Piccolo vademecum per genitori imperfetti e bimbi più sereni

bambino_e_genitoriPresenti per qualsiasi necessità, attivi ed efficaci, mai di cattivo umore. È quello che cerchiamo di essere tutti noi con i nostri figli. Ma siamo sicuri che sia la perfezione a renderci genitori migliori, capaci di crescere figli forti indipendenti? E se invece fosse il contrario?
Ci avete mai pensato?
A volte sono proprio i genitori imperfetti ad avere figli più sereni.

Ce ne parla la psicologa amica, Francesca Santarelli.

“Meglio perfetti e imperfetti davanti agli occhi dei nostri figli?
Questo è solo uno dei pensieri che mi sono attraversati quest’estate nei miei momenti di relax…

Dentro di me mi sono stilata una piccola lista di obiettivi da riuscire a praticare con il mio stesso figlio, provando a riflettere in primis sull’accettazione della mia stessa imperfezione da mamma. Vi do dunque, 5 must da tenere sempre a mente per vivere meglio con se stessi e creare maggiore serenità nei nostri bimbi.

Dottoressa Francesca Santarelli

Riconosciamo le nostre qualità. Chi pretende la perfezione da se stesso, finisce per pretenderla anche dai propri figli, che cresceranno con la sensazione di non essere mai all’altezza.

Puntiamo al massimo. Accettata l’imperfezione, dobbiamo puntare al massimo “agonismo educativo possibile”. Come genitori dobbiamo sempre cercare di dare il meglio ai nostri figli, sapendo che non significa allontanarli dalle difficoltà, ma fornire gli strumenti giusti per affrontarle.

Stabiliamo priorità. I figli devono essere in cima alla lista in quanto a pensieri, tenerezze, disponibilità ad ascoltare. Ma attenzione: essere genitori di qualità non significa essere onnipresenti o brillanti intrattenitori.

Costruiamo delle reti. Aprite la vostra famiglia al mondo, invitare gli amici a casa o in vacanza, create occasioni perché adulti e bambini possono stare insieme. Costruite reti di relazioni, imperfette anche queste, ma resistenti. Sapere che i vostri figli possono contare su una molteplicità di affetti è utile ad abbassare il livello di ansia da prestazione.

Liberate il tempo. Non sentitevi in colpa se siete sempre di corsa e sempre ritardo, perché le giornate sono super impegnate per molti. Ma sulla qualità della vita della vostra famiglia, avete margini di intervento. Siate imperfetti e pasticcioni , ma siatelo -almeno quando vi dedicate ai vostri figli -con computer e cellulare spenti!”

 

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio:  www.studiosantarellidecarolis.com 

 

15 risposte a “Piccolo vademecum per genitori imperfetti e bimbi più sereni

  1. @SilviaFede: nemmeno io ho visto il film ma sicuramente non sei andata fuori tema…anzi. Penso che le tue riflessioni siano giustissime e molto profonde. Non penso xò sia un problema di età. Voglio dire se sono piccoli si comportano da piccoli e decidono in base alla realtà in cui stanno vivendo. Crescendo devono fare altre scelte, più complesse certo (e autonomamente) ma la realtà è una. Cosa guiderà mai le loro scelte? E’ quello che mi chiedo sempre anche io, ossia con il mio modo di educare le ragazze sapranno vedere il giusto e lo sbagliato? Purtroppo a questa domanda non avrò una risposta a breve termine. Quello che dici è verissimo non possiamo sapere cosa li guiderà, se sarà la voglia di amalgamarsi agli altri (in questo caso mi considero già da ora fallita nel ruolo genitoriale), la voglia di trasgredire, la noia, oppure se effettivamente seguiranno ciò che abbiamo insegnato, comunque sia ci vuole anche molta fortuna.
    Un’altra domanda che mi faccio spesso è anche questa: se dovessero commettere una cosa gravissima che so un reato come reagirei io? Ecco a questa domanda non so proprio rispondere e devo dire che mi spaventa anche.

