I bambini, le vacanze e i compiti: come organizzare il tutto? Tata Lucia

Che cosa vuol dire per i bambini essere in vacanza? E se hanno i compiti da fare come dobbiamo organizzare il loro tempo?

A queste domande risponde Lucia Rizzi, più conosciuta come Tata Lucia: “Qui vale il vecchissimo detto: prima il dovere poi il piacere. Quindi appena svegli si fanno i compiti e dopo si fanno tutte le attività che sono state organizzate per la giornata, come le uscite, i giochi e quant’altro.

Organizzarsi è semplice, basta una mezz’oretta al giorno. Ma deve essere quella giusta.
Il trucco sta nel dire ai bambini: ‘Appena hai finito di fare questo si va via’. E’ un modo per spronarli a studiare e a farlo bene, visto che il premio è l’attività ludica. Per questo motivo suggerisco di sfruttare la prima mezz’ora della mattina. Appena svegli si fanno i compiti.

Viceversa, se si dice al piccolo: ‘Prima usciamo e dopo facciamo i compiti’, al rientro il bambino sarà stanco e svogliato”.

E se il rendimento è calato, come si fa a recuperare?

La tata Lucia ha risposto: “Con i bambini che sembrano annoiati, scontenti non motivati è bene ridurre in piccole dosi i compiti da fare. Non bisogna dirgli di fare di più, ma dargli l’impressione che deve fare meno e più in fretta.

Un esempio: deve leggere un libro? Divideteglielo in tante piccolissime dosi, così il bambino può dire “ho finito”, così facendo si sente più capace. Dovete sempre dare l’input che il bambino ce la può fare. Questo è uno stimolo grossissimo.

La vacanza dei bambini coincide anche con il periodo di vacanza dei genitori. Come si può far staccare un po’ la spina anche a mamma e papà e conciliare le due cose?

Se l’adulto ha altre necessità, allora si può cercare di bilanciare e dividere i tempi. Non è detto che mamma e papà, insieme, debbano stare tutto il giorno con i figli, se questo pesa.

Anche se, dice la tata, il momento di vacanza dovrebbe essere quello più bello e piacevole per tutta la famiglia.


E se i bambini non vogliono uscire per giocare con i tablet?

 

In questi casi va benissimo un’azione di forza: niente aggeggi elettronici se non nella mezz’ora in cui gli è concesso.
I bambini non conoscono la vita, gliela dobbiamo insegnare noi esattamente come gli insegniamo a camminare, gattonare, a prendere o a lasciare il ciuccio, eccetera.

Tanti bambini non conoscono cosa c’è fuori, hanno come uniche alternative solo tablet, videogiochi e televisore.

Sta a noi insegnare ai nostri figli la vita e la gioia di vivere.

 

8 risposte a “I bambini, le vacanze e i compiti: come organizzare il tutto? Tata Lucia

  1. Grande Tata Lucia, in effetti è sempre bene organizzare al meglio il proprio tempo e fare i compiti prima delle attività di svago…se no addio. Sono specialmente d’accordo sulla spinosissima storia degli oggetti elettronici. Almeno quando partiamo durante le vacanze non abbiamo di questi problemi (come ha scritto anche ge1977, quando c’è di meglio da fare nemmeno te lo chiedono) e in alcuni posti da sogno ti forniscono anche le attività appropriate 😉 e neanche a dirlo da bambina mi sarei divertita un mondo.

  2. per i compiti devo dire ke al momento con riky sono fortunata….li fa senza problemi….per noi (come dice tata lucia) il momento migliore è la mattina dopo colazione….se si riesce, in altri momenti effettivamente è più faticoso. per le vacanze meglio farli il prima possibile….prima ke la voglia passi 😉 …per l’estate, l’anno scorso avevamo lasciato qls per settembre giusto per non scordare tutto completamente …. però devo dire ke fin’ora ci siamo sempre organizzati per NON portare i compiti in vacanza, nel senso, x le vacanze di agosto tutti via senza compiti, per natale abbiamo fatto la settimana bianca e siamo riusciti a nn portarci i compiti.
    per il discorso tablet ….. devo dire ke siamo partiti per le vacanze prima di pasqua e nn mi hanno mai chiesto di giocare ai videogiochi …. c’era sempre di meglio da fare!!!! 🙂 ….nemmeno qnd siamo andati a mangiare fuori gli è venuto in mente (a volte giocano al ristorante ma per le vacanze no) !!!

  3. @Salvo: fammi capire, ma secondo te durante le vacanze estive o quelle di Natale o quelle di Pasqua – che non finiscono più quest’anno, dovrebbero darli a noi 12 giorni di vacanze tra Pasqua e il 25 aprile, non ai ragazzini…
    Insomma secondo te gli insegnanti dovrebbero fare lezione pure durante le vacanze? Devono tenere le scuole aperte perché tu sei un signor padre che non può dare una mano in caso serva?
    I compiti a casa servono a fissare meglio quello che è stato insegnato a scuola.
    Se non sei in grado di far fare i compiti ai tuoi figli e devi affidarti agli insegnanti mica è colpa della scuola.

  4. @ransie: brava a dire che le insegnanti non hanno permessi, questa me l’ero dimenticata. se mia mamma ha bisogno di un permesso quello non è retribuito!!!

