Bimbi capricciosi? In castigo!

Bimbi e capricci. Quante volte ne abbiamo parlato?
Tante, tantissime. Ma non basta mail. Almeno per me è un tema sempre così attuale, direi quotidiano.
I consigli sono ben accetti, ma ogni tanto vorrei una “bacchetta magica” per passare dalle parole ai fatti in un battibaleno, senza dover combattere ogni giorno e ripetere sempre e ancora le stesse cose.
Ma questa è fantasia, la realtà è diversa.
E siccome viviamo in un mondo reale, come dobbiamo comportarci in caso di capricci dei nostri bimbi?
Un articolo di Per Lei, riporta le nove regole che un bravo genitore dovrebbe sempre tenere a mente e seguire.
A suggerirle è il dottor Giuseppe Di Mauro, pediatra e Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).

Nove semplici quanto fondamentali punti.

Molti li conosciamo già come “mai assecondare il piccolo e cedere alle sue pretese. Mai essere troppo permissivi. Stabilire poche e semplici regole e rispettarle sempre”.

Alcuni invece, mi sono sembrati consigli un filo diversi.

Un esempio?

Il pediatra dice che “ai bambini non si deve cercare di spiegare sempre il motivo di un no”.
Ma come?
Non ci avevano sempre detto che il dialogo e la comprensione è alla base di tutto?

Il dott. Di Mauro, invece, dice “che non bisogna pretendere un rapporto paritario col proprio bambino finché non è diventato adulto. All’età di due anni, parlare di regole è prematuro, si può iniziare a 4-5 anni a spiegare cosa è la disciplina. Verso i 14 si può iniziare a stabilire insieme a lui norme e punizioni.

Altro punto: “Insegnare al bambino a giocare da solo e ad aspettare”.
Si può cominciare già verso un anno di età, per 15-20 minuti. Il piccolo deve imparare gradualmente a non avere immediata gratificazione per tutto quello che chiede. Non sentitevi in colpa se aspetta mentre cucinate o parlate al telefono: l’attesa infatti aiuta a rafforzare la crescita. Infine, evitate di stare continuamente con lui, rinunciando ai vostri spazi.

E ancora: “ I castighi servono”. Fino a tre anni basta un rimprovero verbale e la strategia di spostare l’attenzione del bambino su un oggetto diverso o su un’attività consentita. Dai tre anni si può mandare il piccolo in camera sua, rimandare un premio o privare il bimbo di un oggetto o di un’attività gradita. Dai cinque anni si può cominciare a negoziare o a discutere insieme, procedure che diventano centrali intorno ai dodici anni.

Comunque sia, mai ricorrere alla violenza e non dimenticare di gratificare ogni tanto i propri figli, perché non c’è niente di più triste di un genitore che dice sempre no.

Quindi mi pare di capire che pure i pediatri sono contro gli schiaffi, ma favorevoli ai castighi!

24 risposte a “Bimbi capricciosi? In castigo!

  1. @ciocco73: secondo me hai fatto benissimo a spiegare a Luca che si trattava di una brutta parola. Ad inizio anno scolastico anche Fede aveva iniziato a dire scemo, stupido, parole sentite all’asilo che gli sembravano spiritose e da grandi, poi anche io gli ho fatto lo stesso tuo discorsetto ed ora non solo non le dice piu’ ma quando le sente per strada o alla televisione comincia a dire “mamma quel signore ha detto una brutta parolaccia…non si dice!” per cui segui questa strada vedrai che Luca capira’.

  2. @stefania84: grazie, spero che il mio discorsetto (fatto alla presenza anche del papà) sia servito così com’è servito al tuo bimbo. noi stiamo attenti, anche io a volte dico “mannaggia” o “accidenti” e lui le ripete e a volte dice “oddio” (penso imparato all’asilo).
    Stamattina mi sono premurata di avvisare l’asilo di quello che era successo e del discorsetto che gli ho fatto.
    speriamo che funzioni e non le dica più.
    Devo dire che ero preparata al fatto che avrebbe imparato le parolacce, ma sinceramente pensavo alla materna, non al nido.

  3. @Ciocco: facevo da babysitter a un bimbo di 5-6 anni il cui padre diceva spesso parolacce. Le aveva ovviamente imparate anche il piccolo ma la prima volta che l’ha detta con me io l’ho preso, messo a sedere sul pavimento, guardato dritto negli occhi con faccia seria (strano per me, quindi “ha avuto paura”) e gli ho detto che quelle sono brutte parole, che non vanno dette, che se le avessi sentite ancora non mi avrebbe fatto proprio piacere. In mia presenza diceva sempre “mannaggia” (è una esclamazione che mi viene spesso, questa l’ha imparata da me :D) poi la sera tornava a dire le parolacce. La mamma mi chiedeva se le diceva anche con me, gli ho raccontato del discorsetto e lei ha detto che glielo hanno fatto anche loro ma la risposta è stata: “papà le dice, le posso dire anche io”….importantissimo non dare il cattivo esempio, ma…asilo,fratelli grandi e amichetti mettono davvero in difficoltà a volte 🙂 Tutto questo per dire che il discorsetto nel mio caso ha funzionato, non credo sia meglio ignorare, poi magari mi sbaglio 🙂

