Viva la Mamma

Ditemi un po’: come si regola l’orario nei bambini?

Gli smartphone si regolano da soli. Anche pc e strumenti elettronici vari passano senza problemi dall’ora legale all’ora solare.
Mio figlio Luca no.
Lui ha una sveglia biologica puntualissima incorporata e non ci sono pulsanti da schiacciare o lancette da spostare per fargli capire che è cambiato l’orario e che può stare nel letto un’ora in più!

Quindi è da domenica mattina che alle sei in punto arriva e dice: “Ci alziamo? E’ giorno. C’è la luce. Ho fame. Facciamo colazione?”

La soluzione?
Aspettare e pazientare una settimana o forse due prima che si abitui al nuovo orario.

Oppure?

Il Codacons propone soluzione che non mi dispiace affatto: eliminare l’ora solare e far valere quella legale tutto l’anno.
“Secondo alcuni studiosi americani – spiega l’associazione – lo sfasamento di un’ora determina, in un bambino su due, disturbi del sonno. E risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per
l’organismo, anche negli individui adulti”.

In base ad una ricerca effettuata dal Codacons, l’iniziativa sarebbe condivisa dall’80% degli italiani, stufi dei continui cambi tra ora solare e ora legale. In tal modo si avrebbe il vantaggio di recuperare l’ora di luce anche in inverno, “senza subire però il costo economico e il disagio legato all’aggiustamento dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie”.
Inoltre nel risparmio “vanno conteggiati tutti i costi relativi ai problemi di insonnia e sonnolenza – prosegue il Codacons – che incidono pesantemente sulla produttività nella prima settimana lavorativa successiva al cambio”. “Ricordiamo – conclude il Codacons – che in farmacia, a seguito del cambio ora
solare/ora legale, si impennano anche le vendite di prodotti contro il jetlag”.

Voi cosa ne pensate?

I vostri figli hanno “sentito” il cambio dell’orario?

 

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