Il manuale del perfetto marito

La conoscevo come “labiondaprof” e penso anche voi, visto che tante volte ha partecipato attivamente alla vita di questo blog con i suoi commenti.
Poi sono andata a curiosare sul suo blog. E l’ho conosciuta un po’ meglio.
Ho imparato anche il suo vero nome: Elisabetta Belotti.
Qualche giorno fa ho ricevuto una sua e.mail in cui mi presentava il suo primo libro: “Il manuale del perfetto marito”.
Il titolo è già tutto un programma.
Il resto è un viaggio simpatico ed esilarante nell’universo matrimonio. Perchè “quando la musica è finita e gli amici se ne vanno, quando lei si toglie il velo e lui il fiore all’occhiello, quando il giorno dopo lei si sveglia con un sorriso beato dipinto sul viso…il gioco è appena cominciato”.

Ma voi, care amiche del blog, siete sicure di conoscere bene il vostro marito-compagno?

Il matrimonio fa morire il vecchio fidanzato e fa sorgere dalle sue ceneri un nuovo essere maschile: un marito. Questo essere mutante, derivato dall’uomo che si credeva di conoscere, assume tratti e caratteristiche impreviste; esplodono difetti che non si erano palesati in dieci anni di fidanzamento e, meno male, si rivelano qualità insospettate ed insospettabili. Tutto ciò richiede alle donne, forse le pedine più importanti in questo gioco, adattabilità e velocità nell’inquadrare rapidamente il nuovo compagno di gioco. Più lo conoscono, più ne faranno un complice e non un avversario”.

E poi

Le donne devono togliersi infatti dalla testa l’idea di “cambiare” un marito. Questo principio dovrebbe essere scolpito sulla copertina di ogni Vogue Sposa, ed ogni aspirante moglie dovrebbe recitarlo come un mantra: Nessun uomo, tantomeno nessun marito, cambierà mai”.

Quanto sono vere queste frasi! 🙂
Insomma rapita dalle prime pagine, ho pensato di chiamare Elisabetta al telefono. E c’è stato grande feeling.
Mi ha raccontato un po’ di lei, della sua storia di mamma, di come è nata l’idea di questo libro.
Mi ha conquistata.
E ha avuto la mia più totale ammirazione quando mi ha detto che il ricavato delle vendite sarà devoluto al reparto di Neonatologia dove è stata ricoverata la sua piccola.

Elisabetta: “Come mai l’idea di questo libro?”
Io insegno Lettere, l’amore per la parola scritta fa parte della mia formazione e del mio lavoro. Ho anche un blog, http://labiondaprof.wordpress.com/, in cui parlo di scuola, vita famigliare, libri e film.
Il libro però è nato in un periodo particolare, durante il mio congedo per maternità: la vita della casalinga-moglie-mamma full time mi stava un pochino stretta, diciamo così, e allora ho iniziato a scrivere, inizialmente solo per me stessa. La sera, quando mia figlia si addormentava nel lettino e mio marito si addor… pardon, si rilassava sul divano, io accendevo il computer ed iniziavo a scrivere. Scrivevo soprattutto di vita di coppia e di dinamiche familiari, in modo umoristico e volutamente un po’ sopra le righe; poi mi sono accorta che le pagine si accumulavano. Evidentemente la mia capacità di osservare, di solito discretamente e in silenzio, le persone attorno a me stava dando i suoi frutti: nel libro ci sono tracce dei mariti o fidanzati delle amiche, di conoscenti, di parenti. Oltre ovviamente al mio e ai mariti della mia famiglia d’origine.

“Parli del marito pignolo, raffinato, gourmet, di quello ovvio, ansioso, con gli hobby. E poi ancora di quello cinefilo, infantile, geloso, ansioso, equo e solidale, sportivo, fedifrago, trash, trendy, eccetera.
Ma qual è il marito perfetto? E secondo te esiste davvero il marito perfetto?
Il marito perfetto, come la moglie perfetta, credo che non esista. Esistono tanti tipi di mariti, con pregi e difetti peculiari: il matrimonio funziona quando la moglie apprezza le qualità del marito e sopporta i suoi difetti, e ovviamente vale anche l’inverso. Non esiste il marito perfetto: esiste il marito che una moglie sente come più affine a sé. Io per esempio non avrei mai scelto un marito geloso, o infantile, ma per altre mogli questi mariti possono andare benissimo, perché compensano con altri pregi quei difetti che ai miei occhi sono insopportabili… Insomma, ad ognuna il suo, nel bene e nel male.