  4. @maria: non è il post giusto forse, ma ho un quesito. COME COMPORTARCI QUANDO I BIMBI DICONO LE PAROLACCE?
    te lo chiedo perchè stamattina Luca (27 mesi e frequentatore del nido da quando aveva 3 mesi e mezzo), mentre gli pulivo il nasino mi ha detto “Scema, via, mamma via, scema”.
    io, ho finito di pulire il naso, poi con calma gli ho chiesto cosa mi aveva detto (e lui “scema”) e gli ho detto che quella era una brutta parola, una parolaccia che non si dice. gli ho chiesto da chi l’avesse sentita, visto che noi non gliela abbiamo insegnata. naturalm la risposta è stata il suo migliore amichetto,non so se sia vero, ma posso anche crederci visto che il suo amichetto ha un fratello di 9/10 anni.
    gli ho spiegato che mamma e papà non vogliono più sentire quella brutta parola, perchè mamma e papà hanno e continuano a insegnare a Luca tante belle parole e quella invece è una brutta parola che noi non gli abbiamo insegnato.
    ho cercato di stare calma, di spiegare che è una parolaccia, senza cercare di dargli troppo peso, ma solo di capire.
    mi chiedo se mi sono comportata bene o se è meglio fare in un altro modo. come si può reagire alle parolacce di bambini così piccoli? ignorando la parolaccia o cercando di spiegare che non si devono dire?

  5. @Anna: hai ragione, è una fase e passerà, ma a volte sono snervanti questi capricci.
    luca non è mai stato molto capriccioso, è solo che ultimamente sta diventando grande e prende certi atteggiamenti che non mi piacciono molto dai suoi amichetti (uno di questi risponde, un altro picchia, un altro se le maestre lo sgridano risponde e picchia).
    ogni tanto ci fa sorridere (ad es. quando ci chiama con “ehi mamma, ehi papà”), ma altre volte ci fa arrabbiare (es. picchia o risponde mandandoci via o dicendo che noi gli facciamo male (a volte si mette a piangere e se gli chiedi il perchè ti risponde che è stato “trattato male”), o dicendoci che siamo brutti e monelli).
    e sicuramente quando siamo stanchi la nostra pazienza è agli sgoccioli…
    io cerco di reagire con calma, di spiegargli che nn deve comportarsi così, che non mi piacciono questi modi, ma altre volte parte il castigo…

  6. @ciocco73: anche Giorgia quando la sgridiamo ci dice che siamo brutti e ci manda via e i motivi dei capricci sono ovviamente sempre delle stupidaggini ma come si a far capire loro che appunto sono stupidaggini? Io glielo spiego:” stai piangendo per una cosa stupida, è una sciocchezza!!!”ma, più glielo dico e + lei urla e piange!! Per me a volte sono veramente un problema questi capricci, non riesco a sopprtarli soprattutto quando sono stanca e con mille cose da fare!! Poi, quando riesco a ragionare, penso che sono bambini e che, prima o poi, questa fase passerà!!! E che forse la faccio + grossa di quello che è! Non ho ancora capito quale sia la cosa migliore, se sgridarli, ignorarli, spiegare le cose…io provo sempre di tutto un pò!!! La mia paura è che se non cerco di bloccarli adesso i capricci, crescendo continui su questa strada, ma poi penso anche che i bambini fanno tanti cambiamenti e che fa parte della loro fase di crescita! Avevo letto che i bambini fanno i capricci x formare il loro carattere, cercano di imporsi sugli adulti solo che ancora non sanno bene come esprimere la loro energia! Però ragazze…che fatica megagalatticaaaa!!!

  7. ieri Luca è partito con la sceneggiata napoletana, un grande attore, da Oscar…
    gli ho spostato il bicchiere con l’acqua perchè stava rovesciandolo, e via “mamma brutta”, mio marito l’ha sgridato e lui a piangere come un disperato “papà mi tratta male” (l’avrà sentito all’asilo?)…”andate via, via via…” io e mio marito ce ne siamo andati…lui niente, neanche ci pensava…(probabilmente come dice mio marito, sa che noi non lo lasceremmo mai solo).
    beh è rimasto un po’ solo per 5 minuti, poi siamo tornati e non gli abbiamo parlato, se non per dirgli che adesso andava in castigo per pernsare a come si era comportato male.
    Lacrime incredibili, perchè il “castigo no…scusa scusa, castigo no!” ma io gli ho solo detto che lo portavo in bagno a fare i bisogni e lavare i denti.
    poi con calma (faraonica, credetemi), gli ho spiegato che si era comportato male, che non deve più permettersi di trattare male mamma e papà, di mandarli via, perchè la casa è nostra e non di Luca, a casa ns decidono le cose mamma e papà e via di paternale.
    lui con il suo musino da cane bastonato mi fa “scusa mamma, faccio più…”.
    l’ho prima spedito a far pace con suo papà e poi suo papà l’ha spedito a far pace con me.
    a sua discolpa devo dire che forse aveva tanto sonno (la mattina abbiamo fatto una passeggiata A PIEDI di quasi un’oretta e poi ha corso fino all’ora di pranzo), cmq per una volta ho provato a non togliere la polvere dal culetto, ma che pazienza ci vuole!!
    io e mio marito abbiamo però capito che più che le urla o le spolverate, lui ha il terrore del castigo, forse perchè quando capita lo ignoriamo letteralmente e lui questa cosa non la sopporta…
    speriamo che passino presto questi capricci….

