Rimettere il pannolino, sì o no?

La fase dello “spannolinamento”, si sa, non è semplice.
In fondo per i bambini quel fagotto in mezzo alle gambe è una parte del loro corpo. Lo hanno sempre avuto fin dalla nascita. E’ comodo. Perchè liberarsene?

Io ho due figli. Due esperienze diversissime.
Marco ha tolto il pannolino a due anni e mezzo. A gennaio, in pieno inverno.
Hanno cominciato ad abituarlo le maestre del nido. Sante donne, quanta pazienza.
I primi giorni è stato delirante. Si faceva la pipì addosso anche 10 volte al giorno. Ma sono bastate due settimane di continuità per dire addio al pannolino. Almeno di giorno.
La notte invece ha continuato a tenerlo fino ai tre anni.

Luca, invece, è un po’ più tostarello.
Abbiamo cominciato a giugno. Ma siamo a settembre e ancora non dice “mamma pipì” e neppure “mamma cacca” (che mi farebbe anche più piacere :))
Rifiuta il vasino, forse perché vede il fratellino più grande sul water. E ha voluto un riduttore tutto suo.
I primi giorni lo portavo in bagno ogni quarto d’ora oppure ogni mezz’ora. Ma spesso capitava che appena lo rimettevo su, si lasciava andare! Sigh!
Ora invece gli propongo la passeggiatina fino al water ogni ora, ora e mezza. Oppure, se siamo in giro nel parco, lo invito ad innaffiare a fontanella gli alberelli!
Devo dire che va molto meglio. Ma devo sempre avere un cambio in borsa. Perché di tanto in tanto, ma con regolarità pressoché giornaliera, mi fa la sorpresina!

Ma, sebbene con mille difficoltà, devo dire che mi è andata abbastanza bene.
Ci sono bambini, invece, che sembrano refrattari all’argomento. Non vogliono proprio liberarsene. E arrivano a trattenere la pipì per ore oppure a diventare stitici.

In quel caso che fare? Rimettere o no il pannolino?

Sull’ultimo numero di Figli Felici ho trovato questa risposta: “Bisogna rimettere il pannolino”.

“Ogni bambino ha i propri tempi, noi possiamo provarci, ma se non sono ancora pronti dobbiamo aspettare. E’ necessario che i piccoli siano maturi per questa importante acquisizione che del resto inizia dopo i tre anni (ma non con cronometro alla mano!).

Io con Marco avevo fatto un primo tentativo in estate, quando aveva appena compiuto di due anni. Ma fu un tentativo andato a male. Era evidente che il bambino non sentiva neppure lo stimolo.

Con Luca, invece, la storia è diversa. E’ lui che non vuole il pannolino, perché vede che il fratello non ce l’ha. Si sente più libero senza. Ma non avvisa quando vuole andare in bagno. Lo riferisce a gran voce, in pompa magna, e con il sorriso sulle labbra subito dopo: “Mamma, ho fatto la pipì!”

Quando invece lo portiamo noi e la fa, si becca l’applauso della famiglia. Tutti gli diciamo “Bravo Luca, ha fatto la pipì nel water”.

Questa estate, in campagna dai miei, chiamava a consulto tutti i presenti: “Nonno, ho fatto la pipì”, “Nonna, ho fatto la pipì”, zia, etc. E più gente c’era e più lui era felice di dare la lieta notizia e di sentirsi dire “Bravo!”

Ora fa un sacco di storie quando deve mettere il pannolino di giorno, quando per esempio dobbiamo andare in macchina, preferisce le mutandine speciali, ossia il pannolino-mutandina. 😉

La mia nipotina, invece, ha avuto un rifiuto del water per i bisognini, diciamo, più consistenti. Non si scaricava. E alla fine stava diventando stitica. La pediatra le aveva dato delle bustine per ammorbidire le feci. Ma il problema di fondo rimaneva. La piccola si bloccava.

