Viva la Mamma

Soffocamento: tutto quello che bisogna sapere per evitarlo

Posso sembrare fin troppo ripetitiva, ma quando trovo notizie come questa non riesco a non pubblicarle. Forse perchè è una delle mie paure più grandi: il soffocamento.
Lo sapete che proprio il soffocamento da cibo o da corpi estranei è il nemico numero uno dei bambini?
Una strage silenziosa, che costituisce la prima causa di morte nella fascia di età 5-9 anni e la seconda in quella sotto i 4 anni.
A sottolinearlo questa volta è Giuseppe Di Mauro, Presidente della società di pediatri SIPPS.
Solo pochi giorni fa l’ultimo caso: un bambino soffocato da un pezzo di wurstel a Foggia.
In molti casi, queste “stragi silenziose” potrebbero essere evitate, se venissero messe in pratica maggiori misure preventive. Per questo motivo, la Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha diffuso un elenco di consigli utili allo scopo di sensibilizzare i pediatri e le famiglie verso una maggiore conoscenza del problema.

I soffocamenti – sottolinea Angelo Milazzo, pediatra e componente della Segreteria regionale SIPPS-Sicilia – avvengono solitamente per introduzione accidentale nelle vie respiratorie di oggetti di piccole dimensioni. La penetrazione di questi oggetti nel laringe, nella trachea, ma anche nei grossi bronchi può ostacolare drammaticamente la normale respirazione.
In caso di introduzione di acqua o di grosse quantità di liquidi, si tratta di annegamento.
I sintomi fondamentali del soffocamento- prosegue il Dottor Angelo Milazzo – sono rappresentati da tosse stizzosa, difficoltà respiratoria, colorito cianotico, grosse difficoltà a piangere e a parlare. Il vomito può aggravare la situazione, predisponendo all’inalazione del materiale rigurgitato.

Se l’ostruzione è particolarmente grave, si può determinare la perdita di coscienza e la morte.

Ecco quindi le principali regole da seguire:

1) Non introdurre alimenti solidi prima che il bambino sia veramente in grado di masticare bene e di deglutire;
2) Fare molta attenzione a noccioline, caramelle, parti di cibo;
3) Giocattoli o altri oggetti destinati ai bambini di età inferiore ai 10 mesi e le relative parti staccabili devono avere dimensioni tali da non passare attraverso una sagoma di mm.30x 50;
4) Giocattoli o altri oggetti destinati ai bambini di età inferiore ai 36 mesi e le relative parti staccabili non devono poter entrare in un cilindretto del diametro di 31,7 mm.;
5) Al di sotto dei 4 anni, bisogna evitare il contatto con bottoni, spille, biglie, giochi smontabili, orecchini, aghi, parti smontabili, monete. Non si deve mai lasciare a portata di bimbo tutto ciò che si utilizza per cucire. Bisogna evitare il contatto con palline di polistirolo e con perline;

Se si verifica il soffocamento, chiamare immediatamente il 118 e nel frattempo, effettuare le manovre elementari di soccorso;

I genitori devono essere istruiti sulle più elementari manovre di: posizionamento, apertura delle fauci, disostruzione del cavo orale e delle prime vie aeree.

Tutte le manovre devono essere finalizzate a favorire la “risalita” e l’espulsione del corpo estraneo;

Le famiglie, gli educatori e chi si prende cura dei bambini devono essere istruiti a praticare la cosiddetta manovra di Heimlich. Questa, consiste in una particolare compressione della “bocca dello stomaco”, atta ad indurre elevazione del diaframma.

Informazioni più dettagliate sulla manovra di Heimlich posso essere richieste al medico pediatra o a Centri medici specializzati.

E poi, come tante e tante volte ho ricordato, ci sono i corsi di disotruzione pediatrica organizzati dalla Croce Rossa.
Ne approfitto per ricordarvi il sito: http://cri.it/manovredisostruzionepediatriche (che io ho messo tra i miei preferiti!).
Qui troverete anche nella voce “calendari” le date dei corsi tenuti dagli esperti per insegnare a tutti noi le manovre che potrebbero salvare la vita dei nostri piccoli. Ovviamente i corsi sono assolutamente GRATUITI!

Sapete cosa mi ha colpito di più della lista fatta da Giuseppe Di Mauro?  L’ultimo punto dove dice “Le famiglie, gli educatori e chi si prende cura dei bambini devono essere istruiti a praticare la manovra di Heimlich”.
Ha ragione. Perfettamente ragione.
Ma quanti di voi sanno in che cosa consiste questa manovra?
E chi dovrebbe istruire i genitori?
I pediatri? Beh! dobbiamo anche fare i conti con la realtà. I pediatri per la mole di lavoro che hanno a malapena riescono a vedere i nostri bimbi quando sono ammalati!

E allora? Allora mi viene di dire un grazie ancora più grande alla Croce Rossa e a tutti i volontari che si prodigano nell’organizzare questi fantastici corsi.

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