In pratica a letto con la varicella?
Pare che quella in corso da circa tre settimane sia una epidemia particolarmente violenta. Tutta colpa della bella stagione che si è fatta attendere. L’ondata di casi è arrivata con un mese di ritardo e si è presentata in maniera decisamente più aggressiva.
Poveri cuccioli. Il caldo di questi giorni li sta mettendo a dura prova. Non deve essere semplice sopportare il prurito delle fastidiose vescicole tipiche di questa malattia!
“Negli anni scorsi – ha affermato Susanna Esposito, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip) e direttore della prima clinica pediatrica del Policlinico Milano- con l’arrivo precoce delle belle giornate primaverili i contagi rimanevano contenuti grazie al tempo passato dai bambini all’aria aperta. Il lungo periodo di maltempo al Nord dei mesi passati ha invece spostato in avanti e prolungato l’epidemia”.
Ad essere colpite le regioni che non prevedono il vaccino generalizzato “come la Lombardia”, ha aggiunto Esposito. Mentre l’epidemia “non ha colpito le 8 Regioni che aderiscono al progetto pilota per la vaccinazione universale (fatta tra i 12 e i 15 mesi) contro la varicella, tra le quali ci sonola Toscana, il Veneto,la Siciliaela Puglia”.
L’epidemia, in corso da tre settimane circa nei bambini dell’asilo e della scuola materna, ha fatto registrare alcuni casi gravi e “soprattutto abbiamo avuto infezioni in diversi bambini piccolissimi, di uno o due mesi, fratellini di bimbi contagiati, con tutti i rischi del caso”. La varicella, infatti, può avere delle complicazioni importanti, tra le quali le più tenute sono le meningoencefaliti. Ma possono “esserci anche polmoniti – spiega Esposito – mentre la più frequente complicanza è la sovrinfezione della cute da streptococco. Un problema più complesso con il caldo di questi giorni che, se le lesioni sono estese e il prurito molto forte, può richiedere persino il ricovero ospedaliero”. Possibili anche complicazioni neurologiche come la cerebellite, una patologia che si protrae a lungo, caratterizzata da una deambulazione ‘da ubriaco’ del bambino.
Forse questa esperta ci sta invitando a fare il vaccino contro la varicella?
Marco l’ha avuta l’anno scorso. In forma lieve. Nessuna complicazione.
Luca ancora no.
Ma l’idea del vaccino non mi ha sfiorata nemmeno.
E’ il caso di pensarci?