Ancora mi fa male la mascella per quanto ho riso.
Ieri sera sono tornata a casa e, come sempre, ho guardato nella cassetta della posta. Tra i vari volantini c’era anche un catalogo di giochi. Pagine e pagine di giocattoli, tutte idee regalo per il Natale.
Ho posato il catalogo sul tavolo della cucina e sono andata in camera.
Luca: “Uahoo! Marco che fico questo libro. Dai scegliamo tutto quello che ci piace!”
Marco, che intanto stava sfogliando le prime pagine, gli ha risposto: “No Luca, ma che schifo! Sono solo cose per femmine… Ma poi,… perché le bambine si fanno regalare l’asse da stiro, l’aspirapolvere, il ferro da stiro e il carrello delle pulizie? Che se ne fanno?”
Luca: “Boh!”
Dopo qualche secondo Marco ha richiamato l’attenzione del fratello: “Luca, guarda qua. Adesso sì che si ragiona! Queste sì che sono cose belle! Guarda… Fico questo drone!”
Luca: “Sì, bello, ma perchè non prendiamo questa spada? Possiamo fare i combattimenti…”
Marco: “No, la spada non mi interessa…”
Intanto io ero tornata in cucina.
Luca: “Mamma, mi compri queste spade? Mamma, mi compri questo Quad?”
A quel punto Marco lo ha interrotto: “Luca… ma perché vuoi far spendere tutti quei soldi alla mamma! Fatti furbo, fra poco è Natale, chiedi tutto quello che vuoi a Babbo Natale!”
Luca: “Hai ragione, prendiamo carta e penna, io ti faccio vedere quello che voglio e tu scrivi. Facciamo la lista!”
Avevo le lacrime agli occhi, ma non potevo farmi vedere. Sono uscita fuori dalla cucina e ho cominciato a ridere a crepapelle. Tra me e me pensavo: “Ha più di otto anni…! Sono stata proprio brava a non fargli venire mai neppure il dubbio!”
Ed ero contenta soprattutto per Luca. A 5 anni bisogna credere alla magia del Natale. Ci credo ancora io che di anni ne ho ben 43!
Quando sono tornata in cucina ho visto la lista. Era stralunga. E c’era di tutto: dai Lego, al calcetto balilla (quello grande, professionale), al drone, alle ruspe, al Quad, ai giochi di società, al telescopio, alle scatole per diventare piccoli chimici, paleontologi, astronomi,…
Guardo la lista quasi spaventata e chiedo: “Marco sai quanti bambini ci sono su questa terra?”
Lui: “Perchè?”
Io: “Sono milioni! Se Babbo Natale dovesse portare una lista di doni così lunga ad ogni bambino, non gli basterebbe una eternità per costruire tutti quei regali!
Lui: “Quindi? Che mi vuoi dire?”
Io: “Che dovete scegliere sono un dono”
Lui: “Cosa? Uno solo? Non possiamo fare almeno due?”
A quel punto è intervenuto Luca: “Marco… ho io una idea: un regalo lo chiediamo a Babbo Natale e uno alla mamma”
Mi ha guardato e mi ha detto: “Mamma, per Natale almeno un regalino ce lo puoi fare?”
Adoro quei due marmocchi 🙂