Finalmente il massaggio cardiaco e il defibrillatore entreranno nelle scuole. A pieno titolo e diritto in ogni classe.
Ci sono voluti ben 10 anni e oltre 93mila firme raccolte con iniziativa popolare, ma ora con l’approvazione del ddl scuola, le manovre salvavita diventeranno materia di studio. E probabilmente tante vite saranno salvate. Anche piccole vite. Perché l’arresto cardiaco non risparmia nessuno.
Ogni anno in Italia muoiono almeno 60.000 italiani, di qualunque fascia d’età, in conseguenza di un arresto cardiaco improvviso, perché non riceve soccorso immediato e adeguato, come ad esempio un massaggio cardiaco (entro i primi 4 minuti dall’insorgenza dell’arresto), ininterrotto (senza respirazione artificiale) e prolungato (sino all’arrivo sul posto del 118).
Ma le cose potrebbero cambiare a breve. Un comma del provvedimento prevede infatti che tra le materie facoltative ci sia anche il primo soccorso.
“E’ la più grande rivoluzione culturale per la sanità italiana degli ultimi decenni”, ha affermato Mario Balzanelli, direttore del 118 di Taranto e promotore della legge .
“Non solo l’Italia si allinea al livello internazionale che prevede l’insegnamento delle manovre salvavita come obbligatorio nella scuola. In più ci consente di affermare con certezza che verranno salvate negli anni a venire innumerevoli vite”.
“Se si interviene nei primi 3 minuti e in modo appropriato – ha sottolineato Balzanelli – le chance di sopravvivenza di una persona in arresto cardiaco raddoppiano. Quello che si è realizzato nel nostro paese è un vero e proprio traguardo di civiltà”.
Che dire?
Mi auguro che tutto questo diventi davvero realtà. Peccato che si tratti di materia facoltativa.
Io credo che tutti noi dovremmo saper usare un defibrillatore e tutti noi dovremmo conoscere le manovre di disostruzione.
Ma a maggior ragione queste tecniche dovrebbero essere conosciute dagli insegnanti delle scuole frequentati dai nostri figli.
Mi viene in mente quel caso del bambino che si è soffocato con una mozzarella a scuola. Ma di casi, ahinoi, ce ne sono purtroppo veramente tanti.
Eppure basterebbe un piccolo corso per salvare una vita!