Il mio nemico acerrimo: il tempo!

Ne sono sempre più convinta: “Io ho un unico grande nemico: il tempo”.
Me lo trovo sempre davanti.
Cerco di raggiungerlo, e anche se corro come una matta, lui arriva prima di me.
Mi precede in ogni circostanza e mi ossessiona.
I trucchi per “fregarlo” li ho provati un po’ tutti: ho impostato la sveglia 15 minuti prima, ho spostato di 8 minuti indietro la lancetta dell’orologio…
Ma nulla.
Arrivo sempre e ovunque in ritardo. E io… che un tempo avevo anche la nomea di persona precisa e puntuale!

Dove è andata a finire quella Maria?

Prima davo la colpa dell’annoso cambiamento a mio marito, ora ai bambini.

In realtà devo rivedere l’organizzazione familiare, ma soprattutto la mia.
Mi devo mettere in testa che non sono bionica, che non posso fare tutto, che non ho più le forze. Che ci sono delle cose a cui  devo rinunciare.
Insomma non ho la stessa stoffa di mia madre e di mia zia.

Com’è possibile che loro, pur lavorando e anche duramente, riuscivano e riescono sempre a far tutto?

Non hanno avuto una donna delle pulizie, non hanno mai avuto aiuti, se non il reciproco appoggio. Eppure sono sempre riuscite a fare tutto e più di tutto. Sfruttando pienamente anche la notte.

Ricordo mia madre e la zia che cucivano i vestiti di carnevale per me, per mio cugino e per la “sori finta” anche di notte. Fare i dolcetti di Natale, di Pasqua, la sera tardi…
Ma era sempre tutto perfetto e tutto pronto nei tempi giusti.
E non le ho mai viste stanche e affrante, ma sempre con una grinta e una forza invidiabile…
M’illudevo d’esser fatta della stessa stoffa, di avere gli stessi geni, e invece…

E invece mi ritrovo alla sera che sono distrutta, sfatta, di non aver mai spuntato tutte le voci della lista giornaliera, e di andare a nanna alle nove e mezzo con i bambini!

E la mattina?
Mi sveglio già con il mio “acerrimo nemico” che mi ricorda: “Maria, è tardi, fra poco suona la campanella della scuola! Sbrigati!”

E su di corsa…

Ma il tempo tutta la sua crudeltà me l’ha mostrata lunedì scorso.
Marco è andato alla lezione di prova di “circo”.
Per fortuna lo ha accompagnato una mia cara amica, mamma del suo compagno di banco.
Hanno fatto la lezione insieme. Dalle 17:00 alle 18:00.
Io sono uscita praticamente di nascosto dall’ufficio alle 17:30, sono andata a prendere Luca e poi di corsa sono arrivata in palestra. Giri e contro giri per trovar parcheggio. Luca nel frattempo si era addormentato in auto.
Dopo mille peripezie ho messo piede in palestra … alle 18:05.
Solita ritardataria… Ma in tempo per vedere Marco sorridente e felice in equilibrio su un cilindro!

Alla fine della lezione l’istruttrice ha chiesto: “Chi ha intenzione di frequentare il corso?”

E Marco con un sorriso travolgente ha detto “IO!”

L’ho guardato e mi sono sentita morire dentro.

“Dai Marco, ne parliamo a casa”, gli ho detto.

E lui in macchina: “Mamma, ma perché non posso andare? E’ bellissimo. Pensa… impererò a volteggiare sul trapezio, a fare il giocoliere con i birilli, a camminare sul filo…”

E io: “Amore, semplicemente perché il corso è dalle cinque alle sei, come ci arrivi? Mamma lavora fino alle sei e passa, non ce la faccio!”

E lui: “Mi insegni la strada e vado a piedi, non ti preoccupare”

Ho odiato il tempo. Ho odiato la sveglia e l’orologio. Se solo avessi il potere di fermare il mio nemico, potrei fare milioni di cose in più.

E invece… non riesco neppure ad accompagnare mio figlio in palestra!

Ma questo non è un buon motivo per tarpargli le ali, giusto?

E allora ho chiamato la tata (che in questi giorni è alle terme)… e le ho chiesto se poteva farmi la cortesia di accompagnare il mio futuro provetto circense in palestra… In cambio ovviamente di un compenso maggiore!

Per fortuna ha accettato. Marco andrà a lezione di circo!

Ma non per questo io e lui (il tempo) abbiamo fatto pace. Abbiamo ancora tante, troppe questioni in sospeso. Prima fra tutte… la campanella della scuola al mattino!

 

 

 

 

16 risposte a “Il mio nemico acerrimo: il tempo!

  1. @Manuela: cara cuginetta di Maria gli hai scritto davvero un bel messaggio….hai proprio ragione queste sono le cose importanti, se i figli sono felici significa che la mamma (e il papa’ ovviamente) sta facendo un bel lavoro con loro…la penso proprio come te e cerco di ricordarmene ogni volta che mi manca il tempo da dedicare al mio cucciolo o che corro come una pazza per riuscire a fare tutto…

    • @Silviafede: ieri sera ero a letto, Luca si era addormentato, così ho preso il cellulare e mi sono collegata al blog per approvare i commenti. E ho letto il messaggio di Manuela … e mi sono emozionata. Così le ho scritto un messaggio sul cell ringraziandola.
      E’ vero, lei mi ha solo visto mangiare i dolci, mai farli! Ma non perché io non ne faccia, ma perché quando siamo in vacanza a casa dei miei giù in Puglia, la mia instancabile mamma mi dispensa dalla cucina e prepara lei per tutti. Anche i dolci!
      Io sono fortunata ad avere una famiglia così, lo so. Siamo una marea di cugini che ci vogliamo un gran bene e ogni volta che ci vediamo facciamo festa solo stando insieme.
      E quando solo al Nord, da sola, nei momenti di massima stanchezza… chiudo gli occhi e cerco di ricordare i momenti più belli!

