Riempirli di cose da fare anche in vacanza non va bene.
Hanno già troppi impegni durante l’anno. Ora che sono “liberi” da lezioni di musica, palestra, scuola, compiti… lasciamoli finalmente divertire senza vincoli e senza paletti, solo così riusciranno ad esternare tutte le infinite risorse che hanno dentro di sé.
I bambini super impegnati, infatti, sono anche quelli meno creativi.
Di questo ci parla oggi la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci dice:
“Si sente spesso qualche nonno dire: “Ai miei tempi si giocava solo in giardino….”, “I bambini di oggi non sanno più giocare” e frasi simili. È vero, da una parte, ma anche vero che il paragone tra i bambini del passato e quelli del presente, oggigiorno non regge più. I bambini di oggi, non neghiamolo, hanno un ménage tutto diverso: non si può dire che non giochino più, ma hanno sicuramente più momenti organizzati: pensiamo alle attività extra scolastiche come corsi sportivi, di musica, di lingua e chi più ne ha più ne metta, che affollano le giornate dei piccoli. E pensiamo anche ai cortili spesso tristemente vuoti. Ma, a essere cambiati sono anche i genitori: chi ora, lascerebbe il proprio figlio a giocare tutto il giorno in giardino? O in giro in bici chissà dove? Ci si fida di meno, si ha più paura dei pericoli o, forse, non si accetta l’ idea che il bambino non abbia niente da fare per diverse ore.
Le nostre nuove abitudini e stili di vita, fanno sì che anche l’organizzazione logistica e pratica della vita dei nostri figli si adatti a questi ritmi “moderni”, spingendo noi genitori a pianificare il loro tempo libero e a vigilare costantemente su di loro. Da recenti studi americani, sembrerebbe che questi nostri atteggiamenti e stili di vita, possano in qualche modo condizionare la crescita dei bambini, facendoli inevitabilmente crescere meno creativi e curiosi.
I bambini di oggi hanno perso, rispetto ai loro genitori e ai loro nonni, un dono importante: la creatività. Il motivo di questa carenza infantile è dovuta al fatto che i bimbi sono impegnati in troppe attività organizzate, strutturate e super visionate dagli adulti e non possono giocare liberamente tra loro come si faceva una volta.
Questo fa sì che i bimbi crescano emotivamente meno espressivi, meno energici, meno loquaci, dotati di minore senso dell’umorismo e immaginazione, meno vitali e non convenzionali.
La soluzione a questo tipo di problema sarebbe semplice: il buon senso.
Se le proposte di attività sportive, o musicali e artistiche, rappresentano degli stimoli che contribuiscono ad aprire la mente e renderla maggiormente curiosa, vanno comunque evitati gli eccessi e i calendari troppo fitti di impegni.
Spesso poi, i genitori confondono la noia, che è un comportamento apatico e disinteressato verso qualsiasi proposta o attività, con la possibilità di avere un tempo per sé stessi.
I bambini hanno bisogno di avere tempo libero da poter trascorrere facendo quello che vogliono, per giocare o anche solo per stare per conto loro. Il rischio maggiore che comportano i calendari rigidamente strutturati è quello che non ci sia più l’occasione per stare da soli a pensare a quello che è accaduto durante la giornata, e per utilizzare la propria creatività per costruirsi delle attività.
È anche vero che, spesso i nostri bambini, vengono anche caricati di aspettative e ambizioni che appartengono a noi genitori e che finiscono per soffocare le loro reali capacità. I bambini invece, sono creativi e curiosi di natura e a volte non si lascia loro l’opportunità per coltivare queste caratteristiche; i giochi troppo strutturati, così come l’utilizzo monotematico del materiale può spegnere la loro istintiva creatività.
Ecco perché, oltre a riflettere e lasciar maggior spazi “liberi” nell’arco della giornata o della settimana ai nostri bimbi, può anche essere utile predisporre in casa stessa degli angoli in cui lasciare a disposizione e a portata di mano colori e fogli, libri ricchi di immagini colorate, giochi come le costruzioni o i travestimenti, di cui il piccolo possa disporre liberamente quando ne abbia voglia.
Piccoli accorgimenti e riflessioni, che come sempre, spero che qualcuna di voi, nella propria routine, possa inserire almeno un po’ per poter aiutare i nostri cuccioli a crescere al meglio possibile e poter sfruttare le immense risorse che possiedono già dentro di sé”.
Per appuntamenti con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com