  5. Salvo: mia figlia è ancora troppo piccola quindi non so cosa succederà quando comincerà con la prima elemaentare etc… (sta di fatto che non vedo l’ora di vederla cominciare a imparare a leggere, scrivere ed essere lì per lei se avrà voglia / bisogno di un aiuto). Ma a parte questa parentesi personale, ricordo bene le mie di vacanze, e da che mondo è mondo, i compiti durante le vacanze li hanno sempre assegnati e io da brava esecutrice del motto “prima il dovere e poi il piacere” ho sempre cercato di “liberarmi” dei compiti all’inizio delle vacanze, quando ero più fresca anche delle lezioni appena svolte, per poi godermi il resto dei giorni liberi senza sensi di colpa e senza continue sollecitazioni da parte di mia mamma del tipo “hai fatto quello? hai fatto quell’altro?” Fatti, finiti e non se parlava più. Mia madre non mi ha mai aiutata, forse perchè ha solo la quinta elementare e non si è mai sentita in grado di farlo (allora non lo capivo) ma onestamente stare attenta alle lezioni mi aiutava moltissimo. Sono d’accordo con Cri Cri: anche io parteggio per l’insegnante che decide nell’ambito scuola (Io a casa, lei a scuola), posso chiedere il perchè casomai ma se l’insegnante decide un programma quello va rispettato. E ha ragione Ciocco nello spiegare quanti giorni di vacanza ha un insegnante, che sono anche meno di quelli degli studenti e in genere non vengono neppure concessi permessi di buon grado durante l’anno scolastico!

  6. @Salvo: onestamente il tuo commento non l’ho capito o meglio ho percepito solo la rabbia verso gli insegnanti. Anche io lavoro nel privato e credimi so cosa intendi ma qui, consentimi, c’entra come un cavolo a merenda. Non so che classe faccia tuo figlio ma mi chiedo: perché devono fare i compiti con te? Le mie figlie (4° elem. e 1° media) non hanno mai fatto i compiti con me. Non mi sono mai seduta al loro fianco. Non mi reputo una madre snaturata per questo, solo che credo che sia necessario che imparino i loro doveri quanto prima. Se vanno bene a scuola ci vanno per loro, se vanno male è sempre per loro. Certo se devono fare una ricerca, oppure se necessitano di un aiutino non viene negato né da me né da mio marito ma fare i compiti insieme no a casa nostra non si usa. Poi discorso insegnanti, io sono tra le (poche) mamme che ritiene giusto che gli insegnanti “decidano”. Se vengano assegnati i compiti durante le vacanze perché i bambini altrimenti “si lasciano andare” io lo trovo giusto, se decidono di non assegnarli, non lo condivido, ma lo accetto di buon grado e taccio. Non ti nego che anche a me da fastidio il fatto di pensare ai compiti nel momento in cui abbiamo deciso di uscire per un ponte/festività. Però appunto per le responsabilità ho sempre detto alle mie figlie di organizzarsi. Gli insegnanti non danno quasi mai i compiti oggi x domani, forse solo in prima o seconda elementare, ma cercano di indirizzare lo svolgimento degli esercizi in base al giorno in cui hanno una determinata materia. Quindi si è possibile organizzarsi e non “uscire di testa”.

  7. @salvo: scusami ma non sono d’accordo. da che mondo è mondo i compiti li abbiamo fatti tutti. servono per verificare ed esercitarsi sulle nozioni appena imparate e non perdere le nozioni durante le vacanze estive. poi posso essere d’accordo che devono essere proporzionati ai giorni di vacanza e di feste (cioè pochi compiti nelle vacanze corte tipo natale e pasqua e un po’ di più nei mesi estivi visto che ci sono due mesi in cui sono a casa).
    e poi sei esagerato… 8 mesi addirittura!!! gli insegnanti hanno le stesse giornate di vacanza dei ragazzi durante l’anno (per intenderci natale/pasqua) e un mese nel periodo estivo (nei giorni di “non ferie” possono essere richiamati dalle direzioni didattiche, in più fino al 30/06 hanno riunioni giornaliere e dal 01/09 idem anche se non sono a contatto con i bambini).
    parlo per cognizione di causa visto che mia mamma è insegnante alle elementari.
    potrei essere d’accordo con te se le insegnanti NON LAVORANO durante l’orario scolastico e qui ho il dente avvelenato parecchio, visto che alla materna di mio figlio solo il gruppo dei bimbi di 4 anni non ha imparato né la poesia per la festa del papà che quella per pasqua, mentre i più grandi e i più piccoli si!!!
    comunque tutto dipende dalle insegnanti che i bambini hanno…

  8. Scusate, ma se i compiti li devono fare con me, a sta gente che la paghiamo a fare???? Coi soldi della mia busta paga a non far nulla, allora risparmiamo soldi pubblici per gente inutile, o meglio procacciatrice e procuratrice di voti………
    Senza considerare gli 8 mesi di vacanza che fanno……………
    65 professori per 22 ragazzi, ed hanno anche il coraggio di dire che sono stanche……….
    Vengano nel privato e diamo loro una lezione di lavoro produttivo; cioè o produci o vai a casa.

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