      Sul fatto di essere una brava mamma, non so, saranno Marco e Luca a giudicare per l’operato svolto 😉
      So solo che quei due… sono stra-fortunati ad avere un papà come quello che hanno, perché è lui la mente dei giochi, è lui l’animatore della famiglia… Un papà meraviglioso…

  2. Cara cuginetta Maria io so per certo che sei una bravissima mamma anche se non ti ho mai visto fare dolcetti ma solo mangiarli!!e sai perché ti dico questo?perche ti ho visto giocare con i tuoi figli imparare mille canzoncine buffe per poi insegnargliele e cantarle con loro..e poi ti ho visto fare gli “spettacoli x e con loro…si ok non ti ho visto mai cucire ma ho visto i tuoi figli travestirsi e volare con la fantasia anche se non era carnevale e anche se il luogo non era proprio adatto…mari io ho visto i tuoi figli felici e questo fa di te un ottima madre!!!baci la tua cuginetta…

  3. Maria no!!!non abbatterti.fra un pó torno al lavoro e sarò nella tua situazione.ma mi consolo.non siamo mamme nel weekend perchè ogni sera i ns figli li accudiamo e li mettiamo noi a nanna…non scordartelo….la quotidianità è importante!!!

  4. @maria, ti capisco benissimo, siamo in tante nella stessa situazione e credo che al momento non ci sia soluzione. io per stare il più possibile con i bambini al pomeriggio lavoro di più fuori la notte. ma non è che risolva un gran che perchè da un lato esco con le grida strazianti della piccola nell’orecchio “mamma, non andare stai qui con noi”, da un altro mi sento dire da mio marito che li ho abituati troppo bene e che quindi per questo stanno più male quando escono da scuola con la baby sitter o lui si dimentica di portare la merenda al parco…

  5. Maria, scusami ma non sono d’accordo! Non è che le nostre madri erano più brave di noi, magari la tua era wonder woman, ma sinceramente, mia mamma come mia nonna prima di lei, hanno sempre dedicato il loro tempo pieno al lavoro e per i figli rimaneva qualche avanzo…
    I miracoli non li fa nessuno, ci sono 24 ore in una giornata e… quelle sono! Ritieniti fiera di te perchè ti dedichi al tuo lavoro con impegno e poi il week end sei tutta per i tuoi piccoli… Almeno ti hanno tutta per loro per ben 48 ore 🙂

    • @Maridome: detta così mi viene da piangere. Io già mi sento la mamma del weekend, se poi tu me lo scrivi nero su bianco… 🙁

  6. Carissima Maria quanto mi trovi d’accordo su quello che scrivi, malgrado io sia una casalinga non riesco sempre a fare tutto quello che vorrei in un giorno specialmente quando è tempo di scuola dove ci sono orari da rispettare sia per l’entrata che l’uscita. E allora mi ritrovo a lavorare la notte come faceva tua madre, ti dirò che la mattina non mi si può guardare, sembro uno straccio in viso, ma io continuo sempre a saltellare come un canguro tanto poi recupero, mi dico, ma in realtà non recupero mai. Il fatto è che durante il giorno mi dedico alle bimbe, tranne quando sono a scuola che mi dedico alla casa e al bucato tranne lo stirare perché lo faccio di notte, a me piace tantissimo stirare però voglio cominciare e finire senza le piccole che mi interrompono ogni 5 minuti, di notte mi dedico anche al cucito perché mi piace creare delle cose per la casa: ho cucito le tende della stanzetta delle piccole, tendine per il bagno, ho anche creato una borsellone portatrucco oppure riparo pantaloni e grembiuli da lavoro per il mio maritino, insomma di tutto e di più. La scorsa settimana sono stata una notte a cucinare perché ho fatto la caponata di melenzane per metterla anche nei vasetti per conservarla per l’inverno, ti dirò che la notte è mia amica e nella mia vita ho visto tantissime albe. Speriamo che il fisico mi accompagni ancora per un bel po’ di anni poi forse crollerò in un colpo solo. Capisco che tu non puoi fare come me perché di giorno lavori fuori e allora il consiglio che posso darti è: Non ti buttare giù, fai in un giorno ciò che ritieni più importante il resto rimandalo, vedrai che a poco a poco riuscirai, almeno io te lo auguro di cuore. Vorrei essere un uccellino per volare fin dove c’è bisogno e dare una mano a tutte ma purtroppo non lo sono. Ti sono vicina mentalmente e ti mando un Grossissimo Abbraccio
    P.S. Tu metti le lancette indietro, io invece 8 minuti avanti così mi sembra tardi e invece anticipo, vedi che i trucchetti per fregarlo li usiamo un po’ tutti ma penso proprio che non ci riusciremo mai. Sigh!

  7. VOLGIO ESSERE LA GALANTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    cosi avrei tanti soldi per fare tutti i figli che voglio, lo shopping che voglio le vacanze che voglio insomma tutto quello che voglio uffa!!!!!!!!!!!!!!
    Maria sei in ottima compagnia!!!!

  8. Quanto ti capisco maria…non sai quanto.non sei sola…sappilo!!!!
    Sai cosa ci vorrebbero?tanti tanti soldi per non lavorare e seguire i propri figli.giá questo aiuterebbe…

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