Ora sono diventati dei veri e propri vezzi, un modo per abbellire l’angolo del bebè.
Ce ne sono di infinite tipologie, più o meno imbottiti, con pizzi, ricami, merletti, pupazzi, coordinati con la biancheria o con la copertina.
E i prezzi, ovviamente variano. Fino a raggiungere anche cifre considerevoli.
Ma sono davvero utili?
Vi dico solo che in America i paracolpi sono stati messi al bando.
L’Associazione dei Pediatri Americani ha raccomandato di NON usarli per evitare pericolo di Sids, ossia la morte in culla, che è ancora uno delle gravi cause di decesso durante il primo anno di vita.
Secondo i medici Usa non c’è alcuna evidenza che il paracolpi protegga da colpi e contusioni. Al contrario, molti studi hanno dimostrato che c’è un legame tra la presenza di questi soffici accessori e i casi di soffocamento o strangolamento.
A loro avviso dalla culla bisognerebbe tener fuori tutti gli oggetti imbottiti. Quindi non solo i paracolpi, ma anche i cuscini, i peluche. E persino di giochi di gomma. Insomma nella culla ci dovrebbe essere solo il bambino, con la schiena poggiata sul materasso (possibilmente rigido) e le lenzuola (possibilmente ben tirate).
E in Italia?
Come al solito arriviamo sempre un po’ dopo!
In Italia i paracolpi non sono stati messi al bando e sull’argomento i pediatri hanno pareri discordanti.
E voi? Avete usato i paracolpi?
Io li ho tolti proprio questa settimana e li ho prestati ad una mia amica.
Come vi ho già raccontato in un altro post, in preda all’inesperienza e soprattutto ai consigli, ovviamente viziati, della commerciante, mi sono lasciata convincere a prendere dei paracolpi coordinati con la coperta/piumino.
Ho pagato il tutto quasi 200 euro, vi parlo di quasi 5 anni fa.
Praticamente quanto il lettino. E’ stata l’unica follia che ho commesso. Giuro!
Me ne sono pentita dopo un’ora. Ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.
Tuttavia, questi paracolpi hanno una infinità di laccetti che li ancorano bene alle sponde del lettino. E sono anche molto alti. Quindi mi risulta difficile immaginare che possano essere veicolo di soffocamento per il bebè.
Di sicuro, però, hanno evitato danni peggiori durante le cadute dei miei due birbanti.
Di colpi, ve lo assicuro, ne hanno parati parecchi! Soprattutto quando, intorno ai nove mesi, i bimbi cominciavano a mettersi in piedi sulle loro gambine. Si tiravano su aiutandosi con le sponde e poi, splash, cascavano giù 🙂
D’accordo, invece, sull’eliminare dalla culla tutti i peluche e giochi vari durante la nanna, almeno da neonati.
E i cuscini? Su questo specifico argomento c’è un articolo molto interessante sul blog di Mamma Medico.
Meglio usarlo oppure no? E qual è il cuscino migliore per loro? Duro? Morbido? Alto? Basso? In lattice? Di lana? Sintetico? Con i buchi?
La risposta? Il migliore… è quello che non c’è!
I pediatri sono concordi nel dire che lasciarlo dormire solo sul materasso sarebbe meglio per rispettare la fisiologica curvatura del rachide cervicale. Ma se proprio si vuole usare il cuscino sarebbe da scegliere basso e non morbido per evitare alla testa di sprofondare.