Ebbene i 40 sono arrivati e sono stati anche superati 🙂
La vacanza non è andata proprio come speravo, ma è stata bella ugualmente.
Quando si hanno bimbi piccoli qualche cambio di programma in corso deve essere preso in considerazione. Senza bronci.
Cosa volevo fare per il mio compleanno? Due cose: vedere le grotte di Postumia in Slovenia e i laghi di Plitvice in Croazia.
Tempo a disposizione: 4 giorni.
In realtà 3.
Vi racconto in breve il nostro viaggio: mio marito era a Venezia per lavoro giovedì e venerdì.
Noi lo abbiamo raggiunto in treno il giovedì sera (e il trasferimento con le Ferrovie dello Stato è stato da solo una impresa: aria condizionata rotta, partenza con tre quarti d’ora di ritardo, bimbi semi sciolti e nervosi. Fermata extra per malore di un passeggero. Arrivo alle 21:30 anzichè le 20:10! e signora che era seduta dietro di noi in preda al delirio perchè i miei bambini sono stati irrequieti e non le hanno permesso di leggere in santa pace. Io sono arrivata a Venezia a pezzi. Distrutta)
Tutto questo perchè il 22 c’era lo sciopero degli autoferrotramvieri con i conseguenti disagi per chi doveva prendere metro, treni e traghetti. Ossia noi!
Il venerdì mattina abbiamo preso un traghetto (linea privata) e siamo andati al Lido di Venezia.
Luca appena ha visto il mare ha cominciato a saltare e gridare: “Che bello, che bello, che bello”.
Si sono divertiti da matti.
La sera sono crollati e noi siamo andati a Muggia, vicino Trieste.
Il mattino seguente, giorno del mio compleanno, ci siamo alzati presto e siamo andati in Slovenia a visitare le grotte di Postumia.
Mio nonno mi parlava sempre di queste grotte e io desideravo da tempo vederle.
Devo dire che sono meravigliose, immense, stupende.
Ero sempre in coda al gruppo perchè mi perdevo ad ammirare estasiata i particolari. Marco dopo un po’ si è addormentato. Povero cucciolo sta prendendo l’antibiotico e quindi è più stanco del solito!
Dopo siamo andati a vedere la grotta del Proteo. Il Proteo è un esserino, un animaletto che vive nelle grotte. E’ di colore rosa pallido. Lungo più o meno 30 centimetri e assomiglia un po’ ad una lucertola allungata.
Marco era incantato. Io, diciamo, meno. 🙁
Dopo pranzo è stata la volta del Castello di Predjama, costruito in una grotta.
A me è piaciuto tanto. (E’ quello che vedete nella foto).
Mi sono chiesta come facesse il principe e i suoi sudditi a vivere lì. C’era una umidità assurda e la temperatura era piuttosto bassa.
La cosa che ha incuriosito di più Marco non è stata la grotta, oppure il fatto che vivessero in quel modo, ma la camera delle torture, modificata per l’occasione in “camera delle punizioni dei monelli”.
C’era un cavalluccio… non a dondolo, ma con il corpo a forma di triangolo (ovviamente la punta rivolta verso l’alto) e dei pesi da aggiungere alle caviglie del “monello”.
Marco: “Ma si facevano male i bimbi qua sopra!”
E io: “Certo, non dovevano divertirsi, ma scontare una punizione”.
E lui: “E perchè non li mandavano in camera loro a riflettere?”
In macchina i bambini si sono addormentati. E noi ne abbiamo approfittato per fare un giro in Slovenia, dove la natura regna rigogliosa e quasi incontaminata.
Una bella terra.
L’idea era quella di proseguire per i laghi di Plitvice, in Croazia. Ma alla fine ci siamo resi conto che sarebbe stato un tour de force stancante e massacrante. I bambini erano già stanchi. Sfatti.
E allora abbiamo fatto retromarcia e siamo andati a Caorle, una stupenda località balneare veneta.
Devo essere sincera, io sono abituata al mare della Puglia. All’acqua limpida, trasparente. Lì non ho avuto il coraggio di fare il bagno.
Ma è un paradiso per i bambini: distese infinite di sabbia e il mare ad altezza caviglia per decide di metri ci permetteva di stare tranquilli e di controllarli a distanza.
Loro si sono divertiti da matti.
Non volevano tornare a casa!
Il paese, invece, è talmente bello che sembra finto. Tutte le case sono basse, coloratissime, perfette. Ci sono tanti, tantissimi locali che la sera si riempiono di gente. Tanta gente. E nonostante l’ondata di turisti era tutto così pulito, organizzato. Bello.
E con Caorle è finita la mia vacanzina per i miei 40 anni.
Non è stata come l’avevo sognata. Ma è stata comunque una bella esperienza.
Il bilancio, tutto sommato, è positivissimo!
Cosa mi è mancato?
Una torta con le candeline. Ma fino ai 41 anni… faccio ancora in tempo!