Perché spesso il bambino si rifiuta di mangiare?

 

boy and cooked vegetables

Oggi con la psicologa amica, la dott.ssa Francesca Santarelli, affrontiamo un tema a me molto caro: il rapporto tra cibo e bambini.
“Io non rincorrerò mai mio figlio con la forchetta per farlo mangiare…”, “Io non mi farò mai problemi se non vorrà mangiare, tanto non morirà di fame”…
Quante volte ho pronunciato queste frasi vedendo alcuni genitori nei ristoranti rincorrere i lori figli per fargli mandare giù un boccone.
Ma ancora non avevo avuto Marco.
Poi ho cambiato idea.
Marco è così magro che per fargli le radiografie basta metterlo controluce!
Così, quando non mangia mi preoccupo parecchio!
Su una cosa però non ho mai ceduto: a tavola non si gioca e non si guarda la tv.

Quante volte mi sono chiesta: “Ma perché è così lento a tavola…, perché fa tanta fatica a mangiare!”
Dopo sei anni vi posso dire che ho capito che il cibo non è la sua priorità. Mangia per dovere, non per piacere (eccetto alcune cose poco salutari come salame e hamburger…).
Me ne sono fatta una ragione. Ora accetto questo suo modo di essere. Non accetto, però, la sua instancabile lentezza!

Ma ci sono anche tanti altri motivi che portano i bambini al rifiuto del cibo. E tante volte è legato proprio al rapporto madre-figlio.
Ci spiega tutto la dottoressa Francesca Santarelli:

Il rifiuto del cibo è uno dei comportamenti del bambino che maggiormente genera uno stato di ansia e di preoccupazione in molti genitori e soprattutto in molte mamme.

Tale rifiuto può comparire sia progressivamente che improvvisamente ed alcune volte manifestarsi in concomitanza di un cambiamento nella dieta del bambino. In queste situazioni, solitamente una madre mette in atto tutta una serie di manovre (farlo giocare, distrarlo, alimentarlo mentre dorme, costringerlo ad aprire la bocca…), con l’obiettivo di far mangiare a tutti i costi il proprio figlio. Il momento del pasto rischia così di trasformarsi in una lotta tra lui e la sua mamma, dalla quale egli spesso ne esce vincitore, e di essere vissuto da entrambi come una situazione che genera un forte stress ed una grande tensione.

Perché spesso un bambino si rifiuta di mangiare?
E’ importante partire dal presupposto che il rapporto che ciascun bambino stabilisce con il cibo è influenzato anche dalla sua indole e dal suo temperamento: così è possibile osservare bambini più intraprendenti e sempre molto golosi, che senza difficoltà sono disposti ad assaggiare dei nuovi cibi, come, al contrario, bambini molto più miti, che non manifestano particolari emozioni nei confronti del cibo, né quando mangiano ciò che desiderano, né quando non lo ottengono, o anche bambini maggiormente dubbiosi nei confronti di nuove abitudini alimentari, verso le quali manifestano un atteggiamento di rifiuto e di chiusura.

Insieme a ciò, nel rapporto madre-bambino, l’alimentazione può essere considerata non solo il simbolo del loro legame, ma anche del loro successivo e progressivo distacco, per cui è come se, attraverso il rifiuto del cibo, il bambino iniziasse ad esprimere una sua graduale separazione dalla madre e ricerca di autonomia, legata anche al fatto che un alimento possa piacergli più di un altro, per iniziare in questo modo ad esprimere delle sue chiare preferenze. Così, nelle situazioni in cui il bambino si rifiuta di mangiare, è molto importante cogliere anche il significato di questi suoi messaggi, per evitare di correre il rischio che una madre possa ulteriormente ostinarsi nel tentare di alimentarlo e di esprimergli il suo dispiacere e la sua rabbia per il suo comportamento, con il rischio conseguente di poter accrescere il rifiuto del bambino per il cibo.

Molto spesso può accadere anche che un atteggiamento particolarmente ansioso e pressante dei genitori possa generare nel bambino un comportamento oppositivo nell’alimentazione, attraverso il quale egli tenta di esprime il bisogno di sentire rispettati i suoi confini: in altri termini è come se egli in questo modo comunicasse un suo malessere legato al fatto di sentire su di sé un carico eccessivo di cure e di attenzioni.

Insieme a ciò, non sono da sottovalutare anche le situazioni in cui il bambino, attraverso le variazioni del suo appetito o il rifiuto per il cibo, manifesta un suo disagio legato un evento specifico vissuto all’interno del contesto familiare o anche al di fuori di esso.

 

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com 

 

 

 

 

 

19 risposte a “Perché spesso il bambino si rifiuta di mangiare?