Tuo marito si riconosce in una delle tue descrizioni?
Eh, bella domanda. Lo negherebbe fino alla morte, ma credo che si possa riconoscere in alcuni tratti del marito pignolo. E, lo dico anche nel libro, per una disordinata cronica come me la scelta, più o meno consapevole, di un marito pignolo e ordinato fa in modo che la nostra combinazione funzioni.

Perché hai deciso di devolvere tutto il ricavato in beneficenza?
Ho deciso di devolvere i miei diritti d’autore al Reparto di Patologia Neonatale dell’Ospedale di Bergamo perché mia figlia, essendo nata prematura, è stata ricoverata lì per un periodo, in particolare nella TIN. Ora lei ha quasi 5 anni e sta benissimo, ma sono rimasta legata a questa struttura: ho avuto modo di conoscerla bene e so che operano davvero con competenza e grande umanità. Per questo mi piace l’idea di poter fare qualcosa per aiutare altri bambini e altri genitori, tramite una donazione all’associazione per l’aiuto al neonato, una onlus di Bergamo che lavora a stretto contatto con il Reparto di Patologia Neonatale della città.

Ricordo che il libro si può acquistare direttamente dal sito della casa editrice, sia in formato cartaceo che in ebook, e può essere tranquillamente ordinato in ogni libreria. Qui il link alla casa editrice: http://www.sesatedizioni.it/il-manuale-del-perfetto-marito/ Qui il link all’associazione per il neonato: http://www.associazioneperlaiutoalneonato.it/il_vostro_aiuto_3.html

Cosa si devono aspettare le lettrici del tuo “Manuale del Perfetto marito”?
Spero che le lettrici potranno sorridere un po’ delle dinamiche di coppia e di vita familiare che a volte ci innervosiscono tanto, e capire che sono superabili con un pizzico di ironia e di senso della realtà. Io mi sono divertita molto a scrivere questo libro, e spero che lo leggano molte ragazze, dai 18 ai 90 anni: non è mai troppo presto, né troppo tardi per migliorare la propria vita matrimoniale…

Vuoi aggiungere ancora qualcosa?
Vorrei solo ringraziare te, Maria, per lo spazio che mi hai dedicato, e per la gentilezza e sensibilità che ti contraddistingue: si percepisce leggendo il tuo blog, e l’ho verificata direttamente, parlando con te al telefono. Un saluto anche a tutte le lettrici del blog, che seguo sempre volentieri.

20 risposte a “Il manuale del perfetto marito

  1. Francesco benvenuto! non è un blogo per sole donne sempre detto da tutte che un po piu di uomini non sarebbe male! oggi 3/9/15 i miei genitori festeggiano 49 anni di matrimonio + 4 di fidanzamento, per me sono un mito nonostante tutto sono ancora insieme, non hanno mai cercato di cambiarsi tanto rispetto educazione e sincerità, io onestamente boh mi chiedo se riuscirò a fare tenato e bene come loro che tra arentesi litigano come cane e gatto ma uniti sempre di fronte a cosa serie ( purtroppo anche per le mie punizioni!!)=.
    speriamo di rileggerla presto!

  2. Vedo che gli uomini entrano in punta di piedi,mae’un sito solo per donne? Non credo ,quindi uno scambio di ldee credo sia utile e proficuo.io sono sposato da 49 anni e su una cosaaono d accordo con la scritti e,”mogli,non cercate mai di cambiare il vostro compagno!!!!

