Il primo “mammo” anche in Inghilterra

La gioia di diventare mamma non si nega a nessuno!
Ma se una persona nata donna decide di diventare uomo, può cambiare idea nuovamente, fare altre cure ormonali e… non cambiare di nuovo sesso, ma dare alla luce un bebè?

Non è una domanda etica, ma scientifica. E la risposta è sì. E’ successo negli Usa, in Spagna ed ora in Inghilterra.

Il Sunday Times riporta la notizia di un uomo nato donna che è diventato la prima ‘mamma maschio’ in Gran Bretagna nonostante si fosse già sottoposto all’operazione per cambiare sesso.

Non si conosce l’identità del “mammo” perché l’annuncio è stato dato dall’associazione di beneficenza che lo ha assistito. L’uomo avrebbe dato alla luce un figlio lo scorso anno dopo un trattamento ormonale che ha riattivato il suo utero. Quest’ultimo non era stato rimosso durante l’intervento subito per il cambio di genere.

Joanna Darrell della Beaumont Society – l’organizzazione che aiuta uomini che vogliono o hanno cambiato sesso – ha dichiarato al domenicale che l’uomo, di circa 30 anni, li aveva contattati per informarsi sulle implicazioni di tenere il proprio utero e su quali operazioni chirurgiche poteva avere prima che una gravidanza diventasse impossibile. “Si è poi fatto risentire circa sei mesi fa per ringraziarci per il nostro aiuto e dire che aveva avuto un bambino“, ha aggiunto Darrell, ma non è chiaro se il bebè‚ sia stato partorito naturalmente o con il taglio cesareo.

La Hfea, l’authority britannica per la fecondazione e l’embriologia, non ha fatto commenti sul caso inglese, e un suo portavoce ha detto che sebbene non mantenga un registro dei transessuali che sono diventati madri, in futuro potrebbe iniziare a raccogliere dati sul fenomeno.

I progressi nel campo dell’endocrinologia, che hanno reso possibili le gravidanze per donne già entrate in menopausa, hanno dato nuove possibilità anche ai transessuali divenuti uomini.

Secondo Gedis Grudzinskas, direttore di Reproductive Biomedicine Online, il caso denunciato dalla Beaumont Society non sarebbe il primo in Gran Bretagna e diversi transessuali già si sarebbero rivolti in passato a specialisti indiani, data la controversa dimensione etica della questione nel Regno.

Christopher Inglefield, un chirurgo specializzato nelle operazioni di cambio del sesso, ha dichiarato di aver visto due casi negli ultimi anni di uomini che volevano restare incinti. “La soluzione più ovvia è far conservare loro delle uova prima di sottoporsi all’intervento, così che successivamente possano avere figli utilizzando una madre surrogata”, ha detto.

Il primo caso fu quello dell’americano Thomas Beatie nel 2007. Ve lo ricordate?
Posò anche per alcune riviste famose.
Da allora ha dato alla luce tre figli, Susan, Austin e Jensen.
Nato Tracy Lagondino, l’uomo vive in Arizona con la moglie Nancy. Nel 2002 si è fatto togliere i seni e legalmente e’ diventato un uomo, ma ha mantenuto la vagina e l’utero in modo da avere figli perché la moglie aveva avuto un’isterectomia. Dopo che la coppia aveva acquistato sperma da un donatore, Beatie ha quindi smesso di prendere il testosterone per restare incinto tramite inseminazione artificiale e ha dato alla luce ai figli con parto naturale.

Un figlio non si nega a nessuno. E i genitori saranno sicuramente al settimo cielo.

Il mio pensiero, però, è rivolto ai bimbi.
Questa società è pronta ad accoglierli senza pregiudizi e senza farli sentire “diversi”?

In fondo loro diversi non lo sono affatto, ma l’ambiente familiare in sono destinati a crescere è sicuramente particolare…

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