Allora mia cognata ha fatto un passo indietro. Le ha tolto il pannolino durante il giorno, ma glielo rimetteva tutte le volte che la bambina, ormai grandicella, le diceva che voleva andare in bagno. Dieci minuti in tutto, poi lo ritoglieva.
La pazienza ha pagato.
ci sono voluti mesi e mesi, ma alla fine è stata la bambina ha decidere il momento del passaggio.
Anche per togliere il pannolino di notte non è stato semplice. Lo ha tenuto fino a 4 anni.
Ora ne ha quasi sei, e non ha nessun problema e nessun trauma! E’ una piccola perfettamente indipendente.

Perché questo post? Perché parlare di nuovo di pannolini, quando già in passato ne avevamo parlato?
Punto uno, perché è una fase che sto attraversando anche io con il mio puffetto.
E poi perché, a parte i commenti, ho ricevuto tante e.mail di mamme alle prese con lo spannolinamento e quasi disperate. A tutte queste e a me stessa dico: pazienza! Dobbiamo avere pazienza e rispettare i loro tempi!

47 risposte a “Rimettere il pannolino, sì o no?

  1. @vale82: sicuramente hai ragione. il troppo non va bene. e poi conoscendoti non mi sembri il tipo che si fa tantissimi tatuaggi solo perchè va di moda farseli, come credo che tanti facciano. ognuno di noi è diverso. io non me li farei mai, ma anche perchè sono soprattutto fifona e so che farli fa male e che ci vuole un po’.
    invece quando ho fatto il percing mi è poi venuto da ridere. era un bel po’ che ci pensavo e quando mi sono decisa, sapevo che avrei sofferto un attimo, ma solo un attimo. il tipo che me l’ha fatto mi ha messo comoda e poi capendoche lo volevo fare ma ero un po’ fifona alla domanda “pronta?” non ha aspettato il mio sì, me l’ha fatto! io stavo dicendo “aspetta che mi metto un po’ più comoda” e non ho fatto in tempo a spostarmi! però è stato bravissimo perchè ho sentito pochissimo dolore, meno di una puntura!!!!

  2. @silvia: davvero ti e’ cosi’ piaciuto? in realta’ ne ho un altro ma si vede solo in costume. e’ una piccola rosa. le rose sono i miei fiori preferiti e mi rappresentano, dolci romantiche,ma con le spine! non avevo idea ti fosse cosi’ piaciuto! a me piace molto
    @maria: a me i tatuaggio piacciono, ma pochi e nella giusta misura, il troppo storpia anche nei tatoo. ma sai, si tratta solo di trovare quello giusto…che aspetti da una vita.
    volevo tatuarmi la rosa da quando avevo 15 anni, a 20 l’ho fatto, e adoro ancora la mia rosa!!! e poi il tatuaggio di eles oltre al significato mi piace perche’ mi hanno fatto un bellissimo disegno personalizzato. ce l’ho solo io!
    e ti diro’ di piu’, da parecchi anni ormai ho visto il disegno di un delfino che mi piace tantissimo da tatuarmi, piccolo e stilizzato. il delfino e’ il mio animale preferito, e ho un forte legame coi delfini. prima o poi mi faro’ anche questo, ma piccolo.quando aspetti tanto per farti un tatuaggio, e lo fai convinta, e non per farti un disegno a caso, ma solo quando trovi un disegno e dici :ecco, questo si’ che me lo vorrei tatuare, allora e’ quell ogiusto.e non ti stanchi! se invece uno dice: oggi voglio farmi un tatuaggio, e sceglie dal tatuatore il primo disegno che gli capita (sapessi quanti ce ne sono cosi’) e’ la volta buona che ti stanchi.

  3. @silvia/maria: anch’io come maria non amo i tatuaggi e poi io sono fifona, odio le punture e so che fare i tatuaggi fa un po’ male… e poi la mia mattata l’ho già fatta anni fa (circa 10 anni fa) quando da un giorno all’altro mi sono fatta il percing all’ombelico (quindi nascosto volendo vedere), poi l’ho tolto quando ho deciso di aprire il cantiere Luca!!!

