E’ quanto emerge da una nuova revisione sistematica della Cochrane: i ricercatori hanno infatti trovato che, dando alcune gocce di soluzione zuccherina prima dell’iniezione, i bambini non piangono o lo fanno per poco tempo.
Da quando nascono a quando compiono un anno e mezzo, i bimbi possono arrivare a ricevere fino a 15 iniezioni, ricordano gli studiosi.
Non è certo se i piccoli sentano il dolore quanto i bambini più grandi o gli adulti, o se sono semplicemente incapaci di
esprimerlo. Recenti prove scientifiche mostrano comunque che i bambini piccoli sentono dolore, quindi sono stati messi in atto metodi per ridurre quello causato dalle iniezioni, ad esempio attraverso l’uso di farmaci, creme, ciucci e tecniche di distrazione. Una semplice alternativa è l’utilizzo di una siringa senza ago o di un contagocce per mettere alcune gocce di una soluzione zuccherina in bocca al bambino. Lo zucchero può aiutare a ridurre il dolore provocando il rilascio di sostanze antidolorifiche o stimolando i recettori del gusto che inducono sensazioni di benessere.
Per capire se il rimedio funziona, i ricercatori hanno esaminato i dati di 14 studi condotti su un totale di oltre 1.500 bambini di età compresa tra un mese e un anno. La maggior parte degli studi compara l’uso del saccarosio, dato due minuti prima della vaccinazione, con la semplice acqua.
Nel complesso, i bambini che hanno ricevuto la soluzione zuccherina piangono per un tempo più breve rispetto a quelli che hanno ricevuto solo acqua, anche se i risultati degli studi variano.
Inoltre alcuni studi utilizzano misure diverse per rilevare il dolore e questo rende difficile concludere che
effettivamente la soluzione di zucchero riduca il dolore.
“Dare ai bambini qualcosa di dolce da gustare prima delle iniezioni può impedire loro di piangere per tutto il tempo”, commenta Manal Kassab, ricercatore del Dipartimento di Salute Materno Infantile dell’Università Giordana di Scienza e
Tecnologia a Irbid. “Anche se non possiamo ancora dire con certezza che le soluzioni zuccherine riducano il dolore associato all’ago, questi risultati sembrano promettenti“.
I singoli studi utilizzano diverse diluizioni della soluzione zuccherina, per questo i ricercatori suggeriscono che i lavori futuri dovrebbero esaminare gli effetti di diverse concentrazioni della soluzione. Secondo le conclusioni di Kassab, a questo punto “è necessario avere più’ dati provenienti da studi in bambini di età inferiore a un anno, soprattutto in relazione alla concentrazione ottimale, al volume e al metodo di somministrazione delle soluzioni di zucchero”.