Insieme ad Adrea si può: la storia di una mamma che ha perso suo figlio, portato via dalla leucemia

Lunedì scorso, di prima mattina, mi è arrivata questa e.mail da Ginger 70. Mi ha scritto:
“Ciao Maria, ti giro questo articolo che ho letto su “Chi”. Mi sono commossa non sai quanto e mi sembrava doveroso dare una mano a questa mamma. Non so se vorrai parlarne nel blog. Io la mail l’ho girata.  Poi sarà quel che sarà, vedi tu se può essere uno spunto per un articolo”.

Ho letto “La lettera al direttore” scritta da mamma Laura (che vi allego in foto) e mi sono commossa anche io.
Sono andata sul suo sito. Ma oltre al dolore ancora vivo di questa mamma, ho percepito, ho sentito anche la sua forza, la sua voglia di combattere, non per il suo Andrea, che ormai purtroppo non c’è più, ma per gli altri bambini che in questo momento stanno lottando contro la morte.

Mi sono chiesta: “Ma dove trova la forza questa donna? Io mi sento distrutta al sol pensiero. Credo che non riuscirei neppure a sopravvivere ad una prova così dura”.
Allora ho preso il coraggio a due mani e le ho scritto. Le ho chiesto di raccontarci la sua storia e il perché ha deciso di portare avanti questa battaglia.
Ecco cosa ci ha risposto:
“Carissime mamme  mi chiamo Laura e sono una mamma di 3 stupendi bambini. Purtroppo lo scorso 11 maggio il mio secondogenito Andrea di appena 11 anni, ha raggiunto  il paradiso,  entrando a far parte della schiera degli Angeli troppo presto a causa di un nemico sleale: “LEUCEMIA”.
Era  l’8 giugno del 2011, un mercoledì qualunque come tanti altri, o almeno pensavamo.  Da quel maledetto giorno la mia vita, la vita di mio figlio è cambiata per sempre. Dopo svariati giorni di febbre che non se ne voleva andare, la diagnosi  è stata immediata,  terribile, devastante e terrorizzante. Ho sempre davanti ai miei occhi il momento in cui la dottoressa mi disse: “Il bambino ha la leucemia”.
Non volevo crederci, mi rifiutavo di ascoltarla, piangevo terrorizzata, mi tappavo le orecchie…
Non volevo sentire un’altra parola, il terrore e la disperazione mi avevano già invaso, non sapevo niente della leucemia, quali organi colpisce, che cosa fa al tuo corpo, solo una cosa sapevo. .. che portava a un’unica strada ” la morte”.
Da quel giorno la nostra vita, la nostra normalità, la nostra famiglia felice, è stata trasportata in un mondo fatto di paure, angosce, terrore per noi genitori, per mio figlio anche tanta rabbia, tristezza, paura per tutto ciò che è stato costretto a subire, dalle nauseanti  e dolorose chemioterapie, gli innumerevoli ricoveri, i lunghi mesi chiuso in ospedale isolato da tutti.
Non gli era concesso uscire dalla sua camera sterile a causa delle sue basse difese immunitarie…, e le poche volte che non era ricoverato non poteva frequentare la scuola, andare al parco, fare un giro in bicicletta per lui era motivo di grande fatica fisica,  frequentare gli amici, si sentiva tanto  solo e  triste.
Voleva solo la sua vita, frequentare la scuola, l’oratorio, voleva una vita che ogni bambino ha diritto di vivere. Neanche il trapianto di midollo osseo, intervento da mille speranze lo ha salvato, dopo un mese la malattia se lo è ripreso più agguerrita che mai, portandolo via l’11 maggio 2012, il giorno dopo aver coronato il suo ultimo desiderio, essere cresimato  dal nostro parroco  nel suo letto bianco, dalla sua mamma, dal suo papà, dai suoi fratelli, dai suoi amici, da un Paese intero che ancora oggi fa fatica ad accettare che un bambino possa morire, che un bambino leucemico non abbia ancora la certezza di una guarigione completa.
C’è ancora un 20% di bambini che muoiono di questo male. Per me non può finire così, la mia rabbia, il mio immenso dolore li ho voluti trasformare in qualcosa di buono, sento il bisogno di continuare a lottare, per mio figlio, per i tanti bimbi che in un anno di ospedale, purtroppo ho visto morire e che ancora muoiono.  Dopo tutto quello che insieme a mio figlio  ho conosciuto, visto e sofferto non riesco a chiudere gli occhi, a far finta di niente, mentre questi bimbi continuano a morire senza che nessuno se ne accorga, da qualche mese esiste un’associazione, in ricordo di mio figlio, INSIEME AD ANDREA SI PUO’ ONLUS, l’obiettivo della mia associazione è contribuire a far abbassare la percentuale di morte infantile per leucemia, si occupa di raccogliere fondi da donare alla ricerca scientifica, sosteniamo le nuove cure farmacologiche per tutti quei bimbi, come il mio Andrea che con le cure attuali non riescono a guarire contro le leucemie infantili”.

