E’ inappropriato, scostumato. Contro le regole del buon costume e della buona educazione.
Ma dite la verità… chi di voi non lo ha mai fatto o non lo fa?
Nell’intimità, pulire le stanze segrete della signora narice è un piacere che non ha rivali. Un gesto che viene naturale, istintivo. Quasi rilassante. Un po’ come toccarsi i capelli. No… di più!
E anche nei bambini evoca sensazioni ed emozioni piacevoli.
In questo buco nascosto e accogliente c’è da grattare.
Per i piccolissimi, invece, è un luogo da esplorare e scoprire. E poi perdersi in quegli anfratti gli dà calore, li rassicura. Più o meno come le coccole, con il vantaggio che il dito esploratore è sempre presente e pronto all’uso.
Secondo alcuni studiosi questo gesto ha anche un significato penetrativo che anticipa il comportamento sessuale adulto. Ma io non mi spingerei oltre! 😉
Allora se è così piacevole, se è così arcaico, istintivo, perché negarlo?
Perché non è così che si comporta un bambino bravo ed educato.
Quindi sono solo paturnie da grandi?
In realtà, leggo su Figli Felici, alla lunga potrebbe diventare un problema di convenienza prima e di igiene poi.
E allora se un bambino si mette ripetutamente le mani nel naso cosa dobbiamo e possiamo fare?
Secondo gli esperti di Riza quando i bambini sono piccoli, fino ai due-tre anni, sgridarli e toglierli le mani, con gesto deciso, dal naso è assolutamente controproducente. Meglio sorvolare, smetteranno da soli.
Se invece, dopo i tre anni, continua a ripetere il gesto, allora è opportuno intervenire cercando di spostare il loro interesse verso altre parti del corpo meno sconvenienti.
E se diventa un tic?
Bisogna avere pazienza. In genere il tic nasce da un’ansia, da un momento di stress. Conviene allora studiare, capire, e risalire alla radice, al motivo che li agita. Che può essere qualsiasi cosa: l’arrivo del fratellino, un litigio al nido, una nuova maestra, la babysitter nuova, etc.
In ogni caso no alle sgridate e no alle punizioni. Non funzionano, anzi esasperano il comportamento.
Trovate delle attività che impegnano le mani: fate biscotti, giocate con il pongo. E spazio alla fantasia!