Perché alcuni bimbi si “mangiano” le unghie? E’ un disagio, come possiamo aiutarli?

Vi è mai capitato di vedere bambini con le mani in bocca che si rosicchiano le unghie?
Non è un “vizietto”, ma è la manifestazione di un disagio.
La nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, ci spiega cosa possiamo fare e cosa non dobbiamo fare per aiutare i nostri piccoli a superare anche questo problema.
Ecco cosa ci dice:“L’onicofagia, ossia la tendenza a rosicchiarsi e mangiarsi le unghie, rientra in quei comportamenti definiti “compulsivi” (caratterizzati cioè da un’irrefrenabile bisogno di compiere una specifica azione) e di solito compare intorno ai 4-5 anni.

La tendenza a mangiarsi le unghie di manifesta in genere, come espressione di una forma di ansia generalizzata o causata da una specifica situazione o spesso, anche come forma di disagio rispetto ad un evento che il bambino sente di far fatica a sopportare.
Molte volte questo comportamento compare un corrispondenza di eventi come:
1) La nascita di un fratellino che tende spesso a determinare sentimenti di gelosia e insicurezza
2) L’inserimento all’asilo che spesso può suscitare resistenza nel piccolo, incapace di affrontare serenamente questo primo decisivo distacco dalla mamma
3) Una situazione conflittuale all’interno della famiglia

Per attenuare un senso di ansia provocato in simili circostanze, il bambino ricorre a questo comportamento con lo scopo di consolarsi almeno momentaneamente e astrarsi dalla realtà.
Del resto, è proprio l’inefficacia di questo meccanismo, che non è in realtà in grado di risolvere il disagio che lo induce, a determinare la compulsività e la coazione a rimetterlo in atto sempre con maggiore frequenza e intensità.

In base a questi ultimi due fattori si possono distinguere diversi livelli di disturbo: in genere si tratta di un fenomeno transitorio attivato da una circostanza specifica e destinato a risolversi nell’arco di poco tempo senza associarsi a un disagio più significativo del bambino.

In casi peggiori (ma senza per questo spaventarsi!) si sottolinea il carattere più “punitivo” di questa abitudine, che segnalerebbe l’incapacità di accettare i propri sentimenti negativi (come la rabbia, l’aggressività, la gelosia): l’aspetto autolesionistico connesso all’onicofagia consentirebbe di esprimere cosi il proprio senso di colpa.

Il vizio di mangiarsi le unghie non corrisponde mai però ad un atto volontario del bambino, bensì ad una sorta di automatismo indipendente dalla sua volontà.
Reagire duramente non farebbe quindi, che peggiorare la situazione aumentando l’insicurezza nel bambino e, di conseguenza, il bisogno di ricorrere a questo gesto.
Ecco perché è importante che mamma e papà capiscano che il piccolo, attraverso questo comportamento, sta esprimendo un disagio che prova e che non sa e non può esprimere a parole.
Quello che consiglio in genere a chi mi consulta è quello di riservare maggiore attenzione alle emozioni che il piccolo può provare rispetto a quello periodo della sua vita (eventi, cambiamenti, situazioni…).
Dopodiché bisognerebbe aiutarlo a esprimere tali sentimenti attraverso l’uso della parola se possibile, o altrimenti con giochi, disegni e attività ludiche che permettano di “gettar fuori” il proprio mondo interiore.
E’ anche importante offrirgli spesso la possibilità di scaricare la propria emotività (soprattutto i vissuti emotivi negativi) attraverso giochi fisici (lotta, guerra) o sport.

Ricordate che i nostri cuccioli comunicano sempre al di là delle parole….”

Per appuntamenti o info con la dottoressa Francesca Santarelli, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com.

32 risposte a “Perché alcuni bimbi si “mangiano” le unghie? E’ un disagio, come possiamo aiutarli?

  1. Quando siamo riusciti a togliere a nostra figlia l’abitudine del dito in bocca (3 anni) le abbiamo dato la possibilità del ciuccio (dai lei sempre rifiutato sino adi allora….poi, tolto il ciuccio, è arrivato il momento delle unghia…che fatica!
    Da sempre facciamo attenzione a che esprima le sue emozioni…anche quando sono di disapprovazione nei nostri confrontiamo: le riteniamo un occasione di condivisione, conoscenza reciproca, tuttavia…
    Va detto che nostra figlia alla morfologica era già con il dito in bocca (che tenerezza allora!), e che non ha potuto essere allattata al seno per mancanza di latte…
    Una certa fissazione orale non è una sorpresa…ma che palle non riuscire ad
    aiutarla!

  2. @ciocco: ma se uno nn ha fatto le vaccinazioni viene preso all’asilo oppure no??? io nn mi ero posta il problema visto ke i miei sono entrambi vaccinati….

  3. @maria: non conosco i dettagli, cmq da noi anche x l’iscrizione all’asilo sono richieste le vaccinazioni…non mi sono però posta il problema visto ke i miei sono vaccinati. boh…..forse da noi all’asilo senza vaccinazioni nn li prendono… per la scuola dell’obbligo nn so…..facci sapere se scopri qls.
    @vale82: come state????

  4. I bambini assorbono qualsiasi disagio o cambiamento…ancora adesso mi stupisco di come bimbi così piccoli manifestino i problemi!!!
    E penso al mio Riccardo. E’ un bimbo allegro e sereno. Dorme da quando ha 10 mesi nella sua cameretta…sa che lui deve dormire nel suo lettino e faccio eccezione solo quando sta male.
    Da una settimana xò dorme male,stanotte s’è svegliato a mezzanotte e non c’è stato verso, voleva dormire nel lettone con me!!!!!Ma questo xchè è da un mese che il padre se n’è andato di casa,lui ha 27 mesi xò ha percepito il cambiamento e sta manifestando il suo disagio.
    I bambini percepiscono tutto, anche la cosa più piccola….

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