Tata Lucia: “Non venirmi vicino con dei problemi, dammi delle soluzioni”

Tata Lucia si racconta a MattinoCinque: dalla sua infanzia difficile, al suo essere nonna adesso di 5 splendidi nipoti.

Due le frasi che mi hanno colpito.
La prima è un aforisma: “Non venirmi vicino con dei problemi, dammi delle soluzioni” (frase che ho prontamente girato al mio capo, visto che pure lui me lo ripete sempre ;))

La seconda frase è un po’ più profonda: “Quando manca una figura in famiglia è importante che l’altro faccia in modo di costruirla in positivo”.

Tata Lucia si riferiva al suo papà. Padre che lei non ha mai conosciuto. E sua madre ha fatto in modo che lei lo immaginasse come un uomo forte e orgoglioso delle sue figlie.
Ma è una frase che può essere riferita anche a tutte quelle famiglie “sfasciate”, separate, dove ognuno dei genitori trasmette ai figli un’idea negativa dell’altro.
In fondo, dice la Tata, ogni bambino diventa adulto e avrà una sua opinione. Ma lasciamoli crescere sereni questi piccoli!

32 risposte a “Tata Lucia: “Non venirmi vicino con dei problemi, dammi delle soluzioni”

  1. ragazze ho letto velocemente tutto quanto e le discussioni ( ma ci sono??) se cmq nel ripsetto verso altro direi che sono molto cotruttive, io anche se magari a volte non sempre d’accordo con voi ho preso spunto dal dialogo e soprattutto dalle esperienze di altre mamme che alal fine credo sia importantissimo .
    detto cio come dice Maria ” è tutto ok”!!!!

  2. @Ambra, ho scritto che MI sono sentita a disagio e non che lo hai provocato tu e la situazione era un esempio. Appunto, come dice Silviafede, mio figlio più grande è nella fase successiva (13 anni) e sono portata a vedere le cose diversamente e mi pareva che potesse essere utile condividere con altre mamme il mio vissuto e dare il mio contributo in merito….Rimangono i miei principi di fondo dai quali parto, disposta a riflettere su altri punti di vista, ma andare per la mia strada, quella che va bene per me e i miei figli. In 13 anni e con 3 figli, ognuno con il suo temperamento e sensibilità, ho fatto strada da sola, insieme ad altre persone in rete e non, tra gioie, dolori, tentativi, errori e cose fatte bene….Ripeto, visto che non sono tenutaria di nessuna verità, se qualcuno (Ambra in questo caso, così per chiarire) si è sentito frainteso, non era mia intenzione fraintendere, sottointendere e offendere, mi spiace se è successo ma ne rivendico la perfetta buona fede. Come vedi, cara Ambra, non sono l’unica a somatizzare la discussione, la differenza sta nel fatto che io non la ritengo una colpa e neppure discuto su come ti senti. Perchè, se ti sei sentita tirata in ballo, vuol dire semmai che devo rivedere la mia comunicazione e, visto che si tratta di scritto, c’è il limite di non potersi guadare e ascoltarsi…..
    Detto questo, per me la faccenda è conclusa e la considero per quello che è, uno spunto di riflessione, un’occasione dinamica per riflettere e andare avanti

  3. @Maria: non mi sembra affatto di aver denigrato nessuno, nè di aver incentrato la mia risposta successiva su quel commento, nè di aver attaccato nessuno.
    Ho già chiesto scusa se le mie parole sono state poco chiare, ma, proprio perchè ho letto e poi risposto con tranquillità, mi sembra doveroso per me rispondere se mi si dice che ho “creato disagio” su un episodio, per me assolutamente NON al centro del mio discorso, e ho voluto chiarire, semmai non lo fosse, il senso delle mie parole.
    ma, poichè non ho attaccato nessuno, non mi piace sentirmi “l’aggressiva” che crea disagio in altri. Non sono così, e penso di averlo chiarito.

    • @Ambra, è quello che ho detto! Rileggendo i commenti sia i tuoi, che quelli delle altre, ma anche quello della stessa Patrizia, mi è sembrato tutto ok, dialogo e scambio di opinioni come sempre!
      Sono andata a rileggerli, perché pensavo mi fosse sfuggito qualcosa nell’approvazione, e invece no!
      E’ tutto ok!

  4. @patrizia: sai cosa mi hai fatto pensare dicendo …se i nostri figli ci raccontano tutto…che probabilmente le nostre diverse opinioni sono dovute anche all’eta’ dei figli. Il mio ha solo 5 anni ed e’ ancora un libro aperto, non ha la malizia di nascondermi le cose che gli verra’ sicuramente fra qualche anno e su argomenti amicizie/compagnie e’ ancora nella fase conosco, scopro, cambioideainunattimo…magari tuo figlio e’ gia’ in una fase successiva, in cui non mi sono ancora trovata…quindi hai ragione forse le mie parole sono state affrettate non avendo vissuto una certa esperienza, fermo restando che il principio da cui parto rimane il mio pensiero…

  5. Detto questo, poichè mi piace vedere le cose positive in tutto, questa situazione quantomeno porta, di positivo, la dimostrazione che hai una grande sensibilità, dote che, se ben dosata e applicata, è una grande e preziosa risorsa.