  2. @Marco: buongiorno signor Marco e’ un piacere anche per me tornare a dialogare con lei (anche con tutti gli altri amici del blog ci mancherebbe).
    Ha ragione quello che noi genitori possiamo e dobbiamo fare e’ non abbassare mai la guardia e soddisfare al meglio le curiosita’/richieste dei nostri figli (non parlo di quelle materiali ed economiche s’intende). Spesso ci mettono in difficolta’ e vorremmo rimandare la conversazione, ma credo che invece sia importante essere presenti nel momento in cui si crea la situaizone, proprio come lo e’ stato lei…al massimo, se proprio si e’ impreparati, prendere tempo rimandando la discussione che pero’ deve senza dubbio essere ripresa quanto prima. Io stessa pur avendo un bimbo piccolo mi sono gia’ trovata di fronte ad alcune domande “difficili”…mio figlio ha chiesto per il momento la verita’ su come escono i bambini dalla pancia della mamma, in quanto sulla mia non e’ presente nessun taglio, e gliel’ho spiegato cercando le parole adatte ma con estrema sincerita’. Credevo rimanesse colpito invece mi ha ascoltato attento e poi mi ha chiesto solo se parenti e conoscenti fossero nati con cesareo o parto naturale, cosa che per molti non sapevo. Devo dire che non ho provato imbarazzo, contrariamente a quanto avrei pensato, mi e’ venuto naturale parlare con lui, certo per ora non mi ha chiesto come entrano i bambini nella pancia, quando avra’ questa curiosita’ cerchero’ le parole per il momento mi sto documentando insieme a mio marito per trovare esempi e frasi giuste.
    La questione piu’ difficile in assoluto e’ stata questa….una sera prima di dormire ho sentito che piangeva alla mia domanda di cosa avesse mi ha risposto “voi mi avete detto che chi muore va in cielo in un posto bello, ma il nonno di x e’ stato rinchiuso in una cassa e sotterrato, dove non puo’ muoversi e uscire…mai piu’…” li’ ho capito che il suo compagno di scuola aveva partecipato al funerale del nonno ed alla sepoltura (avvenuto mesi prima) senza che un adulto si preoccupasse di spiegargli quel che accadeva….non e’ stato semplice ho cercato di rassicurarlo dicendo che quello che resta nella cassa e’ il nostro corpo che dove andiamo non ci serve piu’, e’ come se fosse la scatola di un regalo che dopo scartato non serve perche’ la cosa veramente importante da conservare e’ il regalo ovvero la nostra anima, che e’ fatta dei pensieri, dei sentimenti e delle emozioni che abbiamo e sono la cosa piu’ preziosa di ognuno di noi e quella non morira’ mai…anche qui ho cercato di dire la verita’, certo la mia verita’ non ho la pretesa di dire che lo sia in assoluto, e l’ho visto rasserenarsi e poi addormentarsi tranquillo…
    Mi scusi per la lungaggine, ma sull’argomento ho molte cose da condividere, come credo ogni genitore

  3. Buongiorno
    @ SilviaFede.
    Bentornata. E’ sempre un piacere leggere i suoi commenti. I genitori che pensano di conoscere in modo profondo i loro figli, commettono l’errore più grande che un genitore possa fare. Lo stesso errore che ho commesso, con la mia prima figlia. Credevo di tenere in pugno la sua esistenza e il suo modo di confrontarsi. L’inesperienza, mi ha portato a credere che il compito di un genitore fosse talmente facile, che nulla al mondo potesse intaccare la quotidianità della mia famiglia. Solo dopo svariati anni, ho capito che la mia stupidità, ha minato gli equilibri di tutta la famiglia. Tutto questo, lo porterò con me, fino al capolinea della mia vita. Purtroppo, non è assolutamente facile convivere con un idea che ritenevo saggia e invece si è trasformata, in un vero e proprio incubo. Cara Silvia, i film sono il frutto di fantasie di un regista, la vita è sicuramente un altra cosa. Gli stessi, molto spesso finiscono con un lieto fine, la vita reale molto spesso finisce in dramma. Concordo pienamente con lei quando afferma che nel rapporto con i figli, ci vuole una buona dose di fortuna. E’ altresi vero che noi genitori, non possiamo e non dobbiamo mai abbassare la guardia, sopratutto in questo maledetto mondo che gira alla rovescia. Siamo inevitabilmente sulla stessa barca. Lei ha un figlio piccolo, senza autonomia di movimento, io ne ho uno di dieci anni, che comincia a fare domande spesso imbarazzanti. Facciamoci quattro risate in compagnia. Qualche giorno fa, ho accompagnato mio figlio in piscina e mio figlio si è messo a giocare con un gruppo di bambini/e. Dopo circa venti minuti è tornato quasi piangendo. Riporto esattamente le sue parole. “Papà, una bambina mi ha baciato e mi ha leccato le labbra, che schifo, sapeva di menta. Non bacierò mai più una bambina. Quando la mamma ti bacia, sa di menta ?” Ho perso un ora per spiegare il significato di bacio e un altra per spiegare cosa sia il sesso tra un uomo e una donna. Non che ne avessi voglia ma, le domande di mio figlio, si sono fatte sempre più piccanti. Quello che voglio dire è molto semplice. I bambini di oggi, rispetto a quelli di un tempo, sono avanti anni luce. Il sottoscritto a dieci anni, credeva ancora a Babbo Natale. Per svariati motivi, credo che il compito di noi genitori, sia molto più difficile rispetto ai genitori di un tempo e tutto questo, non dobbiamo sottovalutarlo. Crescere dei figli che arrivano a vent’anni, ormai stanchi della vita è inconcepibile. Un abbraccio.
    Cordialmente.