  4. @Maria: in realta’ questo pensiero ha sempre frenato anche me, pero’ davvero quello di Vale mi ha colpito e forse questo mi ha convinto a farlo, pero’ sicuramente una cosa piccolina ed in un posto non troppo visibile…non approvo chi si tatua nomi di compagni, perche’ se uno si lascia (speriamo mai!) rimane questo marchio a vita, ma qualcosa che ricorda i figli perche’ no? Un figlio e’ come un diamante per sempre!

  5. @Maria: Vale ha anche un bellissimo tatutaggio che richiama il sole con il nome di Eles in greco…mi ha cosi’ colpito che mi ha fatto venire voglia di farmi un tatuaggio , forse quest’inverno lo faro’…
    @Rossella31. ci sei davvero mancata, leggere i tuoi post e’ sempre una ventata di ottimisto fantastico….comunque hai ragione bisogna essere fatalisti!

    • @Silviafede: a me i tatuaggi non mi fanno impazzire. L’idea del “per sempre” mi spaventa! Io cambio idea ogni 5 minuti 🙂

  6. @Rossella31: in effetti ho letto la parola incidente nel tuo commento, pero’ pensavo ti riferissi alla volta che durante la chemio ti eri sentita male…cavolo ha ragione Maria basta con gli ospedali!!!

  7. @rossella31: accidenti che sfortuna!!! pure l’incidente…ma sei fortunata perchè hai Antonio che ti può chiamare Hulk!!! 😉
    cmq sono felicissima di leggerti di nuovo e sapere che va tutto per il meglio. un grosso bacio (anche ad Antonio!!!)

  8. @Maria, hai capito perchè ti dicevo che correre in macchina in pista era sicuro. Stesa sulle strisce pedonali da vettura Svizzera (non me ne vogliano gli svizzeri) con al volante personaggio ubriaco che non capiva nulla d’italiano. Io comunque sono fatalista, non esistono le nuvolette nere. Succede perche deve succedere. E poi fin tanto che i pezzi si rinsaldano è un bene. Credimi c’è gente messa molto, ma molto peggio di me. Io sono fortunata. Il cancro è sempre stato preso in tempo, e una gamba e un braccio rotto è quasi normale amministrazione per chi corre.

  9. @rossella31: cavoli, ne abbiamo parlato alla cena l’altra sera…dov’e’ rossella…avevamo fatto bene a preoccuparci…menomale che stai meglio…non ho parole comunque!
    @sonia: vedrai che aspettare e’ la scelta i loro tempi e’ la scelta migliore. dopo qualche mese che eles faceva la cacca cosi’ facendosi rimettere nel pannolone, e’ stata lei a dirmi: devo fare la cacca posso avere il vasino?e da li’ mai piu’ chiesto il pannolone per la cacca.
    @maria: buon onomastico!! strano che tu non mi abbia mai chiesto da dove viene eles, come mai ti viene in mente solo ora? comunque, eles era il nome di mia nonna, e deriva da elios, sole. il nome per lei e’ azzeccattissimo, e’ la solarita’ fatta persona. alla fine abbiamo deciso quando l’abbiamo vista, e ci abbiamo preso.e’ un nome che andava molto all’eta’ di mia nonna nel reggiano, quindi nemmeno a parma lo conoscono, ma se giri in provincia di reggio, molti lo conoscono e qualche eles la trovi ancora! anziana, o piccola nipote di qualcuna che aveva questo nome. noi l’abbiamo scelto principalmente perche’ ci piaceva molto. suona dolce dolce…

    • @Vale: in realtà me lo sono sempre chiesto. All’inizio pensavo fosse un nomignolo. Molto dolce. Il suono mi piace tanto. Ora… te l’ho chiesto!! 🙂

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