Un giorno di congedo obbligatorio e un massimo di due giorni di congedo facoltativo: queste sono in estrema sintesi i giorni di astensione dal lavoro che dovranno essere riconosciuti ai neo-papà in occasione della nascita di un figlio. L’articolo con tutti i dettagli (che vi consiglio di leggere) è sul blog “Il professionista risolve”.
Che dire?
Che è pochissimo, quasi nulla, ma un passo avanti rispetto a prima!
Mio marito per starmi vicino quando sono nati i nostri figli ha dovuto prendere giorni di ferie. Ora almeno un giorno è garantito.
La cosa che mi ha fatto più sorridere (per non dire piangere)?
Il punto in cui si legge: “Se il papà decide di prendere i due giorni di facoltativa, questi saranno decurtati da quelli della mamma!”
E poi mi vengono in mente paesi con la Danimarca, la Finlandia. Un altro mondo rispetto al nostro. Un’altra cultura!
Lì in maternità (obbligatoria) ci vanno tutti i papà, compresi i grandi manager.
Qui in Italia se un papà decide di prendere il congedo parentale… viene quasi deriso dagli stessi colleghi!