  1. buongiorno sono mamma di un bimbo di 33 mesi che sembra non interessato al cibo, mangia solo se lo imbocco , non mangia frutta fresca ma solo vasetti. Ultimamento dopo un pò di pasta mi dice basta non mi piace voglio la carne , passo alla carne e non la mangia poi di nuovo voglio la frutta ripeto solo vasetti non so più che fare, sono disperata vorrei tanto che si sedesse a tavola con noi e iniziasse ad assaggiare un pò di alimenti. aiuto

  2. Mio figlio di 4 anni mangia solo kebab, pizza, gelato, caramelle,patatine (non sempre) e qualche volta la pasta in bianco. Beve prevalentemente coca cola , quando non c’è il succo raramente dell’acqua. E deve sempre guardare i cartoni. Abbiamo provato a toglierglieli ma mette il broncio e comincia a urlare. Abbiamo provato l’indifferenza ma non cambia nulla. Abbiamo provato d aspetterei che si lamentasse della fame, ma anche quando lo fa e gli diamo da mangiare non mangia. Non mangia neanche all’asilo.

  3. @Maria/Monica: anche io mamma di figlio disappetente, anche io passata per la fase della disperazione e dei pasti diventati incubo…sembra quasi sia una fase obbligata nonostante tutti i consigli contrari…e’ proprio l’istinto materno che non sopporta che tuo figlio non si nutra come vorresti a quato pare!
    E anche io giunta alle stesse conclusioni….meno ansia, meno preoccupazione visto che il pediatra dice che mio figlio rispetta la sua curva di crescita, e’ intorno al 25% da sempre (mentre di altezza intorno al 70%.)..ora va tutto meglio non perche’ lui mangi molto di piu’ (un po’ si a dire il vero specie a scuola) ma perche’ io mi sono rasserenata e me ne sono fatta una ragione e stiamo tutti decisamente meglio.
    Certo ancora mi verrebbe da rispondere a tono a certa gente amica e non che fa battute del tipo “ma glielo date da mangiare a questo bambino?” “mamma mia che gambe magre !” oppure “si vedono le costole che impressione”….pero’ cerco di trattenermi, tanto ho capito che la gente apre bocca e gli da fiato spesso e volentieri.
    Monica lo so che e’ davvero difficile ma cerca di lavorare tanto su te stessa e di rilassarto piu’ che puoi, non dare peso al fatto che non mangi e non premiarlo quando mangia, fallo stare a tavola con voi, proponi piatti diversi e dopo un tempo ragionevole alzatevi anche se non ha finito…sicuramente se ti vedra’ meno ansiosa anche lui cambiera’ un pochino atteggiamento e soprattutto non usera’ l’arma del cibo per tenerti in pugno
    E poi un altro consiglio ancora piu’ difficile da mettere in pratica…prova a non dargli piu’ il bibe la sera, lui sa che ha quest’ancora di salvezza se anche non mangia a tavola e se ne approfitta.
    Digli con fermezza che se non mangia a tavola poi non mangera’ piu’ nemmeno il latte, per cui si terra’ la fame….e mettilo in atto. Puo’ darsi che iniziando a sentire un po’ di fame si decida a mangiare cose nuove e diverse…di fame non muore nessuno non preoccuparti…prova cosi’ a sbloccare la situaizone
    Ti faccio un grande enorme in bocca al lupo e ti auguro tanta serenita’

  4. Monica dalle tue parole viene fuori tutta la sofferenza che questa situazione ti provoca…e mi dispiace.
    Che dire di consigli non ne ho perchè la mia prima figlia da sempre è stata una mangiona, la seconda no ma mai ai livelli di tuo figlio e cmq non me ne sono fatta una malattia visto che la pediatra diceva che stava bene. L’unica cosa che mi viene in mente è che forse tuo figlio ha capito che questa situazione ti provoca giustamente preoccupazione. La frase detta alla maestra penso racchiuda questo. Però, immagino sia difficilissimo, perchè non provi almeno per un periodo a lasciarti “scivolare tutto addosso”? Voglio dire lascia perdere i ricatti, ignora la sua mancanza di voglia di mangiare facendolo stare però seduto a tavola, parlate tranquillamente della giornata senza prendere il discorso cibo, anche se lasciasse la roba nel piatto non commentare…magari il bambino vedendo che sei più rilassata tu (anche se in realtà non è vero) si rilassa anche lui e…perchè no magari cambia atteggiamento. E poi le porzioni, cerca di metterne poco nel piatto in modo che anche visivamente per lui possa essere fattibile e se qualche volta lo finisce davvero (inizia con le cose che ama un po’ di più) lo elogi. Sentendosi soddisfatto e vedendo te contenta non so possa essere uno stimolo. Lo so che è banale ciò che ho scritto ma davvero non so cosa consigliarti. In bocca al lupo.

