“I bambini nel passeggino erano solo uno stratagemma per saccheggiare i supermercati. A scoprirlo sono stati i carabinieri di Torino, che hanno individuato due coppie di italiani con bambini piccoli che staccavano le placche antitaccheggio dei prodotti usando appositi magneti. I due mariti, di 25 e 41 anni, sono stati arrestati per furto, le due mogli denunciate. I passeggini erano pieni di merce.”
Questa è l’agenzia battuta dall’Ansa.
Ma quando l’ho letta ho riso.
Non che ci sia niente di divertente in questa notizia, ma leggendola mi sono ricordata di un’altra storia, accaduta qualche anno fa e che vide come protagonista principale nientedimeno che mio marito. Ma lui, povero, era innocentissimo!
All’uscita fu fermato dalla guardia dell’Auchan perché aveva, nel cesto del passeggino, un sacchettino del prosciutto che non era stato pagato.
Ma mio marito non sapeva neppure dell’esistenza di quel sacchetto. L’avevo preso io. Erano solo due fettine di cotto, per la modica cifra di poco più di un euro… ma che figuraccia!
La storia è andata così.
Non avevamo ancora Luca e Marco era proprio piccolo. Entrammo nel supermercato, mio marito con il carrello, io con il passeggino.
All’inizio eravamo vicini, lista in mano, io prendevo i vari prodotti e li mettevo nel carrello. Ad un certo punto Marco cominciò a frignare, così mi allontanai lasciando a mio marito la lista della spesa.
Passando dal banco frigo mi fermai e presi queste due fettine di prosciutto cotto da dare al bambino e per non tenere in mano il sacchetto, lo posai nel cestello che si trova sotto il passeggino.
Alle casse io e mio marito ci invertimmo i ruoli, io presi il carrello e lui il passeggino. Era inutile fare la fila in due, oltretutto Marco fermo alla cassa proprio non ci voleva stare, così mio marito prese il bambino e uscì.
Avevo completamente rimosso l’esistenza del prosciutto. E lui non lo sapeva neppure.
Passando dall’uscita senza acquisti, la guardia lo fermò e gli chiese: “Cosa ha lì sotto?”
E mio marito: “Boh, niente!”
Allora la guardia si piegò e prese il sacchettino da un’ero e qualcosa.
Io da lontano vidi la scena e cominciai a sbellicarmi dalle risate.
Mio marito un po’ meno. Diventò prima rosso e poi verde dalla rabbia. Prese il sacchetto e insieme alla guardia venne da me, che ero ancora in fila.
La guardia, che tra l’altro conoscevo, capì subito cos’era successo.
“Scusa, ho dimenticato di prendere il prosciutto!”, gli dissi candidamente con il sorriso sulle labbra.
Ma la mia gentilezza non servì a placare il suo bollore.
“Ma che razza di figure mi fai fare, mi potevano anche denunciare per una cosa del genere!”, mi disse irritato e offeso.
E io: “Ma dai, che sei esagerato, sono due fettine, meno di due euro!”
Con molta nonchalance misi il sacchetto nel carrello, salutai la guardia facendogli anche i complimenti per l’ottimo lavoro svolto e per l’occhio di lince.
Per me la storia era finita lì. Per mio marito no. Diciamo che me la menò ancora per un po’ di giorni!
Ma… a chi è che non è capitata una cosa del genere almeno una volta nella vita?