  6. @patrizia….intervengo di nuovo perchè mi hai tirata in ballo di nuovo “ma “tra le righe”(cosa che non apprezzo).
    Ritengo, e lo ribadisco senza paura, che il tuo esempio della tua situazione raccontata non sia pertinente proprio perchè si tratta di una situazione diversa, cioè, in italiano, non pertinente. Ho appunto ben specificato che oggi come oggi, per fortuna, si parla di più con i figli rispetto una volta (quindi ai tuoi/nostri tempi) quindi una situazione come la tua può essere ben superata col dialogo. E questo concetto secondo te mira a dire che TU non ti sei comportata bene da bambina (!!) perchè non hai parlato con la mamma??? Ma dai Patrizia! Siamo persone adulte, non posso credere che tu abbia pensato questo! Si ritorna al fatto che “somatizzi” le discussioni su concetti ad attacchi personali che non hanno senso di esistere!
    Dici che ti sei sentita a disagio perchè ho definito non pertinente la tua situazione, ma IO NON HO DEFINITO NON PERTINENTE LA TUA SITUAZIONE, MA L’ESEMPIO RIPORTATO!
    Non pertinente non è un offesa a te, vuol dire che secondo me le due situazioni in oggetto non sono direttamente confrontabili. Mi spieghi quale attacco a te/tuo figlio/le vostre sensibilità c’è in questo?
    Forse, più che attenzione al parlare, si deve fare attenzione a leggere. fa male soprattutto a sé stessi vedere attacchi ove non ce n’è!
    Detto questo, poichè credo di essermi sempre dimostrata una persona ragionevole, che parla (ops, scrive) con chiarezza e senza malignità, che è pronta a spiegare e ragionare laddove qualche parola non arriva nel giusto modo, continuerò a fare così, e se questo provoca in te qualche “scossone” emotivo, o disagio, credo che sia un problema più tuo che mio, per una volta non mi metto in discussione poichè credo, a onor del vero e con obbiettività, di non aver mancato in nulla.

  7. @tutte, ho letto i vostri messaggi, vi assicuro che non era mio intento fare polemica e non è mia abitudine fuggire dai confronti e dalle divergenze di idee. Non è il primo blog, forum o altro che frequento, la mia crescita come madre è passata proprio attraverso questi canali….Però è innegabile che il mio sentimento sia stato quello di non essere stata capita e il termine imposizione non era riferito a voi, poichè solitamente cerco di non interpretare le situazioni altrui, bensì al trovarmi (in generale) di fronte al dilemma accondiscendere/imporre….credo che ognuna di noi si sia trovata davanti a una situazione in cui puoi/devi forzare la mano. Non mi sono sentita a mio agio, quando la mia esperienza di disagio, è stata catalogata come non pertinente e con relative istruzioni che sarebbe bastato parlare con la mamma ma….parliamo di 40 anni fa e di se e di ma ci sono piene le fosse…..Certo, adesso, da adulta lo dico che avrei potuto agire così, ma il mio discorso voleva proprio portare a una riflessione generale e a pensare se i nostri figli ci raccontano tutto…..niente di personale e di rivolto, solo riflessioni a “voce alta”. E se con queste parole qualcuna si è sentita tirata in ballo mi spiace e chiedo scusa. Resta la libertà di confronto e di opinione, ma facciamo attenzione (io per la prima ovvio) a emettere “giudizi” come bruttissimo oppure affermazioni su come si dovrebbe agire…..la sensibilità degli altri è appunto una cosa che dipende da troppi fattori, tra cui una giornata pesante….Detto questo appunto niente risentimento o altro e in tutte le migliori famiglie succede di scornarsi ogni tanto. buona giornata

    • @Ambra e @Patrizia, sono andata a rileggere il commento, ma in tutta sincerità non ho capito perché abbia sollevato questo gran polverone.
      Mi è sembrata una bella testimonianza che, a dirla tutta, mi ha fatto anche riflettere…

  8. @Silviafede…mi piace essere “amici di penna”…da quanto tempo che non sentivo quest’espressione 🙂 non so perché ma mi affiora un po’ di nostalgia, anche perché ormai più che “di penna” dovremmo dire “di tastiera” 😀
    Buona giornata a tutte :*

  9. @Maria: e infatti il confronto e’ prorpio il cavallo di battaglia di questo blog hai detto bene…chi non e’ capace ad accettare pareri diversi puo’ anche cercarsi un altro spazio dove gli daranno tutti ragione…
    io almeno la vedo cosi’ ma e’ sempre la mia opinione come ho piu’ volte specificato.
    Mi capita spesso di andare controcorrente, ma non per questo mi sento attaccata se qualcuno mi contrasta, mi confronto rifletto sulle motivazioni degli altri, a volte cambio anche idea…e poi amici di penna come prima…

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