  5. Salve a tutti! Ho un bimbo di 2 anni e 7 mesi, e un grosso problema da risolvere – non vuole mangiare! A differenza di voi, mio figlio non mangia nemmeno al nido. Dai tempi dello svezzamento non ha mai avuto la curiosità di assaggiare i cibi in generale…mangerebbe solo pizza bianca, pane , qualche volta la Margherita, un po di prosciutto crudo e raramente la cotoletta panata – niente altro! Per fortuna mangia abbastanza frutta e yoghurt e alla sera beve il suo biberon di latte , dove io a questo punto metto di tutto : carne frullata, verdure schiacciate ect.. Non so davvero come comportarmi. Lo abbiamo abituato a stare a tavola con noi, anche se rifiuta il pasto, ma devo ammettere che qualche volta per farlo mangiare ( risotto, pesce ect…quindi i cibi che respinge), sono arrivata a “ricattarlo” : …”se non mangi, niente cartone”, …” se non mangi, vai subito in camera tua a nanna” … Credetemi, mi si spezza il cuore raccontarvi queste cose, perché non vorrei mai essere arrivata a questo punto, ma non so più come fare! L’anno scorso al nido mangiava qualche piatto che a casa nemmeno guardava, e ora da quando abbiamo ripreso dopo le vacanze, la maestra puntualmente mi dice dispiaciuta, che non è riuscita a farlo mangiare di nuovo. Qualche volta dopo aver preso lo yoghurt o un frutto, si è rivolto contento alla maestra dicendoli ” oggi ho mangiato, cosi la mamma sarà contenta” – e questo mi suona come un campanello d’allarme – se mangia, lo fa per farmi contenta – ma solo quando lo decide lui …. Che ne pensate? Ditemi la vostra, grazie!

    • @Monica, io ho due figli: Marco (8 anni) che vivrebbe di sola aria e Luca (5 anni) che è un gran mangione.
      Hanno due anni e mezzo di differenza, ma pesano entrambi quasi 25 chili.
      E’ da 8 anni, ossia dai tempi del nido di Marco che mi sento dire: “Suo figlio non mangia”, oppure “Suo figlio è troppo lento”.
      Per anni mi sono disperata, esattamente come te e come tutte le mamme che tengono alla salute dei propri figli.
      Ricatti, urlate, … le ho provate tutte anche io.
      Ho risolto qualcosa? NO.
      Non assaggia i cibi che non conosce. Non mangia dolci, caramelle, biscotti, merendine… Frutta solo mele, banane e anguria…
      Mangia tanta, tantissima pasta (non solo di grano duro, ma anche di farro, di riso, di mais, integrale, … ) e poi carne, pesce, mozzarelle e parmigiano. Mal volentieri (ma lo mangia due volte a settimana) il passato di verdura. STOP. Con tutto il resto fa fatica.

      Sta crescendo ugualmente. Certo lentamente, meno dei suoi coetanei. Ma cresce.
      Mi dispiace, non posso dirti: poi cambiano.
      Nel mio caso, negli anni, ho visto solo un miglioramento. Ma ancora nessuna svolta.
      Ti auguro che le cose ti vadano meglio.
      Io dopo la fase della disperazione, ho provato a fare come ti ha suggerito Cri, ossia a dare meno peso al suo “non mangiare”.

      Ricordo che a casa mia il momento del pasto era diventato il momento peggiore della giornata, con la tensione alle stelle.

      Ora non è più così. Marco usava l’arma del cibo per tenermi sotto scacco. Sapeva che mi disperavo per lui e che non mangiando attirava la mia attenzione (sottraendola al fratello!). Poi quando ha capito che non funzionava più… ha mollato pure lui.

      Abbiamo introdotto una regola: i pasti che non vengono finiti in giornata, vengono riproposti al secondo giorno riscaldati, al terzo freddi. … Beh!, nessuno è arrivato mai al terzo giorno.
      Al secondo qualcuno, ma solo all’inizio. Ora nessuno ;)…
      Il piatto si finisce, il cibo non si butta!

      Forza Monica, l’importante è che crescano! 😉

  6. Ciao a tutti mi chiamo Laura ho 30 anni e una figlia di 4 anni compiuti il 16 marzo che si chiama Serena sono molto felice di averla perché avevo poche possibilità di concepire dopo 2 prove la terza é riuscita!!!!!!!! ……..comunque non era di questo che dovevo parlare ma del fatto che dopo 2 giorni dal suo compleanno non mangiava nemmeno la sua pasta preferita quella col pesto non mangiava dolcetti golosi (tipo i Cup cake con la crema e zuccherini) nulla niente non mangiava cosa devo fare sono passati mesi …..mi devo preoccupare o no??????? Fatemi sapere non so cosa fare!!!!!!!!!!!!????? Ciaooo

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