  3. Grazie Silviafede, grazie Maria. Sono Nicoletta, ho due figlie di 34 e 35 anni. Sposata a 18 anni e divorziata a 30. In realtà non volevo commentare gli articoli, io quelle fasi le ho già superate. Ho visto tanti commenti al femminile, ma mi sono incuriosita quando ho letto Antonio. Marito Perfetto? Per carità, lui si avvicinerà ma non esistono PERSONE perfette. Si possono migliorare alcuni difetti, ma quelli sono. Io purtroppo credevo (nella mia ingenuità dei 18 anni) di averlo trovato (lui ne aveva 25 e lavorava già) Mi sono sposata così giovane perché ero incinta, ma poche settimane prima del matrimonio persi il bambino. Contro il volere di mia madre che mi diceva di annullare tutto e conoscerlo meglio, l’ho sposato ugualmente, perché lo amavo e perché lui mi disse che voleva me anche senza bambino. A 30 ho scoperto che invece era tutto falso. Ho cresciuto le bimbe tra mille difficoltà (depressione) e mancanza di mezzi. Sono andata avanti con l’aiuto di familiari e amici. Adesso ho raggiunto una stabilità emotiva e non mi manca niente, lavoro. guadagno abbastanza. Insomma sto bene e sono serena, le mie figlie stanno bene e quella è la cosa più importante.
    Il marito che credevo perfetto 6 mesi fa ha avuto un infarto. Ha finito i soldi, che non ha mai dato a me, la gioventù è passata e anche la salute. Mi fa chiamare. Frasi sdolcinate, ti amo sempre, sei bella come quando ti ho sposato bla bla bla…. vuole tornare insieme.
    Ma vai a cXXà… stxxxxo! Dove hai passato l’estate, vai a passare l’inverno!

  4. @Nicoletta: ma certo…ogni parere e’ ben accetto… (Maria faccio le tue veci visto che so che sei moooolto impegnata!)

  5. Ciao a tutte, sono un uomo, e per mia fortuna ho trovato la donna perfetta (esiste) e si chiama Alice mi ha dato una bimba bellissima, e dopo tanto tempo che siamo insieme la amo sempre di più, se non esistesse lei la mia vita sarebbe inutile. Se ci fermiamo a pensare a quante volte facciamo l’ amore a settimana, si diventa superficiali, io e la mia principessa stiamo anche delle sere abbracciati a vedere un film e a volte gli sussurro una canzone nell’ orecchio. L importante e stare insieme nei momenti difficili.
    Alice ti amo tanto…..sei tutto quello che mi rende la vita una favola

  6. L’argomento mi sembra interessante e ben sviluppato. Per certi versi concordo con labiondaprof che non esistono mariti e mogli perfetti e che bisogna diventare complici del marito piuttosto che cercare di cambiarlo. Credo che un rapporto si fondi sull’amore ma un matrimonio si fonda anche sulla stima e la fiducia reciproca. Fissarmi sui difetti di mio marito vorrebbe dire chiudere gli occhi all’infinità dei suoi pregi.
    Mi piace molto l’idea di “ringraziare” la professionalità con cui il personale ha assistito la figlia nel reparto di neonatologia con questa donazione. Un gesto profondo e concreto.

  7. Caro Beppe tua moglie su una cosa ha sbagliato, a non cazziarti abbastanza quando eravate fidanzati, ma sai forse era innamorata. Forse lo è anche adesso ma hai mai pensato che la colpa che non lo fate piu spesso sia tua??? Se magari ti offrissi di darle una mano a casa, o tenessi i bimbi mentre lei si fa un bagno o si riposa mezz’ora magari sarebbe più disponibile verso di te. Magari la somma dei suoi no è pari alla somma dei tuoi no alla richiesta di darle una mano.
    Detto questo dalla tua ultima frase mi vien da pensare che hai confuso il matrimonio con un bordello gratuito. A mangiar fuori vedi di non prenderti qualche malattia, o almeno non attaccarla a tua moglie perché non se lo merita n’è lei n’è i vostri figli.

  8. @ciocco73: ahahah la metafora del cartellino mi ha fatto sorridere: devo essere sincera, ogni tanto io il cartellino l’ho timbrato…che tocca fà per amore! ahahha SCHERZOOOOO!

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