Ecco perchè le favole sono importanti per i bambini…

Marco adora le storie, si incanta quando qualcuno gli legge i libri di favole.
Riconosce il mercoledì perché sa che nella libreria vicino casa proprio il mercoledì pomeriggio si leggono le storie. Ma non apprezza molto quelle tradizionali. Biancaneve e Cenerentola, ad esempio, le snobba (Forse perché sono “femmine”, come dice lui :)). E’ interessato invece ai racconti più “moderni”. Anche se il classico elefantino Elmer e il Topo Brigante  hanno riscosso un grande successo.
Ma quanto è importante leggere le favore ai nostri bambini?
E perché sempre più genitori preferiscono “piazzare” i figli davanti ad un cartone animato in tv, piuttosto che davanti ad un bel libro di fiabe?
L’ho chiesto alla nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Ecco cosa ci dice:

“Chi di noi non ha in mente un’immagine o un ricordo di noi bambini che guardiamo un libro o che ascoltiamo una fiaba raccontata dalla mamma, dal papà o dalla nonna…?

Chi di noi non ha mai avuto la propria favola preferita, che non si stancava mai di ascoltare e che ogni volta, smuoveva nel proprio immaginario un mondo pieno di colori, musiche e immagini meravigliose di “sogno ad occhi aperti”?

Beh! Vi sembrerà strano, ma sembrerebbe proprio che la magia delle fiabe, ai tempi di oggi, sia sulla strada del dimenticatoio.

Lo so, siamo tutti presi dal tram tram quotidiano che ci richiede fatica e sacrificio anche per le cose più piacevoli; le giornate sembrano improvvisamente essersi accorciate e sembra strano pensare che abbiano sempre le solite 24h quando a noi ne sembrano meno della metà.
Ci alziamo la mattina con tutti i buoni propositi, ma spesso la sera ci ritroviamo stanche morte in attesa di toccare il letto, combattute però dai sensi  di colpa e dalla volontà di voler dedicare del tempo al nostro bimbo, di mettersi a giocare con lui o a far delle cose insieme, ma dall’altra parte consapevoli che una piccola parte di noi, spera che si addormenti presto per poterci rilassare qualche ora sul divano o per poter anticipare l’appuntamento con il letto!

E il nostro piccolino (fortunate se lo fa ancora) ci chiede: “Mamma, mi vieni a leggere una favola prima di addormentarmi?”

Certo, sarebbe più facile accendergli la televisione con un cartone animato che gli faccia da ninna nanna, ma non avete idea di quanto, una tradizione antica come quella del racconto delle fiabe, sia utile per lo sviluppo sereno e armonioso del vostro bambino.
Purtroppo invece oggi, come vi dicevo, sembra che il raccontare un fiaba sia un ulteriore “dovere” o compito faticoso da fare a fine giornata, che spesso spinge a farlo si, ma velocemente, saltando le parti più lunghe e qualche volta anche qualche pagina. O si preferisce comprare le audiocassette o i dvd con le favole raccontate da voci narranti, lasciare che il bambino si sfogli da solo un libro o come dicevo prima, li si lascia davanti la tv finchè non prendono sonno…

Che peccato però!

Forse non sapete che il raccontare una fiaba è un momento unico per l’interazione madre bambino, essa rafforza il rapporto genitore-figlio e molte volte il bambino la richiede più e più volte di seguito forse perché, ciò dà come un senso di sicurezza.

Grazie alle favole il bambino arricchisce il proprio linguaggio, stimola la fantasia e il pensiero, sviluppa la capacità mnemonica ripetendo frasi del racconto.
Ci sono storie delle quali il bambino non si stanca mai: sono quelle che giungono nel suo mondo interiore nel momento desiderato o quelle che identificano le sue paure, le sue emozioni o forse che rispondono alle sue domande.

Molti studiosi dell’età evolutiva hanno avanzato ipotesi e interpretazioni nuove sulle fiabe e, alcuni, hanno sottolineato la loro importanza per lo sviluppo psicologico ed emotivo del bambino.
I messaggi che le diverse fiabe indirizzano direttamente all’inconscio del bambino lo aiutano a chiarire le sue emozioni, i suoi sentimenti e i processi interiori, gli suggeriscono soluzioni ai problemi che gli si presentano e promuovono lo sviluppo della sua personalità e della sua psiche.
Si è avuto un particolare interesse per le fiabe innanzitutto per le profonde risonanze emotive che in esse è possibile riscontrare. In essa, infatti, il bambino proietta le sue ansie e le sue paure; il suo Io ancora in formazione trova negli eroi e nelle loro storie un sostegno emotivo di fronte alle prime difficoltà esistenziali, come l’acquisizione dell’identità personale e la conquista dell’autonomia affettiva. Aiuta, quindi, a risolvere i conflitti interiori.

La fiaba permette ai bambini di esprimere la propria vita interiore, le proprie emozioni, i propri sentimenti e le proprie fantasie. Per mezzo dell’identificazione con l’eroe che supera la prova narrata, il bambino ricava una profonda rassicurazione personale nei confronti della propria crescita umana. Essa suggerisce che le prove imposte dalla vita verranno superate con aiuti provvidenziali, che i piccoli cresceranno e diventeranno autonomi conquistando se stessi.

La fiaba si dimostra così utile, in quanto i personaggi chiari, privi di ambivalenze, aiutano i bambini a distinguere il “giusto” dallo “sbagliato”, cosa che non sarebbe possibile nella realtà che è molto meno differenziata e presenta una complessità ricca di sfaccettature.
Perché possa svolgere la sua funzione essa deve toccare contemporaneamente tutti gli aspetti della personalità del bambino e questo senza mai sminuire la gravità delle difficoltà che lo affliggono, ma, anzi, prenderne pienamente atto e, allo stesso tempo, promuovere la sua fiducia in se stesso e nel suo futuro.

