Come affrontare i parti prematuri?

Nascita pre-termine. Terapia intensiva (Tin). Patologia neonatale.
Sono tutti termini che una futura mamma non vuole sentire neppure pronunciare.
Eppure può succedere che ad un certo punto della gravidanza, per diversi motivi, il bambino nasca senza concludere le 40 settimane di gestazione.
Come si possono, anzi si devono affrontare i parti prematuri?
Cosa si deve fare?
Lo ha chiesto Tata Francesca alla dottoressa Giovanna Mangilli, dell’Ospedale Riuniti di Bergamo.

“Innanzitutto, se c’è il rischio di parto prematuro, la futura mamma deve seguire attentamente i consigli dell’ostetrica o del ginecologo che la segue per allungare il più possibile l’età gestazionale del piccolo”, ha detto la dottoressa.
“Ma se la nascita prematura proprio non si può evitare allora è preferibile partorire in una struttura dotata di reparto di patologia neonatale”.

“Da quel momento in poi, dalla nascita in poi, è una battaglia che ognuno deve combattere con le armi che ha a disposizione. Chi è stato in una Tin lo sa benissimo.
Il modo di affrontare questa situazione è assolutamente individuale”.

Tata Francesca, microfono alla mano, ha chiesto ad alcuni genitori come hanno vissuto questa esperienza. Una parola accomuna tutti: “Speranza”. “Anche nella disperazione bisogna sperare, sperare, sperare!”. (IL VIDEO)

Io credo che, mai come in questo caso, tutti i consigli siano utili ma allo stesso tempo insufficienti a comprendere fino in fondo.
Solo chi ha vissuto questa “avventura” in prima persona può capire davvero cosa si provi. Vivere ogni giorno con la paura che sia l’ultimo da trascorrere con la propria piccola creatura e svegliarsi tutte le mattine sperando che sia un giorno migliore. Pregare perchè non ci siano complicazioni. Incrociare le dita perchè quel piccolo esserino non perda neppure un grammo di quelli conquistati. E festeggiare il trasferimento a casa come un nuovo compleanno. Perchè di rinascita si tratta!

17 risposte a “Come affrontare i parti prematuri?

  1. Ciao a tutte sono la mamma di Claudio nato quasi tre anni fa a 32 settimane con peso di kg 1,200….lui è il mio secondo bimbo…Adriano ha 6 anni. Quando nacque Adriano entrando in sala parto guardai la porta della Tin situata di fronte all’ingresso della sala parto e pregai Dio di non farmi mai mattere piede lì dentro….e invece dopo tre anni mi sono ritrovata proprio lì a guardare il mio piccolo piccolo piccolo cucciolo in incubatrice. Ricordo il grande pianto che mi sono fatta vedendolo lì dentro la prima volta….Ricordo il senso di colpa che mi ha assalito….Era come se la colpa di tutto fosse stata la mia (avendo avuto una gestosi grave a 28 settimane). Ricordo la paura di non farcela, di non poterlo allattare, di non poterlo coccolare come volevo…e la paura di non sapere quali problemi avrebbe potuto avere. Ma poi grazie a Dio ho trovato la forza di essere lì sempre, di affrontare tutte le mie paure, di armarmi di tiralatte come una forsennata pur di dargli il mio latte….e poi dopo due mesi finalmente a casa con la gioia di avere un bimbo forte e sano…E’ vero solo chi è stato in TIN può capire… Non so dove ho trovato quella forza…ma ce l’ho fatta!l’ho allattato 5 mesi sempre con il tiralatte….ma ora è il mio orgoglio insieme al fratello che ha avuto, nonostante i suoi tre anni allora, la pazienza di aspettare il fratellino a casa. Un grazie speciale però lo devo ai medici e soprattutto alle ostetriche e all’infermiere del reparto, che con grande amore e passione mi hanno aiutato a superare quel momento difficile!

  2. Io ho imparato una differenza, che prima non conoscevo, tra nati prematuri e pretermine: il cambio dalla prima alla seconda condizione avviene alla 36a settimana. Rispetto alle storie che ho letto la nostra è decisamente meno provante, poiché la nascita è avvenuta alla 37a settimana.
    La differenza, più di tutto, credo l’abbia fatta la preparazione: avendo due gemelli sapevamo che sarebbero nati prima del termine gestazionale e, dovendo la mia compagna affrontare un TC la nascita è stata programmata in un giorno esatto (per caso, il 21 marzo, primo giorno di primavera, una meravigliosa coincidenza).
    I miei cuccioli hanno passato solo una giornata in termoculla e poi anche la mamma li ha potuti finalmente vedere e abbracciare: Francesca pesava 2,5Kg e Federico 2,1Kg. Ora hanno appena compiuto un anno e non potrei più immaginare la mia vita senza di loro…
    Il merito, nel mio caso e in tutti gli altri che ho letto, è delle meravigliose e preparate persone che lavorano nei reparti neonatali degli ospedali: a loro tutta la mia gratitudine per tutti i bimbi che aiutano a nascere 🙂

  3. Ciao a tutti, anch’io sono la mamma di un bambino nato prematuro. Ho avuto l’epatogestosi e per un brusco aumento delle transaminasi hanno fatto nascere Matteo a 32 settimane. Pesava 2 chili e 100 ed era lungo 44 cm. Ha avuto nei primi 5 giorni un grande calo fisiologico, arrivando a pesare 1 chilo e 600 gr. Dopo una decina di giorni ha contratto un’infezione causata da un catetere lasciato troppo tempo. E’ andato comunque tutto bene e dopo circa 30 giorni l’abbiamo portato a casa. Oggi Matteo ha 13 mesi ed è un bambino sano e forte. Ancora oggi mi chiedo dove ho trovato la forza per affrontare tutto questo. Questi bambini sono davvero speciali, e sono loro che danno la forza a noi genitori per affrontare tutte queste difficoltà! E’ proprio vero: MAI PERDERE LA SPERANZA!!!
    Un abbraccio a tutti i genitori di questi bimbi davvero unici!!!
    Serena

