Viva la Mamma

L’iscrizione alla materna… è andata!

Fatto!
In pausa pranzo sono andata a scuola, in segreteria, e ho consegnato la domanda cartacea per l’iscrizione di Luca alla scuola materna.
Eh, sì! Sta diventando grande pure lui. L’anno prossimo comincerà un nuovo importante ciclo.
Questa volta, però, non sono né spaventata, né dispiaciuta.
So cosa l’aspetta e mi piace.

Ricordo quando, tre anni fa, consegnai la stessa domanda per Marco. Andai a vedere la scuola, l’edificio che avrebbe frequentato e mi venne lo sconforto. “Che triste, che brutta struttura rispetto al nido. Che ambiente  povero”, pensai.

Ed effettivamente rispetto al dorato, ovattato e ricco nido c’era un abisso.
Ma quel che non sapevo è che quell’abisso lo avrebbero colmato gli stessi bambini con i loro lavori, con le loro mani, con le loro corse e rincorse, con le loro urla e le loro risate.
Quel che non sapevo è che avrebbero avuto al loro fianco delle insegnanti capaci, brave e pazienti pronte non solo a coccolarli, ma anche a spronarli e a farli crescere. 
Ora vedo quella stessa struttura con altri occhi. E mi piace.
Già vedo Luca, fiero, percorrere il vialetto e salutarmi con la solita frase: “Divertiti mamma! Buona giornata”.

No, questa volta niente magone. Ho consegnato la domanda con il sorriso.

Ma… a proposito di domanda, sapete quale è stata la scena che ho visto in segreteria? Tanta gente che compilava manualmente il modello di iscrizione alla scuola elementare.

“Ma non si deve fare online?”, ho chiesto all’impiegato.

“Ehmmm, sì, ma il sistema è impallato da due giorni!” mi ha risposto affranto.

“Non voglio perdere la priorità”, mi ha subito detto una delle mamme presenti.

“Scusate, forse mi sfugge qualche dettaglio, ma che io sappia non c’è priorità. I bambini iscritti il 21 gennaio hanno gli stessi diritti e le stesse priorità di quelli iscritti il 28 febbraio. Perché questo accanimento?”

“Perché dicono così e invece poi tengono conto anche delle date di consegna. Altrimenti perché inserire la data in calce?”, ha risposto un altro signore.

E io: “Forse perché devono sincerarsi che la domanda sia stata compilata in tempo utile?”

Non so. Vedo tanta confusione.

Ma vi posso dire che l’impiegato mi ha dato in mano il modulo cartaceo. E mi ha detto: “Lei cerchi di farlo online, se non riesce, allora compili il modello e venga da me che lo inseriamo insieme nel sistema!”

Ho preso il modulo e sono andata via. Strada facendo  ho pensato: “Ma mi ha presa per una incapace? Perché non dovrei essere in grado di compilare un modello di iscrizione?  Se solo il loro sito funzionasse….Forse l’incapace non sono io”

Ora ho questo stupendo modulo accanto a me. Ma non lo compilerò. Lo farò solo online, dovessi aspettare febbraio per farlo! 😉

Il magone però in questo caso c’è.
Marco sta per diventare veramente grande. La scuola elementare, o primaria come si chiama adesso, è un bel salto in avanti. E le domande che mi pongo sono tante: sarà capace di starsene buono buono e seduto per tante ore?  Si stuferà? Obbedirà alla maestra? Mi darà filo da torcere con i compiti? E’ pronto per il grande passo?”

Non so. Ma sono fiduciosa. Sono sicura che anche in questo caso avrà delle brave insegnanti pronte a prenderlo per mano e ad accompagnarlo in questa nuova avventura che è la VITA!

 

 

 

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