Un raggio di sole a volte può illuminare una giornata buia

Oggi è una di quelle giornate “No”.
Stamattina mi sono assentata per un paio d’ore per partecipare al funerale della mia vecchia padrona di casa.
Lo so, era un persona anziana. Ma io le ero molto affezionata.
Una milanese doc. Di quelle veraci. Di quelle che preparano la “Cassoela” per la domenica e la polenta nel paiolo come da tradizione.
Una mamma diventata vedova troppo giovane e che con forza e vigore ha cresciuto due figli maschi.
Una donna che ha messo da parte la sua passione per l’arte e la musica per fare la mamma e accudire i figli.
Una donna che nelle avversità ha avuto dalla sua sempre una tempra forte, l’ottimismo e il sorriso sulle labbra.
Una donna che mi ha accolto nella sua casa trattandomi come una figlia e non come una affittuaria.
Che ha cercato di insegnare il milanese ad una pugliese, facendosi fior fiori di risate.
Ho condiviso tanto con lei.
Sono rimasta in quella casa sei anni. E non passava giorno senza un saluto, un abbraccio o una barzelletta.
Una donna che ha amato Marco come se fosse stato suo nipote. Per un mese. Perché subito dopo abbiamo fatto il grande passo, abbiamo comprato casa e ci siamo trasferiti.

Da allora, pur sentendoci per telefono, ci siamo viste pochissimo.

Quando si pensa di avere davanti a sé tanto tempo davanti, si tende a rimandare: “Vabbè, tanto posso andare la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo”.

Travolti dalla quotidianità tutto sembra più urgente, più importante.

Poi, invece, arriva quella chiamata che ti fa gelare il sangue nelle vene.

Quella anziana signora che mi ha fatto compagnia non c’è più e non c’è domani che possa arrivare per salutarla per l’ultima volta.

Solo una fredda messa, con un prete che ha fatto un’omelia adatta a tutte le occasioni. Così impersonale che mi stavo alzando in piedi per urlare: “Senta, ma lei la conosceva?”

E così sono rimasta con il foglio bianco davanti a me, senza nulla di concreto da scrivere su mamme e bambini.

No, oggi non ho l’ispirazione giusta!

Mio marito, per tirarmi su, ha cominciato a fantasticare sul mio compleanno.

“Ti porto qui, facciamo così, colì e colà”.

Ci stavo quasi cascando, stavo quasi cominciando a pensare alle cose belle, quando è arrivata l’ennesima telefonata.

“Maria sono la maestra di Marco. Ti chiamo dalla scuola. Marco ha mal di gola e febbre e qui c’è in giro lo streptococco”.

Alè…

Ma questa nuvoletta di fantozzi che aleggia sulla mia testa da giorni si può cortesemente trasferire sulla testa del mio collega? Non deve fare tanta strada, è qui di fronte a me 🙂

Stavo per spegnere il cellulare.
Ma ho sentito un bip.
Era il messaggio di Rossella 31: “L’operazione è andata bene. Via la tiroide e pulito tutto. Il cancro non c’è più”.

Un raggio di sole in questa giornata buia.

La vita va avanti.

E mi è tornato il sorriso…

Ps. Perchè ho scelto questa foto? Perchè mi sembra bella 🙂

35 risposte a “Un raggio di sole a volte può illuminare una giornata buia

  1. @vale82: mi spiace x i malanni di eles. anche mia nipote ha più di 40 di febbre. luca lo rinfresco con la piscinetta in cortile, ieri non ci siamo andati perchè scendevano qualche goccia di pioggia (con un’afa da far paura), ma oggi speriamo in bene. penso chec mi ci butterò io stasera con lui.

  2. Per fortuna di Fede fra 10 gg se ne stara’ al mare beato con i nonni…non vede l’ora alcuni suoi amichetti sono gia’ li’ ed anche io sono molto contenta perche’ qui a Roma fa davvero caldo…
    Gli ho tagliato i capelli corti, lo vesto piu’ leggero possibile, ma comunque suda suda e suda, e’ sempre tutto bagnato! Li’ in Toscana, forse proprio perche’ c’e’ il mare, il clima e’ sempre ventilato e la notte si dorme benissimo, per cui conto alla rovescia…anche se mi manchera’ da morire devo pensare al suo benessere…e poi ad agosto finalemnte ferie!!!

