a “Figli: più gioie o più dolori?

  1. Ciao Maria, grazie per avermi fatto riflettere ancora una volta.
    Prima di avere figli non capivo: non capivo perché certe notizie di cronaca facevano stare male mia mamma, perché non riusciva a dormire quando mio fratello non rincasava, perché si angosciava quando la chiamavano da scuola perché non ero stata bene. Non capivo perché attendesse con ansia la pagella, perché mi guardava con lo sguardo adorante mentre suonavo o perché il calendario avesse già segnate tutte le date delle vacanze scolastiche.
    Ora so. So cosa vuole dire essere mamme.
    I miei due figli adolescenti ogni giorno mettono a durissima prova sentimenti, pazienza ed equilibrio. A volte mi pare di non riuscire a farcela, poi basta un “mamma, lo sai che ti voglio bene?” per farmi sciogliere come neve al sole.
    Mai, mai potrei immaginare la mia vita senza di loro… anche se la lotta è quotidiana, vale la pena di essere vissuta (e combattuta).
    L’amore vince. Sempre. Me lo hai confermato anche tu… Alla prossima battaglia!

  2. Esattamente quello che volevo Silviafede!!! io purtroppo le cose che non posso fare non le faccio perche ho jacopo ma solo perche non ho i soldi! che è ben diverso.. posso stare qui tutto il girono e la notte a dire se avessi avuto, se avessi fatto etc ma la sostanza non cambia, se io avessi i soldi farei le gite di Maria e tante cose che lei fa e io no, quindi senza offesa per nessuno questa è la vita che abbiamo o che abbiamo scelto? benissimo godiamocela senza tante menate.
    Eh lo so sul figlio negato.. chi meglio di me!!!
    e cmq io sono una madre perfetta! aahahaahahhahaahhahh

    • @ginger70: forse non mi sono spiegata bene.
      Non mi pongo delle domande per farmi delle menate. La mia vita mi piace e anche molto. Certo, come tutti, trascorro dei periodi più o meno felici, più o meno faticosi, più o meno intensi. In ogni caso appaganti.
      I miei due figli sono la mia ricchezza. L’ho scritto più e più volte. E ho la fortuna di avere un marito straordinario.
      Ma non è questo il punto.
      Mi piace farmi delle domande. E anche fantasticare un po’.
      Tempo fa ho avuto un’opportunità di lavoro a Roma. Non sono andata. Sono rimasta a Milano.
      Beh!, a distanza di anni, mi capita ancora di pensare: “Chissà come sarebbe stata la mia vita se avessi accettato quel lavoro… “. E mi perdo nei miei pensieri.
      E ogni tanto mi capita anche di chiedermi: “Chissà come sarebbe stata la mia vita senza figli”…

      Ovvio che questa è la realtà e non si cambia. I figli li ho desiderati (e ho insistito anche tanto per averne due!).

      Ma poter pensare “a chissà se”… è uno sfizio che mi concedo ogni tanto. E mi piace!