  8. Ribadisco, io tutti i giorni sono alle prese con i capricci di mia figlia, ultimamente poi… anche io penso di poter concorrere per il premio di miglior urlatrice, raramente scappa lo sculaccione perchè proprio non mi piace metterle le mani addosso ma ieri… è scappato! E’ una settimana che è un capriccio unico, per ogni cosa, ci sfinisce!!! Va bene non è stata bene quetsa settimana però a tutto c’è un limite!!! Si impunta su delle cose assurde… ieri ha messo tanti giochini e pupazzetti dentro una busta di plastica ma poi, siccome l’aveva riempita troppo, la busta è caduta e si è rovesciato tutto!! Apriti cielo!! Io, tranquillamente, le ho spiegato che aveva infilato troppa roba in quel sacchetto e lei, per tutta riposta urlando e facendo capricci mi si è avvicinata e mi ha dato una sberla sulla gamba….allora lo sculaccione è scappato, primo xchè questo fine settimana mi ha veramente esaurita e secondo perchè sa che non voglio assolutamente che mi picchi…anche perchè, come le dico sempre, io con lei lo faccio proprio raramente!!! Ho notato però che se io perdo la pazienza, è peggio! Lei persevera nel suo capriccio, mentre se io cerco di mantenere la calma, cosa che raramente riesco a fare, anche lei si calma!! quando urlo e la sgrido però, mi sento terribilmente in colpa anche perchè effettivamente non ottengo nulla! Questo fine settimana ad esempio ce lo siamo rovinato perchè ci innervosivamo l’una con l’altra!! Mi consola sapere comunque che non sono una pazza (urlatrice) perchè a volte penso di esserlo!!! ciao a tutte

  9. maria…..grazie mille x il sostegno!!!
    consoliamoci, mi sa ke siamo tutte sulla stessa barca 🙂
    ma io mi chiedo………a ke età finiscono i capricci??!?!?!?!?!?

  10. grande argomento….ci ho giusto pensato tutto il week-end!!! io sono in un momento terribile….fede (due anni) è stato sempre un po’ capriccioso …. riky (5 anni) è sempre stato molto bravo. sarà un mesetto a questa parte ke è ingestibile anche lui…………tra tutti e due fanno dei capricci galattici……….e io non ce la posso fare….e penso a sti pediatri e studiosi ke dicono di parlare….tranquilli…..far capire……….. MA COME SI FA???????????? a me la pazienza scappa proprio….. e poi mi sento in colpa…..aiutooooooooooo………. cmq ho deciso ke ogni tanto una patacca ci vuole, anche se chi studia dice di no…io non ho mai picchiato i miei bambini….ma credo ke se una sculacciata scappa non c’è niente di male!!!! io provo a parlare….ma qnd sono in preda al capriccio non mi ascoltano…. se li ignoro vanno avanti all’infinito…. alla fine mi devo proprio arrabbiare!!! sabato fede urlava come un pazzo, finito di urlare ho provato a spiegargli ke non si era comportato bene, con molta tranquillità…e lui??? mi mandava via……………allora ke fare?!?!?!!?

    cmq sono assolutamente d’accordo sul fatto ke non ci deve essere un rapporto paritario!!! e anche su fatto ke non bisogna sempre e cmq spiegare i no … io a volte gli dico ‘mi spiace….io sono la mamma e comando io!!!’ …. molto raramente…….. in realtà a casa mia comandano i figli…e questo è il problema!!!! sarà troppo tardi per diventare più rigidi??? mah?!?!?!!?!?

    • Ge1977, ti sono moooolto vicina!
      Io sto per vincere anche quest’anno il premio per “la migliore urlatrice” 2012 e siamo ancora a febbraio!
      Io sono per le parole, ma anche per i fatti.
      Quando proprio proprio fanno finta di non voler ascoltare, capire e soprattutto ubbidire, solo perché non ne hanno voglia, beh! una bella pacca sulla mano li riporta sulla terra!
      E sono anche serena: non sarà quella pacca sulla mano a creare loro dei traumi in futuro!
      Quindi cara Ge, fai come ti senti e come credi che sia meglio per educare i tuoi figli.
      I consigli valgono. ma fino ad un certo punto. Poi deve essere il tuo senso critico a guidarti

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