  3. @vale82: accidenti …. anche riky ieri tosse e un po’ di mal di pancia …. uffa … ke rottura!!!!
    anche lui è stremato …. per fortuna tra una settimana iniziano le vacanze!!!
    al nido da fede per sopportare un po’ il caldo giocano in giardino con l’acqua …. e i grandi li guardano invidiosi dal giardino di fronte … poveri ……
    noi ieri siamo andati in piscina….e oggi ripeteremo …. almeno in acqua si sta bene!!!

  4. @tutte: sono contenta per la festa di Luca, anche noi avevamo visto le bolle giganti ad un compleanno,e i bambini ne erano rapiti…
    anche eles e’ stanca, davvero tanto.rientra tutta sudata, c’e’ un caldo bestiale all’asilo, mangiano in giardino perche’ dentro non si resiste. ma fuori non e’ molto meglio.
    ieri aveva mal di gola, e ha un bel moccole verde…in piu’ ieri sera aveva anche mal di pancia .
    mio marito mi ha chiamata poco fa, va a casa dal lavoro, ha febbre e mal di gola…
    mio dio, domenica abbiamo la festa di compleanno di eles, e lunedi’ ha la torta all’asilo…speriamo bene…e io non posso ammalarmi perche’ la prossima settimana ho due colleghe in ferie…ma sono cosi’ stanca che dubito di tenere botta….che palle…scusa il termine maria, ma quando ci vuole ci vuole.
    maledetta aria condizionata!
    se eles tiene botta la prossima settimana le faccio fare fino alle 13 all’asilo, sempre meglio di niente.al pome stara’ con mia mamma. vediamo.
    ma temo seriamente, eles appena arriva il caldo, ogni hanno fa un focolaio, salvo ammalarsi poco d’inverno, e’ come suo padre…io invece d’inverno sono un disastro…speriamo bene.

  5. @Silviafede: io non dico nulla. Luca è stanchissimo di andare al nido. ogni mattina lacrimucce perchè lo devo lasciare (che naturalm durano pochi minuti), comincia con “mamma ancora un bacio, un’ altro, due…” e poi lacrimucce. d’altronde lo capisco, è l’unico bimbo che resta lì dalle 7.30 alle 18 🙁 , sono stanca io in ufficio, figuriamoci lui! e poi questo caldo..

  6. @Maria: a noi le bolle giganti le ha fatte un animatore durante una festa di compleanno…le faceva gigantesche tutte intorno a bambini tipo arcobaleno e loro erano tutti a bocca aperta!
    E’ vero e’ una bella idea per grandi e piccini….
    Sono contenta che Marco stia meglio, i bambini poi hanno una capacita’ di recupero strepitosa…comunque anche Fede in questi giorni e’ stanco della scuola mi sa che starebbe volentieri a casa malato…

    • @Ciocco: sì, io sono arrivata in ritardo, ma mio marito (che casualmente lavorava a Milano) ha preso due ore di permesso ed è andato lui.
      E’ stato bello perchè hanno chiamato il mago delle bolle. I bambini si sono divertiti da matti. Ha fatto delle bolle così grandi che non avevo mai visto.
      E poi ci siamo cimentati noi grandi. Io avevo imparato a fare le bolle grandi al museo della scienza, quando partecipammo al corso delle bolle. Ci vuole un po’ di manualità. Ma se ci sono riuscita io… lo possono fare veramente tutti tutti.
      E come al solito… mi sono divertita più io che i bimbi. Ho fatto bolle fino all’ultima goccia di sapone.
      Marco era dalla nonna Emilia (la tata) e quindi non avevamo il problema dell’orario. Alle sei, comunque, la festa è finita e sono andata a prendere il mio ometto.

      Ma quella del mago delle bolle, devo dire, che è stata proprio una bella idea

    • @Silviafede: Marco sta prendendo l’antibiotico. Ma a parte questo sta benone. Niente febbre ed è felice come un Pasqua perchè non sta andando a scuola, ma è a casa della nonna Emilia (la tata) tutto il giorno. E la nonna Emilia lo vizia in una maniera incredibile. Gli fa fare tutto quello che vuole. Come tutti i nonni!

  7. buongiorno a tutte! sono molto emozionata. Vi leggo sempre e vi ho sempre pensate come delle amiche con cui condividere qualcosa di speciale: le emozioni.
    E’ la prima volta che scrivo.
    Maria, hai ragione mai perdere tempo nel dire un “ti voglio bene” in più.
    Mai dare per scontato i sentimenti e gli affetti. Dobbaimo viverli ogni giorno.
    questo è quello che cerco di insegnare al mio piccolo grande nano Andrea.
    forza Rossella!!!!
    A presto!
    Gabry

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