  4. ho avuto mio figlio alla 26esima settimana e pesava 980gr. due mesi in TIN. DUE MESI DA INCUBO! ospedale a 30km. da casa. 6 volte al giono avanti e indietro nella speranza che all’ora di pranzo me lo facessero vedere anche solo per pochi minuti. personale medico da oscar… e quel corpicino ricoperto di fili …e quel cappellino sulla testa per non farci vedere l’apparecchio “infernale”…e quelle serate a casa sul divano, senza di lui. senza la mia vita. e il senso di colpa che ti attanaglia lo stomaco….ma per fortuna oggi mio figlio ha 9 anni. sano, robusto e forte.Dio c’è, io l’ho visto operare.

  5. Non potevo non commentare anche questo post…anche io sono mamma di un bimbo prematuro, per fortuna non di molto, è nato di 35 settimane. Ha avuto qualche problema i primi giorni ma si è risolto tutto. Ho conosciuto in TIN genitori meravigliosi di bimbi piccoli piccoli di 500 gr con gravi problemi…che forza questi genitori. Quanto mi mancano. Confermo anch’io che questi cuccioli hanno sempre combattuto tantissimo e con pazienza hanno superato grandi ostacoli arrivando a crescere e a lasciare dopo mesi e mesi il reparto. Pulcini non demordete e continuate a lottare per vivere…che la vostra mamma e papà vi stanno sempre accanto e non vedono l’ora di abbracciarvi. Intanto io mando il mio abbraccio ai vostri genitori.

  6. ciao a tutte le mamme, io sono una mamma di un stupendo bambino di 3 anni nato prematuro alla 30 settimana,perche alla 29esima settimana sono entrata in gestosi.
    Ne io ne mio marito eravamo pronti a un parto prematuro e a dire la verita’ non ci era mai passato neanche per la testa che ci potesse capitare una cosa simile ma ci e’ capitata e sinceramente all’inizio non sapevo bene cosa stesse capitando ma vedevo solo che mio figlio era di un kilo e cosi piccolo ma nello stesso tempo cosi forte e mi donava tanta forza per andare avanti e per superare tutte le paure le visite i controlli.Grazie a Dio mio figlio non ha nulla ne problemi neurologici ne nulla anzi ancora prima dell’anno la pediatra ci aveva detto che la sua prematurita’ l’aveva persa ma x forza dovevamo contare i due mesi in meno fino alla sua data presunta di nascita.
    Io posso dire e confermare che questi bimbi sono dei supereroi sono fortissimi hanno una voglia di vivere di vincere che forse manca in un adulto…
    Un forte abbraccio a tutte le mamma di un bimbo prematuro…
    Annalisa

  7. Mi figlia è improvvisamente nata a 32 settimane kg 1.200 ed è stata 30gg in TIN. Ovviamente prima di partorire non sapevo nemmeno cosa fosse il reparto TIN e non avevo la più pallida idea di tutte le complicazioni che può avere un bambino prematuro. Pensavo si trattasse solo di una questione di vita o di morte legata al peso ed allo sviluppo degli organi ed invece c’è tanto altro ancora. Quello che è riportato nell’articolo è vero, vivi con la paura che sia l’ultimo giorno, vivi con la paura che perda anche solo un grammo, vivi con la paura delle complicazioni, le tieni la manina stretta stretta e poi odori la tua mano cercando di sentire il profumo della sua pelle, tutti i giorni le racconti che ci sono tante persone li fuori che la aspettano e che già la amano e vivi un giorno di rinascita quando finalmente la porti a casa anche se poi ti dispiace per chi resta perchè ormai in quel reparto si diventa una grande famiglia e si gioisce e si piange anche per gli altri bambini. E’ un’esperienza che ti cambia profondamente la vita, che all’inizio ti fa rendere conto di quanto sei fragile ma che poi ti da una spinta per tirare fuori tutta la forza fisica e mentale, perchè non dimentichiamoci che veniamo da un parto cesareo con complicanze varie e magari siamo ancora sotto medicinali, che è in te per affrontare tutta quella situazione. Ancora adesso dopo tre anni mi chiedo dove ho trovato tutta quella forza 🙂

  8. Questo articolo mi ha quasi fatto commuovere, forse perchè sono da poco mamma e ormai mi immedesimo in ogni articolo che parla di mamme e figli! Immagino quelle fragili creaturine e al tempo stesso la loro immensa forza che consente a molti di loro di sopravvivere e di diventare splendidi giovani e ragazze! Auguro a tutti i genitori di bimbi prematuri di avere tanta speranza e di gioire sempre perchè sono convinta che ogni bimbo anche il più piccolo percepisce ogni emozione dei propri genitori e da quelle prende la forza per vivere!

  9. salve, non so dove postare la mia domanda… la metto qui! ho un bambino di 3 anni e mezzo. da un po’ di tempo mi sono accorta che bruxa. lo fa di sicuro poco dopo essersi addormentato, poi durante la notte non so se lo fa. non so come “interpretare” questo atteggiamento, ma non vorrei che fosse qualcosa di cui preoccuparsi. il bambino sembra sereno, allegro, vivace, non è accaduto nulla di particolare, devo preoccuparmi? cosa posso fare? cordiali saluti, raffaella

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