I pidocchi: come possiamo batterli?

Lunedì mattina, alla scuola materna, sulla porta d’ingresso della classe di Marco c’era un cartello affisso: “Si segnala un caso di pediculosi”.
Fino al secondo prima stavo benissimo. L’attimo dopo aver letto quel foglio, invece, ho cominciato ad avvertire un senso di prurito in testa.
Urka!
Ho accompagnato Luca al nido e sulla porta ho visto un altro foglio con su scritto: “Si segnalano casi di pediculosi”.
E no! E’ una persecuzione?
Ormai mi sento prudere dappertutto.
Ma è possibile che nel 2013 dobbiamo ancora parlare di pidocchi? E’ possibile che con tutta la tecnologia di questo mondo, nel terzo millennio non siamo ancora riusciti a debellare e ad eliminare definitivamente questi insulsi parassiti?
Sono il mio incubo. Per fortuna non li ho mai visti dal vivo, ma ho il terrore di spulciare i capelli dei miei figli e di trovarli lì, ancorati alla radice in compagnia delle loro infestanti uova.
Brrrr, che schifo!

Ma cosa sono i pidocchi? E cosa possiamo fare per combatterli?Sull’ultimo numero di Figli Felici, il mensile di Riza, c’è un articolo proprio su questo argomento.
Si parte dalla definizione: i pidocchi sono parassiti visibili a occhio nudo, ghiotti di sangue per succhiare il quale si ancorano alla radice dei peli o dei capelli e bucano la pelle con il loro “denti”.
Hanno una vita molto breve, circa 48-72 ore, ma in questo lasso di tempo riescono a deporre tantissime uova (lendini) del diametro di 1mm e di colore bianco-grigiastro.

Le uova si schiudono in circa 7 giorni e determinano la proliferazione dei parassiti. Il contagio può avvenire sia per diretto contatto oppure tramite pettini, cappelli, sciarpe o altri indumenti.

Ma perché provocano prurito?

Perché le piccole ferite che provocano con i loro denti sono infettate dalla loro saliva. Ed è proprio la saliva che provoca il prurito.

Detto tutto questo, che possiamo fare?

1)      Lavare i capelli con prodotti specifici. In farmacia ce ne sono di diversi tipi

2)      Spazzolare con accuratezza i capelli anche nei giorni successivi utilizzando il pettine a denti fini.

3)      Ispezionare la cute dei bimbi con una certa frequenza: i pidocchi si annidano soprattutto a livello della nuca e dietro le orecchie

4)      Ripetere il trattamento dopo 7-10 giorni per eliminare eventuali pidocchi nati da lendini sopravvissute al primo tentativo

5)      Lavare gli indumenti che hanno avuto contatti con la testa in lavatrice a 60 gradi: cappelli, vestiti, asciugamani, lenzuola, federe

6)      Arieggiare la stanza: i pidocchi non sopravvivono a temperature fredde

7)      Spazzolare divani, cuscini, pupazzi, peluche, insomma tutti gli oggetti di tessuto con cui il bambino gioca di più

8)      Immergere in acqua calda gli oggetti per l’igiene come spazzole e pettini.

Ovviamente non è necessario tenere il bambino in quarantena se è stato “attaccato” dai pidocchi. Dopo il trattamento il piccolo può tornare a scuola anche il giorno dopo.

Come si può prevenire? Gli esperti di Riza suggeriscono di:

1)      Insegnare ai bambini che è meglio non ammucchiare gli abiti

2)      Spiegare loro che è meglio non scambiarsi pettini, cappelli, sciarpe, nastri, fermagli per capelli, asciugamani, etc

3)      In caso di infestazione scolastica controllare tutti i familiari, grandi e piccoli.

 

Dopo aver appreso tutto questo, la sera a casa, ho controllato per bene tutti e due i bambini. Nulla, per fortuna non ho trovato nessun pidocchio.
Anche questa volta pericolo scampato.

Ma ancora in preda al prurito, ho chiesto a mio marito di controllare il mio cuoio capelluto.
Ho piegato la testa. Lui ha cominciato a spostare i capelli e dopo qualche secondo ha detto: “Oh! Cavolo”.
Mi si è fermato il cuore. E con un groppo alla gola gli ho chiesto: “Hai trovato qualcosa?”
E lui: “No, pidocchi no, ma lo sai che hai un sacco di capelli bianchi!”

Gli ho risposto: “Ma vai a …”. Mi autocensuro 😉

 

Sui pidocchi tempo fa avevamo scritto anche un altro articolo: i pidocchi e i falsi miti da sfatare!

36 risposte a “I pidocchi: come possiamo batterli?