  3. Personalmente credo che chi non si pone mai domande o non si metta mai in discussione vuol semplicemente dire che non ha mai preso “tranvate” nella vita, perchè non voglio credere che sia solo superbia. Come sempre sostenuto non c’è un giusto ed uno sbagliato a prescindere. C’è il giusto x me x te x loro. Fatta questa premessa ti dico che la domanda “cosa sarebbe successo se?” in vita mia molto probabilmente me la sono posta una sola volta. Quando non sono stata bene (non ricordo altre volte).
    La paura di dover abbandonare per sempre le mie figlie mi ha fatto dimenticare tutte le scelte giuste o sbagliate che ho fatto in vita mia. Come un flash mi sono tornati davanti tutti i momenti passati con loro e ciò che abbiamo fatto (o non fatto). E solo Dio sa quanto ho pregato affinchè questo potesse continuare. Anche il “SBRIGATIII CHE E’ TARDI”, “SMETTI DI MENARE TUA SORELLA”, “MA CHE CASPITA FAIIII????”…
    Secondo me chi cerca la felicità perennemente è condannato ad essere un eterno infelice. Sento parlare persone che dicono io non posso rinunciare a viaggiare o a comprare oggetti del desiderio e in cuor mio penso: ti auguro di poterlo fare a lungo xkè se da oggi al domani non ti è più possibile x qualsiasi motivo…beh allora vedremo chi è veramente qualcuno.
    Io non mi sono mai fatta problemi con le bambine piccole. Siamo usciti senza panico, senza medicinali solo con la voglia di stare insieme. Abbiamo affrontato viaggi lunghi in macchina, preso l’aereo, passata la domenica a non fare nulla ecc.
    Non è legge il mio comportamento è solo ciò che è giusto x me e la mia famiglia.
    Si può essere felici anche di domenica al parco mangiando un panino (rigorosamente con il salame xo’) o un giorno al mare o perchè no sul divano mangiando schifezze. La felicità è ciò che uno cerca.
    Concordo con ginger non è detto che siccome la tua amica gira il mondo allora automaticamente è felice. Magari il suo girovagare è solo un modo per colmare una mancanza (e non è detto che siano i figli).
    Vuoi farti una risata? Un mio sogno sarebbe quello di andare in Australia. Quando avevo le possibilità economiche non ci siamo andati xkè abbiamo scelto altro, poi la crisi, adesso pur regalato so già che non potrò andarci mai. Mi sono mai posta la domanda? Se avessi fatto diversamente? NO. Sarò infelice per questo? No farò in modo che le mie figlie possano fare quante più esperienze possibili. Questa è anche felicità. Sarebbe troppo facile piangermi addosso e avere la compassione dei più. Non lo farò mai.
    Alla domanda: figli più o gioie o dolori? mi vien da rispondere metà e metà in egual misura. Non ci può essere gioia senza dolore e viceversa. I figli? Sono solo parte del problema anzi sono proprio un alibi.

  4. @Ginger: perfettamente d’accordo con te!
    Per me hai centrato il punto….se uno fa la vita che ha scelto e non e’ costretto a rinunciare a cose che ritiene fondamentali perche’ lamentarsi? Nel mio caso ad esempio e’ cosi’…la mia vita e’ proprio come mi immaginavo, avrei voluto un figlio in piu’ ma quello purtroppo mi e’ stato negato (e so quanto puoi capirmi), per il resto ho quello che per me e’ importante e faccio la vita che volevo…non c’entra niente essere madri perfette, ma solo non avere motivo per chiedersi come sarebbe stato…

  5. CIAO,
    CHE BELLA DOMANDA IO ME LA FACCIO SPESSO E POI MI RISPONDO COSI’ I FIGLI TOLGONO TANTO DAL PUNTO DI VISTA MATERIALE (SOLDI PER ASILO..BABY SITTER …ECC..ECC..) FANNO ANCHE DANNARE PERCHE’ HANNO IL LORO CARATTERE E MAN MAN CHE CRESCONO LE PROBLEMATICHE(CHIAMIAMOLE COSI’) CAMBIANO MA……OFFRONO TANTISSIMO DAL PUNTO DI VISTA EMOTIVO…..E ORA NON FARE CAMBIO CON UN VIAGGIO………….

  6. La domanda “cosa sarebbe stato della mia vita se..” me la pongo molto spesso e ad essere sincera me la pongo con rammarico soprattutto su scelte di cui poi mi sono pentita e con una curiosità superficiale su cose di cui invece sono contenta che siano successe.

    Su mia figlia no! Sono contenta che ci sia, e per me, nonostante tutto è solo una gioia.
    Certo la mia vita sarebbe diversa se non avessi la figlia e sicuramente farei tante cose che mi piacerebbe fare e che adesso non faccio. Ma sono serena perchè nella vita ci sono tante cose da fare e ora che elisa è piccola faccio solo le cose alla sua portata e man mano che cresce farò le cose che adesso sto rimandando. Per me è solo questione di tempo, ora sto facendo cose che l’anno scorso mi rimanevano difficili da fare e il prossimo anno farò cose che ora non sto facendo.