  4. Cricri : alcune pure il tanga della Marini con gioiello in vista il mio preferito!!!
    Silviafede: io non ho visto il film ma una coppia di nsotri amici si e anche loro hanno avuto i vostri stessi pensieri tenendo conto che i loro figli hanno già 18 e 21 anni, sono bravi ragazzi ma chissà cosa gli frulla nella loro testa.. il piu grande ad esempio salutista vegano convinto al mare ha provatio a farsi una canna ed è stato male, e la risposta è stato ” perche lo provavano tutti in campagnia “e allora mic hiedo ma cacchio hai nel cervello?!!!??? non c ela fai a pensare con il tuo unico neurone!!!??? mah hai ragione per quanto noi ci possiamo sforzare ci vuole una gran botta di chiappa con i figli oltre al resto.

  5. Forse andro’ fuori argomento ….non so…
    Ieris era ho visto un film che mi ha profondamente colpito “i nostri ragazzi” con molti bravi attori tipo Alessandro Gasman, Giovanna Mezzogiorno e Luigi Lo Cascio…per palra breve la storia parla di due famiglie con due figli adolescenti cugini tra loro, cresciuti con valori opposti…o meglio i cui genitori portano avanti valori opposti…i figli commettono un atto gravissimo, scoperto per caso dai genitori, che potrebbe rovinare o cambiare le loro vite per sempre..
    Mi ha colpito perche’ gli adulti di entrambe le famiglie, dopo il dispiacere iniziale, invece di cercare di scavare nell’animo dei figli per capire i motivi del loro gesto ed anche i loro pensieri, si creano una propria verita’ piu’ rassicurante e vanno avanti per la loro strada…addirittura l’unico che mostra buonsenso e’ il genitore all’apparenza piu’ superficiale e squilibrato…
    Ho riflettuto insieme a mio marito sulla difficolta’ nel conoscere davvero nel profondo i nostri figli…di sicuro ogni genitore dice di conoscere perfettamente chi ha messo al mondo, ma e’ davvero cosi’? O crediamo di conoscerli e ci creiamo un’immagine di loro che corrisponda ai nostri canoni?
    Ora mio figlio e’ piccolo e non ha un’autonomia di movimento, ma quando sara’ piu’ grande, quando affrontera’ il mondo senza noi genitori, cosa lo guidera’? Davvero i nostri insegnamenti saranno il suo faro o le amicizie, la curiosita’, la voglia di indipendenza faranno la differenza?
    Insieme abbiamo pensato che nella vita ci vuole anche tanta fortuna…specie nel percorso dei figli ….
    Scusate se sono andata fuori tema ma ci tenevo a condividere con voi queste riflessioni

  6. @ginger70: tanga leopardato…ahahaha mi fai morì…ti starebbe bene xò pensaci…hihihihi.
    Rooooaaarrrr
    Scherzi a parte concordo. “miglior mamma imperfetta” è fantastica.