Potete immagine quanto ho pianto.
E sono certa che avete gli occhi gonfi di lacrime anche voi.

Da lunedì scorso guardo i miei figli, me li coccolo. Me li abbraccio. Sono monelli, vivaci, mi fanno disperare, ma ringrazio il buon Dio per questo dono. Non so cosa ci riserverà il futuro.
Cerco di godermi al meglio il presente.
E penso ad Andrea e a tutti gli altri bambini portati via da una malattia, dopo che hanno lottato con tutta la forza dei loro piccoli e gracili corpi.

Grazie mamma Laura.

Un grande abbraccio a te e a tutti i genitori che in questo momento stanno soffrendo per i loro figli.

Ovviamente non farò mancare il mio piccolo contributo per Insiemeadandreasipuo.org/.

Da soli è difficile vincere la battaglia. Ma se ci uniamo possiamo vincere la guerra contro queste terribili malattie. E la ricerca è l’unica strada che abbiamo per vincere questa guerra.

Ps. Quando ho scritto a Mamma Laura e le ho chiesto dove trova questa forza mi ha risposto:

“Carissima Maria,
sicuramente sono una persona molto decisa, ma la forza e il coraggio ti viene spontanea quando ci sono i figli di mezzo, quando ti ritrovi a dover lottare per la loro vita diventi agguerrita e tiri fuori grinta e unghie, a maggior ragione quando tuo figlio non c’e’ la fa. L’unica cosa che ti rimane e scegli di fare e’ distruggere il demone…
Grazie di cuore per l’interessamento alla mia causa. A presto. Mamma Laura”

 

70 risposte a “Insieme ad Adrea si può: la storia di una mamma che ha perso suo figlio, portato via dalla leucemia

  1. @ mammaLaura ti ammiro tantissimo, finalmente da casa ho potuto leggere meglio,tutti i post, che a lavoro con la fretta non riuscivo mai. É bellissimo ciò che Andrea ti ha lasciato, sopratutto la fede che spesso in momenti di tale sofferenza viene meno. Un abbraccio

  2. quando rileggo i vostri messaggi gli occhi mi diventano lucidi, sono veramente commossa di quanta solidarietà sto avendo.. siete fantastici.. Cara Ginger 70(mia nuova amica Laura), è bello quello che hai scritto ” il nostro Andrea”. Andrea è un piccolo Angelo entrato nel cuore di tutti.
    Ciao Lorena, mi spiace molto per quello che leggo.. perdere un figlio è come perdere la propria vita, fatti forza ti abbraccio stretta anche io. Vorrei ringraziare in particolar modo una carissima e bella persona, Fabrizio compagno di questa tremenda ma anche ricca esperienza..abbiamo condiviso tanto insieme, interminabili ore in dh, tra un ciclo e l’altro di chemioterapia, la lunga attesa per fare il midollo osseo, la rachicentesi..e i nostri bimbi che lamentavano disperatamente la fame dopo aver preso una decina di pastiglie di cortisone…non sapevamo più come tenerli.. hai veramente ragione in queste situazioni non servono le parole, bastava un’abbraccio, un semplice sguardo per capire il dolore, la paura, la disperazione che stavamo vivendo.. ricordo anche tanta solidarietà tra noi tutti..si diventa un’unica famiglia, un’unica squadra che combatte il nemico.. porterò sempre nel cuore la nostra gita a Volandia, l’ultima di Andrea ma è la gita più ricca di valore, di sentimenti intensi, di significato..e purtroppo si..sapevo già.i medici mi avevano detto che per il mio pulcino non c’erano più speranze..l’ho saputo due mesi prima..ecco il significato della nostra gita, far vivere ad Andrea quel che gli restava in maniera felice, spensierata, come una favola… una favola con un destino crudele. mamma, laura.

  3. A questa mamma speciale(mamma Laura)va il mio abbraccio più sincero.
    Anch’ io un anno fa ,ho perso mio figlio di soli 4 anni per una malattia rara. So cosa si prova, e un dolore devastante , e che non ti abbandona un attimo.
    Pregherò anche per tuo figlio Andrea , e mi auguro che lassu’ non ci sia più sofferenza.
    un abbraccio speciale e sentito da mamma Lorena……ora Andrea e Luca sono in pace!!!