  1. Rispondo relativamente alla DANNOSISSIMA abitudine che hanno alcune persone, così come riconfermato da Nikita 89 che scrive:
    <>…
    Non avete mai pensato che il pidocchio, così come qualsiasi altro essere vivente, ha un certo grado di SENSIBILITA’ ad un certo prodotto e che andando avanti nella somministrazione del quale non si fa altro che creare ceppi sempre più resistenti?
    TANTO, TROPPO non vuol dire MEGLIO. Ripetere il trattamento chimico al di fuori di ogni raziocinio non vuol dire <>. ANZI, TUTT’ALTRO.

  2. Buongiorno,

    segnalo l’utilizzo di un prodotto da noi commercializzato (ma non solo da noi) che reputo molto interessante e funzionante. Non ne avevo mai sentito parlare ma dopo aver … “spulciato” molte recensioni ho capito che può essere un validissimo aiuto, economico e senza necessità di particolare maestria nel suo utilizzo, per debellare questo annoso problema.

    Si tratta del PETTINE ELETTRICO, noi vendiamo i modelli prodotti da Medisana e da RIO ad esempio, spero possa essere stato di aiuto.

    Saluti

    Mario Berlanda
    Staff meVita

  3. Copia su google questo link http://www.epharmacy.it/ c’è un area apposita dedicata ai pidocchi (PEDICULOSI a sinistra nel menù) ecco il link: http://www.epharmacy.it/pediculosi/ ci sono diversi metodi per eliminarli io ho usato il pettine ad ultrasuoni e la schiumetta hanno funzionato. Poi ci sono altri rimedi, nel sito che ti ho linkato ci sono le descrizioni dei vari prodotti e il modo in cui agiscono per combattere i pidocchi e le lendini. Spero di esserti stata di aiuto!! ciao!!

  4. Gentili lettori del Blog
    L’articolo è molto chiaro in quanto a tipologia e natura del problema.
    Libera il campo dai dubbi su come si possa sviluppare il pidocchio stesso.
    Fra le varie modalità per debellarlo e per completezza di informazione
    va riportato che gli shampoo non sono l’unico strumento alla portata dei genitori
    per combattere questa situazione, anzi.
    Un sistema più naturale, non contenente assolutamente elementi chimici, permette
    con una sola seduta di circa mezz’ora, tre quarti d’ora, di risolvere il problema.
    Nella notizia del 7 maggio scorso, diffusa da adnkronos salute,
    che riporto integralmente, viene dettagliatamente descritto il problema,
    lo strumento utilizzato per risolverlo e viene indicata la ditta che per
    prima in Italia lo ha adottato e lo utilizza con regolarità.

    Milano, 7 mag. (Adnkronos Salute) – Dopo i ‘super batteri’ resistenti agli antibiotici,
    arrivano i ‘super pidocchi’ immuni ai tradizionali rimedi.
    A scovarli sono stati gli autori di uno studio pubblicato sul
    Journal of Medical Entomologia, rivista della Entomological Society
    of America, che dimostra come i pidocchi stiano diventando sempre
    più difficili da rimuovere, per colpa di un nuovo ceppo iper-resistente.
    Secondo la ricerca – condotta da John Clark, professore di tossicologia
    ambientale e chimica alla University of Massachusetts Amherst –
    i super pidocchi si diffondono molto più rapidamente di quanto si
    credesse all’inizio. Clark e colleghi hanno esaminato i geni dei pidocchi
    di 32 aree tra Usa e Canada. Hanno così osservato che il 99,6%
    di quelli testati tra il 2007 e il 2009 era geneticamente resistente
    ai trattamenti a base di piretrine e permetrina, principi attivi dei
    prodotti anti-pidocchio presenti oggi sul mercato. Fra i nuovi rimedi
    è in arrivo in Italia, da poco registrato presso il ministero della Salute,
    un dispositivo che promette di “uccidere i pidocchi dei capelli a ogni
    stadio, utilizzando unicamente aria riscaldata e controllata”.
    Riferisce una nota: “Uno studio su 56 bambini e adulti infestati dai pidocchi,
    pubblicato nel 2011 sul Journal of Medical Entomolgy, ha dimostrato come il 94,8%
    dei pidocchi e delle loro uova sia stato completamente debellato
    grazie al nuovo macchinario, chiamato Airallè, prodotto da Larada Sciences”.
    Il dispositivo è in vendita dal 2006 negli Stati Uniti ed è già
    provvisto di marchio CE.
    In Italia verrà adottato da Panda Srl, associata di Larada,
    che aprirà a Ostia il centro ‘Teste Felici’.

    E così è stato. il centro è aperto ed è a disposizione per risolvere
    il problema a tutti coloro che ne abbiano necessità.

    Panda Srl
    Teste Felici
    Via Francesco Grenet 5
    00121 Lido di Ostia – Roma (RM)
    tel.:065612794
    email pandasrls@gmail.com

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