Se togliessimo ai bambini la possibilità di conoscere miti e fiabe impediremmo loro quel fantastico incontro che dovrebbe accompagnare il piccolo nella sua crescita, trasmettergli la sicurezza di stabilità del suo destino e dargli la possibilità di intuire, scoprire, capire, sognare, creare e trovare una propria dimensione e identità interiore.

Quindi mamme, papà…coraggio!
Leggere una fiaba con calma, amore e dedizione, non è mai una perdita di tempo, ma un momento prezioso e un tesoro che, oltre ad arricchire il vostro bimbo e il vostro legame con lui, sarà uno di quei momenti che ricorderà tutta la vita!

Per appuntamenti o info con la dottoressa Francesca Santarelli, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com.

27 risposte a “Ecco perchè le favole sono importanti per i bambini…

  1. è talmente vero quello che dici che, quando i miei figli erano piccoli, le favole me le inventavo io una diversa ogni sera, e poichè volevo che miei bambini si addormentassero sereni, nelle mie fiabe non si parla né di orchi, né di lupi mannari ma solo di principi e principesse che coronano i loro sogni.
    Ora che sono diventato nonno, ho raccolto le più belle in un libro intitolato “le fiabe di papà marco” che Aracne editrice mi ha pubblicato lo scorso luglio.
    Si trovano in vendita anche su internet: http://www.inmondadori.it/Le-fiabe-di-papa-Marco-Marco-Bavaresco/eai978885486179/
    Mi piacerebbe avere un tuo giudizio.
    Grazie
    Marco

  2. Concordo appieno con l’importanza di leggere le fiabe ai bambini, e poi vuoi mettere che bello alla sera prima di dormire tenerseli un po’ vicini, al calduccio sul letto e condividere insieme questo bel momento della lettura. Mi permetto di segnalarvi un sito dove trovate tante fiabe e storie classiche e inedite da raccontare ai vostri bimbi.
    http://storiedellabuonanotte.com

  3. Il Principe in e-book che insegna l’igiene orale

    Un insegnante, un odontoiatra e un ebook per bambini. Adriana Riposio, di Alessandria, e Roberto Bruno, odontoiatra di Tortona, hanno unito le forze e le competenze professionali per dar vita ad una favola educativa, “Un ebook positivo, educativo, con anche norme per l’igiene orale e consigli utili per i bambini per diventare grandi”. E’ stato messo in vendita a 99 centesimi (sul web).

    Si intitola “Il principe senza regno”, ed è in vendita on line su alcuni siti di ebook e bookstore forniti.

    http://www.shinynote.com/story/volevamo-cambiare-il-603

    http://www.ultimabooks.it/il-principe-senza-regno

  4. Io ho da sempre una passione sfrenata per la lettura e ho iniziato a leggere storie e filastrocche a mia figlia quando era ancora molto piccola (4/6 mesi) e continuiamo ancora adesso che ha 3 anni e mezzo. Non solo le piace tanto e la rilassa ma già da quando aveva un anno e mezzo/due ha iniziato a ripetere a memoria tutto ciò che le leggevo girando la pagina al momento giusto tanto che sembrava leggesse davvero!!! Sono assolutamente d’accordo sul fatto che la lettura ha davvero una grande importanza per il linguaggio, mia figlia parla molto bene già da almeno un anno, a differenza di molti altri bambini della sua età.

  5. @vale82: noi invece3 avevamo scelto un nome da femmina, su cui eravamo d’accordo, quando abbiamo saputo che era maschio…panico!!! Fino al settimo mese l’abbiamo chiamato piccolino, fagiolino e nomignoli cosi’ poi finalmente abbiamo deciso….mio marito aveva l’idea di un nome (che non faccio per non offendere nessuno) che per me e’ da cane e non da umano, alla fine abbiamo trovato quello che piaceva a entrambi

  6. @vale82: brava! vedrai che alla fine riuscirai a convincere tutti.
    quando aspettavo luca ero in macchina con mio marito e stavamo pensando ai nomi, io avevo messo questa premessa: corto e italiano, ma pensandoci mi venivano in mente solo nomi lunghi, poi lui se n’è uscito con Luca o Sara, ci siamo guardati in faccia e sono rimasti quelli. abbiamo fatto penare un po’ i nonni perchè dicevamo che mettavamo il nome di mia mamma e quello di mio suocero, due nomi improponibili (mia mamma si fa abbreviare il nome x renderlo un po’ più mascherato)… poi dopo l’amniocentasi e x dare il tempo a mia mamma di fare fiocco e bavaglie l’abbiamo detto.

  7. Ciao, sbaglio o un po di tempo fa era stato pubblicato un altro post in cui si diceva che era meglio raccontare la propria giornata ai figli invece che una fiaba???
    Mi ero sentita un po a disagio perchè il racconto fa parte del nostro rito per riuscire a portare a letto la mia peste entro le 22.30… Facciamo il Biberon, la preghierina, e la favola.
    Faccio la collana delle fiabe disney, un po per lei ma soprattutto perchè riportano me indietro nel tempo, anche mia madre l’aveva fatta per me e i miei fratelli!!! Ne avevamo tantissimi e ancora li abbiamo tutti dalla “nonna”!!!
    Molte volte la notte è un po tragico riuscire a finirlo perchè quando si è in piedi dalle 6 del mattino non è facile tenere gli occhi aperti ma son contenta di sapere che ci aiuterà nel nostro legame, e non avevo mai collegato il suo rito con quello mio e di mia mamma che si ripete uguale a distanza di anni!!…

Rispondi a Ornella Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *