La prima pagella di Marco


La prima pagella di Marco?
Non è stata proprio quella che avevo sempre sognato di ricevere.

Certe cose le sai. E’ tuo figlio, non puoi non saperle. Ma quando le vedi scritte nero su bianco vi assicuro che non è proprio piacevole.
Ok, ho la lacrima facile (non per altro mia madre all’anagrafe mi ha chiamata Maria Fontana) e quello che per me è gravissimo, per altri potrebbe essere anche un “non problema” (e forse è così), ma per me NO.

Nel primo quadrimestre del primo anno alla scuola di Marco non danno voti ma giudizi e questi riguardano non solo l’apprendimento scolastico, ma anche le capacità attentive, l’autonomia, l’area affettivo relazionale, etc… La chiamano “Griglia d’Osservazione“.
Ebbene, dal punto di vista didattico va tutto benissimo. Il bambino è bravo, ha raggiunto a pieni voti gli obiettivi. Dopo appena sei mesi di scuola sa leggere bene (il maiuscolo) e se la cava bene anche nella scrittura. I compiti li svolge senza particolari problemi. Quindi le maestre hanno fatto bene il loro lavoro, non hanno nulla da rimproverarsi.

Quella che si deve castigare sono io. I voti negativi che ha preso Marco non riguardano l’apprendimento, ma l’autonomia e le relazioni con gli altri.
Sostanzialmente il bambino NON riesce ad organizzarsi nelle attività e i suoi tempi NON sono adeguati alle richieste.
In buona sostanza E’ LENTO!
Lo è a casa e lo è anche a scuola. Lo è con il piatto davanti, lo è nelle attività da fare. Lo è da sempre.
E su questo punto mi do un bel 2 io, come voto.
A poco serve urlare “Marco sbrigati, Marco forza, Marco dai” se poi alla fine arrivo io che gli metto il pigiama, che gli lavo i denti, che gli faccio il bidet.

A poco serve dire: “Marco cerca di avere cura delle tue cose, se poi sono io a raccogliere da terra le matite che gli cadono, oppure a cercare le felpe che ha lasciato incustodite su qualche sedia o panca a destra e a manca”
E la mattina? Uguale. Anche se ultimamente gli ho detto: “Marco, guarda l’orologio, alle 8:10 passa il piedibus, o ti sbrighi e ti lavi e ti vesti, oppure tu vai a scuola in pigiama e ciabatte”.

Ieri sera mi ha vista triste. Mi ha chiesto il perché e allora gli ho fatto vedere la pagella e l’abbiamo commentata insieme. A lui non è sembrato nulla di grave.
Poi però ha mangiato (in tempi accettabili), è andato in camera si è spogliato, ha messo il pigiama, ha lavato i denti e in men che non si dica era pronto per andare a letto.

Così facendo mi ha inferto il colpo finale: “Lui è capacissimo di fare tutto”. Me lo ha dimostrato senza che io gli dicessi nulla.
Quindi non lo fa perché non ne ha voglia. Non lo fa semplicemente perché… tanto poi arriva la mamma!

In conclusione: la sua pagella è bella. Lui è stato promosso a pieni voti. Io sono stata rimandata a giugno!
Ma ho tutto il secondo quadrimestre per recuperare. Mi devo mettere d’impegno.

Stamattina gli ho detto: “Dai Marco, dobbiamo essere positivi e ottimisti”
Mi ha risposto: “Va bene mamma… ma se non riesco a prendere tutti ‘ottimi’ che succede?”
Io: “Marco… ottimista non è chi prende tutti ottimo, ma chi pensa di poter migliorare e fare sempre di più”.
E lui: “Va bene! Mi impegnerò”. Mi ha dato un bacio ed è andato da solo (con il piedi bus) a scuola…

34 risposte a “La prima pagella di Marco

  1. ….non lo sappiamo, però io sono convinta che sia perchè non ha fatto nemmeno un’assenza per malattia o altro ha resistito da settembre a dicembre, forse la stanchezza, lo stress, il fatto che viene sollecitato in continuazione….ho anche smesso di mandarlo a catechismo per un intero mese, non mi chiedo più nulla cerco solo di rassicurarlo e dargli coraggio, grazie e buon lavoro……

  2. a maria, mi sono vista in te sono certa che la lentezza di Luca dipende dall’impazienza mia di fare presto!
    Stai serena va tutto bene abbi tu un pò di pazienza, conta fino a 10 e poi costringilo a fare!!!
    Baci

  3. cricri: come ti capisco…anche io a volte ho la tua reazione!!! sento mamme dire “domani abbiamo la tal verifica”, “dopodomani l’altra verifica….” ….io so delle verifiche solo qnd mi arrivano a casa da firmare……….ma visto ke i voti sono buoni direi ke in qualche modo riky si arrangia a studiare da solo!!!! ora ci siamo un po’ evoluti, a volte (non sempre) mi dice “oggi abbiamo fatto una verifica” …. ma non lo so mai in anticipo 😉

  4. Ciao Maria e a tutti, con il cuore vi dico meglio un bimbo un pochino lento e poco autonomo ma sereno, che un bimbo che appena vede il cancello della scuola va in una tale ansia che gli vengono i conati e la dissenteria, pallido con gli occhi dilatati……scusate ma io ne sono appena uscita, il mio Matteo che va in seconda elementare ha passato un momento difficilissimo dopo Natale: è un elemento impegnativo e probabilmente avrà anche bisogno di una insegnante di sostegno perché non lavora in autonomia è iperattivo e sembra soffra anche di deficit attentivo. Lo so che non si deve abusare di questo termine però lui dopo la prima mezz’ora non riesce più a seguire le lezioni, disturba e cerca sempre un adulto che lo aiuti ecc ecc…
    la pagella? 6/7 e qualche 8, ma il giudizio finale è spietato! Che dire Maria ti capisco anche se il mio problema è più impegnativo del tuo, ci si sente fallite, io cerco di fare del mio meglio, chiedo consigli, mi rapporto con altre mamme, collaboro in toto con le maestre, sto facendo il percorso con l’Asl per l’eventuale osservazione scolastica, però mi sembra che tutto questo non basti mai, anzi a volte più sei collaborativa più ti massacrano, le mamme che invece lasciano correre non vengono continuamente chiamate e sollecitate. Per concludere, cerchiamo di stare serene, i bimbi sentono la nostra tensione, spingiamoli a fare sempre meglio ma senza farli sentire inadeguati….o almeno proviamoci, a volte e davvero difficile trovare la strada, poi tutto si sistema , voglio crederci!

    • @Eliana: in bocca al lupo anche a te.
      Non capisco una cosa: come mai questa difficoltà del piccolo si è manifestata solo dopo Natale. C’è stata una causa scatenante?

  5. Io sono invece fuori dal coro, ho 4 figli e la regola a casa mia è quella del “o ti arrangi o soccombi” 😀
    forse questo mio atteggiamento li sta aiutando ad essere attivi e responsabili? Non lo so. Credo che esistano bambini pigri come esistono adulti pigri.. C’è chi scatta come una molla quando suona la sveglia e chi procrastina per 15 minuti facendo poi tutto di fretta..
    Dall’altra parte credo che il problema di tante mamme sia vedere i figli sempre come piccoli quando invece le incombenze e i compiti che gli vengono affidati sono commisurati all’età.

  6. A proposito di lacci.. a noi alla scuola materna hanno proprio fatto richiesta che le scarpe siano con gli strap perché dicono che loro nn possono stare dietro a 25 paia di scarpe… quindi per ora ho rimandato l’argomento. L’autonomia e la velocità credo che sia un problema diffuso.. sia perché i bimbi sono x natura lenti.. sia perché alla fine noi mamme io in primis arriviamo a fare per loro… di solito io presa dalla fretta di prepararci lo aiuto ancora in tutto… dovrò provare a migliorare..!

  7. Ciao a tutte
    …maria…leggendo il tuo commento mi ci sono un po’ rivista…è anche il mio di difetto quello di “esserci” troppo, e cercare di risolvere tutto a mio figlio…però ne sono consapevole, e cerco ogni giorno doi combattere questa tendenza. All’Università delle Mamme che frequento la pedagogista che ci insegna ci fa sempre riflettere sulla “forbice dei 10 anni”, e cioè ci spiega, o ci invita a immaginare quano lei non c’è, che ripercussione avrà un comportamento, nel bene e nel male, fra 10 anni. Ebbene, i risultati sono pazzeschi, quando una cosa di ora la vedi nel futuro…rabrividisci! E anche nel positivo…a volte ti impegni in qualcosa, facendo grande fatica, ma poi, ragionando con la “forbice dei 10 anni” vedi che quell’impegno non è buttato via!
    Quindi…consapevole di qusto mi impegno continuamente….ma…se anche mi immedesimo in te con la crisi “mamma sbagliata”, ti volgio dire che questo sentimento nasce proprio da chi…si impegna tanto! E la cosa non è sbagliata! Quindi invece di stare a disperarti pensa che…puooi recuperare alla grande! bene, l’hai capito! Impegnati! E ricordati che non possiamo, davvero non possiamo, fare sempre tutto bene e tutto giusto! perdonatelo un po’!

  8. @Maria: non abbatterti e non darti troppe colpe… mi spiace che tu stia così ma guarda il lato positivo, hai individuato un problema, il grosso è fatto ed ora non resta che adottare nuovi comportamenti per migliorare. Sai che anche ai miei due bimbi hanno dato piu o meno gli sessi giudizi che hai avuto tu…si il primo anno ed il primo quadrimestre è quasi uno standard…gli insegnanti spingono all autonomia ed in effetti non hanno tutti i torti. Spesso pensiamo al nostro cucciolo che va a scuola..vorremmo sempre essere li ad aiutarlo..in realtà l’aiuto migliore è dargli gli strumenti per essere autonomo…anche se a noi ci fa male il cuore.. Non rattristarti sei una grande mamma…

  9. PS: @vale82..prova è semplice prendi un rotolo di cartone tipo quello della carta igenica o dello asciuga tutto. Puoi fare laversione base cioè con due buchini a distanza di 3-4 cm e ci fai passare un laccio oppure la versione avanzata con tanto buchini appaiati dentro ai quali ci fai passare il laccio… in questo modo si simula la calzatura e si impara anche a tirare i lacci.. Questo metodo era quello usato nel mio asilo…quindi di quasi 40 anni fa… Il problema e che adesso manco quello fanno all asilo..ed anzi ci consigliano cose comode…io non condvido perchèinsieme alle tante altre attività ci potrebbe stare anche un po di educazione alle cose basilari…

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