  7. la perfezione non esiste è da stupidi solo pensarla, dico sempre che sono la miglior mamma imperfetta della terra! ci provo a essere una buona mamma e per buona mamma intendo quella che non solo sgrida o abbraccia ma che inculca nella testolina dle mio cucciolo i pricipi che hanno insegnato a me onesta rispetto educazione gentilezza tutte cose che nella maggior parte dei ragazzi di oggi non esiste e lo dico con le lacrime agli occhi.. ma del resto siamo sempre li io al parco con mio figlio non esisto a butatrmi nell erba e sporcarmi, altre mamme di spalle sulle panchine con il tanga leopardato e quindi sedere bene in vista aprlare e fare le stupide.., mio figlio scende con la palla e gli altri con i tablet… non critico nessuno ognuno fa quello che vuole con i prorpi figli poi nons tupiamoci se a 16 ani si ammazzano per una pasticca di exstasy, con tutte le cose belle da afre tra cui ballare e cantare in discoteca c’è bisogno di quella x divertirsi?? Dio mio..che tristezza….

  8. Ho letto solo ora l’articolo ed i commenti.
    @Carmela: bellissima testimonianza. Concordo. Nemmeno io cerco la perfezione.
    @Marco: mai pensato di essere non dico buono ma decente genitore. Sono un tipo che di errori (anche madornali) ne ha fatti molti nella vita (e ne continua a fare) e per questo mi metto sempre in discussione e sempre per questo la cantilena che ripeto continuamente alle mie figlie è: “non ha importanza se sbagliate ha importanza il modo. Se lo fate con la vs. testa xkè in quel momento x voi era giusto così non dico che non sia grave ma lo sarebbe di più se aveste sbagliato x seguire la massa, se non aveste usato la testa, se foste dei pecoroni”.
    Concordo sul fatto che bisogna impartire educazione e che il buon senso debba essere alla base di tutto xò io sono un genitore che “le abbandona a se stesse”. Sanno come la pensiamo sia io sia mio marito, sanno quali sono i ns. principi, le ns. regole e sanno che se si sbaglia se ne pagano le conseguenze (di qualunque tipo). Noi siamo genitori che “non proteggono” in senso stretto. Ossia che lasciano la libertà di agire, di sbagliare, di usare la testa. Da me quando chiedono un consiglio non sentiranno mai la frase: fai così che è meglio. Sentiranno: fai quello che x te è giusto. Se poi non lo sarà ti servirà x la prossima volta. Sarai più attenta nel decidere cosa fare. Sono egoista? Forse. Voglio lavarmi le mani e la coscienza? Voglio dare troppa responsabilità di quella richiesta alla loro età? ASSOLUTAMENTE NO. Voglio che semmai avessero davanti dei problemi più o meno gravi (e purtroppo succede più spesso di quello che pensiamo) non vadano nel panico. Che abbiano la lucidità di riflettere e pensare. Faccio 2 esempi stupidi. Io e mio marito abbiamo dato le chiavi di casa alle ns. figlie alla fine della 5 elementare, dopo la pagella. Non le dico le critiche. Sono troppo piccole, e se le perdono…cose così. Per noi era giusto dare un segnale forte. MI FIDO DI TE. Le perderanno? Amen non sarà la fine del mondo, ma sono certa che x loro è stata una botta di ottimismo e che custodiranno le chiavi gelosamente. Altro esempio. La mia grande si trova in una fase in cui “si sente il padrone del mondo” preadolescenza. Molti suoi compagni fumano già e bevono x darsi un tono. E’ sprecato che le dica: non fumare che fa male, se fumi ti gonfio…che senso avrebbe? A far si che lo faccia di nascosto? Io stessa ho avuto un problema grave ad un polmone e non ho MAI fumato in vita mia. La sua risposta sarebbe proprio questa xkè lo sa.
    Le ho solo detto. Quando andavo a scuola io lo sai che si poteva fumare nei bagni? Invece ora si deve uscire dal plesso. Io pure che non fumavo xkè mi faceva schifo puzzavo come se avessi fumato e sai che la nonna non credeva che non fumassi? Quando era brutto che non mi credesse…Tu sai che io ti credo vero? Si lo so mamma. Tu hai mai provato? No xkè mi fa schifo. Ma il tuo amico P. ha sempre le sigarette dietro gliele ho viste. Si è vero ma io non voglio provare. Mi sembra un pagliaccio….
    Non so se proverà a fumare o se proverà a bere (e non posso escluderlo) ma so che non sarà sola e mi auguro che voglia essere lei a dirmelo (come è stata invitata a fare con la solita promessa che se fosse stata sincera con me non l’avrei punita). So anche che se lo appurassi casualmente e lei negasse non sarei PER NULLA tollerante e PER NULLA comprensiva visto che le regole sono poche ma chiarissime….uomo avvisato…Quando cresceranno ci saranno problemi più importanti allora li affronteremo…speriamo.
    Scusate il solito poema.