    Il viaggio lungo può aspettare….intanto mi faccio quello corto… e mi godo la mia vita con mia figlia

  7. certo Maria che ho visto il film Sliding Doors, anche io mi domando se avessi.. se fosse.. però poi alla fine la vita che ho l’ho scelta e voluta io,e quello che dicevo sulla tua parafrasando tuo marito ( di che ti lamenti) era in senso buono hai tanto che vai cercando oltre???!! molto piu ad esempio della mia!
    poi non stiamo parlando di fare un giro in mongolfiera ( tanto x dire ) ma cose che come ha detto Silviafede basta un po di organizzazione e si fanno.
    New York e perche no? li puoi perdere anche a milano senza andare fin la!
    Silvana non credo siano tutte mamme perfette, magari tra loro però c’è veramente chi queste domande non se le pone xche è contenta cosi com’è della sua vita o se se le pone non ci perde troppo tempo sapendo benissimo che ormai quel che è stato è stato inutile rimuguinarsi sopra.

  8. Io credo che la maggior parte delle mamme abbia fatto questa considerazione che hai fatto tu, Maria. Ma non lo scrivono.
    Non capisco perchè. Tutte mamme perfette? Su questo blog probabilmente sì!
    Maria, se ti può consolare, io mi sono posta le tue stesse domande.
    E credo che farsi delle domande sia fondamentale per comprendere gli altri e per comprendersi.
    La risposta? E’ la stessa che hai dato tu. La felicità è quella che abbiamo già con i nostri figli e con il nostro compagno. Ma è bello pensare a chissà cosa sarebbe stato se quel giorno…

  9. Maria io appoggio in pieno tuo marito ….tutta questione di organizzazione….noi non abbiamo modificato piu’ di tanto stile di vita….vacanze, viaggi lunghi e per fortuna grazie ai santi nonni (che purtroppo tu hai lontano) qulche cinema e uscita a due.
    Non so se sono particolarmente egoista, forse si, ma se per avere un figlio avessi dovuto rinunciare a tutte le cose che mi gratificano non so le avrei fatto…certo i ritmi sono un po’ cambiati, i tempi vanno ritagliati tra mille attivita’ in piu’ e impegni suoi che aumentano in maniera esponenziale, ma alla fine faccio la vita che voglio e davvero non ho motivo per lamentarmi…
    Certo bisogna organizzarsi bene, pensare a trovare occupazioni per i bimbi durante i viaggi, studiare i posti per trovare storie interessanti da raccontare…ma devo essere onesta, sara’ l’abitudine sina da piccolissimo, Fede mangia e dorme ovunque, in macchina legge e guarda dvd, cammina piu’ di noi adulti…dovessi dire che per noi e’ un limite sarebbe davvero una scusa…
    quindi ascolta tuoi marito….organizzatevi e non rinunciare….la vita e’ una e i nostri 40 anni non torneranno…

  10. si Maria nettamente, scusa se mi permetto ma hai la fortuna di avere un mare meraviglioso a portata di mano, fate gite spesso, due bimbi sani, un lavoro che ti appaga, la domanda è d’obbligo: MA CHE VAI CERCANDO!!!????
    A tutte èpiacerebe avere piu tempo x fare le cose che non facciamo gli struzzi prima si facevano senza pensarci neanche un battito di ciglia, adesso momentaneamente non si puo ma quante soddisfazioni in piu??????????
    sei cosi sicura che la tua collega sia e sarà cosi felice dic ontinuare a fare viaggi da sogno?

    • @Ginger70: hai visto il film sliding doors? “Cosa sarebbe successo se!”
      Ti è mai capitato di pensare alla tua vita immaginando prospettive diverse? A me ogni tanto capita. E questa è una semplice riflessione alla sliding doors. Cosa sarebbe stato della mia vita se…

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