Osservazioni a cuore aperto…

Perché ci scandalizziamo tanto quando ad aspettare un bambino è una donna in età avanzata e invece non diciamo nulla quando ad aver concepito e messo al mondo un figlio è un papà di 96 anni?
Me lo sono chiesta leggendo tutti i vostri commenti sulla gravidanza di Carmen Russo.
La settimana scorsa, su tutti i giornali e telegiornali campeggiava la notizia del contadino indiano diventato padre per la seconda volta alla veneranda età di 96 anni.
Tutti i giornalisti, o almeno i servizi che ho sentito io, si concludevano con dei messaggi di auguri e congratulazioni.

Nessuno che abbia detto: quanti altri anni potrà vivere quest’uomo? Come farà a vedere suo figlio da grande? Come farà ad educarlo?

Forse non ci siamo posti neppure la domanda. Anche Antony Queen, se non ricordo male, ha fatto figli quando era ormai anzianotto. Ma anche in quel caso solo “Tanti auguri”.

Ma noi mamme pensiamo di essere più importanti dei papà? Siamo noi la sola figura indispensabile?

Ieri Carmen Russo ha annunciato la sua gravidanza arrivata a 53 anni. Sono piovute le critiche. Esattamente come quando Gianna Nannini annunciò al mondo l’arrivo di Penelope.
La showgirl, comunque, se lo aspettava, infatti in una intervista ha detto:

“So che alcuni pensano che alla mia età non avrei dovuto, ma ho voluto questo bimbo con tutta me stessa. In cuor mio farò il massimo per vivere il più a lungo possibile, finché avrò aria nei polmoni. Chi vuole uccidere la mia felicità si faccia avanti”.

E riguardo al nascituro, Carmen Russo ha detto: “Non sappiamo ancora se è maschio o se è femmina, ma sul nome abbiamo le idee chiare: lo o la chiameremo con il nome di un santo al quale siamo devoti. Il mio unico rammarico? Ho dedicato troppo tempo al lavoro, sarebbe stato più leale e più logico pensare a un figlio dieci anni fa. Ma è un evento positivo e chiedo di non giudicare me e mio marito per questo”.

 

La scorsa estate è venuta a mancare la cugina di una mia carissima amica. Se l’è portata via un tumore. Aveva la mia età. Ha lasciato due bimbe piccole.

Una notizia che mi ha stravolta, sconvolta. Per settimane mi sono chiesta: e ora come faranno? Povere piccole.

Poi ho visto il marito e mi ha raccontato che le bambine stanno soffrendo e che sentono la mancanza della mamma. Ma la ricordano ogni giorno con serenità e che spesso parlano anche in modo gioioso delle cose che lei le ha insegnato.

Allora ho capito una cosa: nessuno di noi sa quanto vivrà su questa terra. E ogni figlio, se voluto e desiderato, è un grande dono.

Certo, sarebbe meglio rispettare la natura e i suoi tempi.
E personalmente non credo che avrei mai lottato per fare un figlio a 50 anni.

Ma sono certa che Carmen Russo, a 53 anni, saprà dare a suo figlio tutto l’amore e le cure di cui ha bisogno.

In bocca al lupo a questa futura mamma…

77 risposte a “Osservazioni a cuore aperto…

  1. Certo non è giovanissima, forse poteva pensarci prima, ma in fin dei conti quello che conta è che questo bimbo/a abbia due genitori che lo amino e soprattutto che si amano e siano uniti. Una coppia che fa un figlio e poi si separa, anche serenamente, lascia sempre qualche segno. Proprio oggi ho letto che a Roma un bimbo di 10 anni i cui genitori si erano separati da poco im modo consensuale si è impiccato nel bagno dei nonni. Forse aveva problemi a scuola, non si sa, però questa notizia mi ha fatto gelare il sangue nelle vene.

  2. parlo per esperienza personale. Quando abbiamo saputo di non poter avere figli naturalmete (io sono malata di endometriosi) non abbiamo detto no a ciò che la scienza ci offriva e cioè: provare a diventare genitori nonostante madre natura avversa. Ce l’abbiamo fatta. Io avevo 33 anni e lui 35; ma mi chiedo: se io ne avessi avuti 53 e lui 55 e con le possibilità economiche, avrei detto no alla scienza? Mi sarei arresa senza nemmeno provarci? A 33 anni ho pensato a me, al fatto che preferivo vivere con una delusione piuttosto che il rimorso di non averci provato…e a 53? Sarei capace di pensare oltre me stessa? Mah! Io So che Carmen Russo ha provato tante volte negli anni, ma nn è mai riuscita. Vi posso garantire che le cure ecc…non sono una passeggiata. Io forse alla fine avrei rinunciato per quello. Auguri Carmen e…speriamo che sia femmina!

  3. Si mimi sono d’accordo con te e proprio per questo mi chiedevo come avessero potuto, i centri predisposti, accettare di far fare una fecondazione assistita a persone così’ grandi. Non sapevo però’ che, dietro la questione dell’età’ , vi fossero altre motivazioni. In ogni caso non si porta via così’ un bimbo ai propri genitori e, come dice Silviafede, sarebbe stato più’ giusto farli seguire da degli assistenti sociali per dare loro un supporto.

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