  9. Salve a tutti.
    D’accordo con l’articolo. Quando i miei figli erano piccoli andavano a scuola dalle suore, e nella classe di uno di loro c’era anche il figlio di una mia cara amica psicologa. Le ci dava le dritte per crescere in serenità i nostri figli. Una volta organizzò, con il consenso delle suore, uno spettacolo teatrale. Ognuno di noi genitori avevamo un ruolo, facevamo le prove la sera dopo le nove. I miei li lasciavo con il padre. 3 mesi di prove, abbiamo cucito vestiti, alcuni di carta, certamente non perfetti. Il suo obiettivo ci disse era : FARCI SCENDERE DAL PIEDISTALLO AGLI OCCHI DEI NOSTRI FIGLI e mostrargli tutte le nostre imperfezioni. Perché non sapevamo ballare e lo abbiamo fatto, non sapevamo cantare e lo abbiamo fatto, non sapevamo recitare e lo abbiamo fatto, non sapevamo cucire i vestiti e lo abbiamo fatto. Loro hanno visto tutto lo spettacolo non perfetto.
    Oddio, credo che i bambini, almeno i miei, si vergognassero un po’ delle nostre imperfezioni. Lo si capiva dalle loro facce, quando li portavamo qualche volta alle prove.
    Esperienza positiva. Non cerco la perfezione, che tra l’altro non esiste, e non la cerco nei miei figli.
    Buon proseguimento di vacanze.

  10. Buongiorno.
    Presenti, efficaci e mai di cattivo umore, non significa essere perfetti. La perfezione è una cosa astratta, non esiste. Esserlo è praticamente impossibile e ognuno di noi, commette degli errori (in buona fede) senza nemmeno accorgersene. Molti genitori pensano che le cose materiali, aiutino la crescita dei loro figli e molto spesso mettono questo comportamento in primo piano, dimenticando che la maturità dei figli si misura con la moralità e non con la materialità. Molto spesso i ragazzi si trovano in difficoltà nell’affrontare certe situazioni e credo che la colpa di tutto questo, non sia loro ma, dei loro genitori che non sono riusciti a educarli di conseguenza. I figli si sentono abbandonati a se stessi. Genitori che non hanno o non trovano il tempo materiale per dialogare con loro. Fino a quando si trovano nella condizione di dipendere dai genitori, tutto va bene ma, quando devono affrontare i problemi della vita, spesso si comportano come pesci fuor d’acqua. Personalmente, sono dell’idea che non ci siano genitori che non vogliano il meglio per i loro figli. Il problema è come viene data la possibilità, di avere il meglio. Educazione e buon senso, sono doti fondamentali per i nostri ragazzi e il compito di rafforzare in loro questi due principi, spetta a noi genitori. Assistere a morti assurde di ragazzi/e che vedono nell’ alcool e la droga, il lasciapassare per diventare uomini è inconcepibile. Questo suicidio di massa è dovuto all’ingenuità dei genitori che hanno creduto di avere messo al mondo, ragazzi consapevoli e sicuri di se. Grandissimo e imperdonabile sbaglio. In questo modo, si creano generazioni di ragazzi che si sentono vecchi a vent’anni. Ormai stanchi della vita, per il semplice motivo che hanno ormai provato di tutto. La settimana scorsa, quattro ragazzi, hanno perso la vita per le cose che ho citato prima e da padre, ne sono addolorato. La cosa peggiore è pensare che non saranno gli ultimi a morire. Come padre, con la mia prima figlia ho miseramente fallito, ciò nonostante è una bravissima ragazza ma, ancora oggi, pago le conseguenze dei miei errori. Mi scuso per il protrarsi del mio commento. Volevo aggiungere un ultima cosa. Noi pensiamo di essere dei bravi genitori, molto spesso ci sbagliamo ma, la colpa di tutto questo è solo la nostra o ci sono delle cose che non si possono cambiare ? buona giornata.
    Cordialmente.

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