  4. ogni tanto mi piace rileggere i vostri commenti così solidali, carichi di ammirazione per il coraggio e la forza che sto avendo per la perdita del mio pulcino. questa forza, questa speranza, la Fede me l’ha donata Andrea poco tempo prima che volasse in cielo. Se vi fa piacere, leggete questa mia testimonianza. L’ho scritta in occasione della visita del nostro Papa Benedetto XVI, il giorno dell’incontro a S. Siro dei Cresimandi (03/06/12), è stata letta in diretta su molte televisioni e alla presenza di 80 000 ragazzi e catechisti, suscitando un’emozione indescrivibile.

    Siamo Laura e Mauro, genitori di Andrea un ragazzino come voi che oggi ci guarda dal Paradiso.
    Gli è stata riscontrata la leucemia, il decorso della sua malattia è durato un anno durante il quale abbiamo avuto modo di seguire il suo percorso di sofferenza, dolore e infine accorgerci che la ribellione iniziale ha dato spazio a un sereno abbandono dopo aver raggiunto quello che per lui era una tappa importante: ricevere il dono dello Spirito Santo.
    Questo l’abbiamo capito dal sorriso con cui ha risposto alla proposta di ricevere dal nostro parroco in ospedale la Santa Cresima nonostante fosse in un momento di totale fatica e sofferenza .
    Il 10 maggio ormai privo di forze accoglie Don Remo con sollievo perché finalmente si sta realizzando il suo desiderio. Con responsabilità verso il momento che si sta celebrando e con fermezza e indescrivibile forza dice: “papà spegni la televisione” e poi aggiunge .“ papà ora sollevami”; ha risposto con dignità e partecipazione alla preghiera, al rito della Confermazione e successivamente ha accettato con consapevolezza l’unzione degli infermi. Nelle ore successive è stato palese per noi riconoscere il suo totale affidarsi all’abbraccio divino. Non c’era traccia di paura, il suo volto era pervaso da una pace e serenità che ha stupito tutti noi quando il giorno seguente si è aggiunto alla schiera degli angeli.
    In tutto il percorso della malattia ci siamo sentiti accompagnati dalla preghiera incessante di tutta la comunità di Jerago. E’ stato chiesto da più persone il miracolo della guarigione. Il miracolo è avvenuto e lo riconosciamo nella serenità con la quale Andrea ha testimoniato la fedeltà al battesimo costringendoci a prendere atto che ciò che ha determinato la sua pace è quella verità che sostiene noi oggi. Nella drammaticità della circostanza ci sentiamo sostenuti da tutta la comunità, e riconosciamo in questa compagnia la presenza di Cristo e il suo disegno buono per noi.

    mio figlio mi ha lasciato un grande dono, la fede e un grande insegnamento per questo motivo riesco ad affrontare il mio dolore con serenità e coraggio.

  5. A tutti voi dico che Mamma Laura è una persona incredibile. Il ricordo della giornata passata a Volandia insieme alla Magica Cleme è ancora nei miei pensieri. Lei sapeva il destino eppure come una tigre affrontava la vita e lo fa tutt’ora. Noi genitori di bambini malati di leucemia riceviamo in dono il settimo senso… Quello di guardarci negli occhi e capire immediatamente cosa sta provando l’altra persona. Ricordo un abbraccio con Laura in D.H., poche parole una sola su tutti… sei straordinaria!! Ed oggi con la stessa forza affronta la vita. Non smettete mai di aiutare la sua associazione, tutti i bambini malati hanno bisogno anche di voi.CONFIDIAMO IN VOI!!!
    Fabrizio papà di un bambino ammalatosi di LLA che pian piano sta guarendo.

  6. laura che bello mi sono commossa… allora il nostro andrea ci ascolta ( ormai è nostro andrea!!) e ci aiuta e protegge!!!
    laura grazie x quello che ogni giorno ci stai insegnando!

  7. mi permetto di srivere quello che mi è successo circa un mese fa… si il mio pulcino è un piccolo ANGELO, che veglia e protegge non solo la sua famiglia ma chiunque ne abbia bisogno.

    UNA BELLISSIMA TESTIMONIANZA.
    qualche settimana fa, un uomo va al cimitero per andare a trovare una persona cara. per caso si ferma davanti a una tomba. è la tomba di un bambino, non conosceva quel fanciullo, e neanche la sua storia, ma sentiva il bisogno di fermarsi e di dire una preghiera per lui. qualche giorno dopo quest’ uomo viene investito da una macchina,(che fortunatamente si è fermata), l’attimo dopo un’altra macchina passava per quella strada ” la mia”, mi fermo immediatamente per soccorrere l’uomo, per dargli il mio aiuto, per rassicurarlo che andrà tutto bene, gli sto vicino fino l’arrivo dell’ambulanza.. Io , mamma di quel bambino nella tomba…questa è la testimonianza che gli Angeli sono sempre vicino a noi, ci proteggono e ci fanno intervenire dove c’è bisogno. Grazie Andrea mi hai fatto un bellissimo dono,”la testimonianza della tua presenza”.

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