E’ la terza ad essere sopravvissuta al mondo dopo essere nata con un peso così ridotto, la seconda negli Usa.
La bimba, che ha trascorso questo periodo nell’incubatrice, è in buona salute pesa adesso poco più di due chilogrammi e continua a usare un respiratore ad ossigeno, per precauzione.
Ma i medici sono ottimisti, anche se dicono che è ancora troppo presto per sapere se ci saranno problemi nello sviluppo. Da un punto di vista fisico, la bimba ha superato i test all’udito e alla vista, dove aveva dovuto subire un piccolo intervento correttivo, e l’ECG ha dato risultati nella norma.
“Sono cautamente ottimista, ma naturalmente, non ci sono garanzie”, ha detto il dottor Rangasamy Ramanathan che sovrintende il reparto dei nati prematuri all’USC Medical Center. I medici, comunque, continueranno a monitorare i progressi di Melinda per i prossimi sei anni.
Quello di Melina, la “mini baby, è un caso veramente particolare. Ma il problema delle nascite pretermine, ossia prima della 37/a settimana di gestazione, sta diventando in questi ultimi anni molto comune.
Si pensi che ogni anno nel mondo nascono prima del dovuto circa 13 milioni di bambini, di cui 500mila in Europa e 40mila in Italia, pari al 6,9% delle nascite che avvengono nel nostro Paese.
Perché ci sono tutti questi casi?
Ci sono diversi fattori che influiscono e possono portare ad un parto prematuro, spiegano gli esperti.
Oltre alle cause e le patologie che possono colpire la madre, il feto o entrambi, in questi ultimi anni hanno senz’altro inciso le nascite tramite fecondazione assistita, che nel 30% dei casi avvengono pretermine, anche per il numero di parti gemellari pari al 50%.
Ad incidere, poi, può anche essere una gravidanza male organizzata a livello assistenziale e le malattie sessualmente trasmesse.
Purtroppo il tasso dei prematuri che muoiono nel primo anno di vita è alto. Nel mondo ci sono quattro milioni di decessi correlati alla prematurità. In Italia la mortalità nel primo anno di vita è pari al 3,7%, di cui il 71,2% nel primo mese. Molti dei bambini nati prematuri che sopravvivono si trovano, inoltre, a dover vivere con disabilità più o meno gravi per il resto della vita.
Che dire?
Che questo dei bimbi nati pretermine è un mondo molto molto particolare. Sembra lontano, ma poi se ci guardiamo attorno, ci accorgiamo che è più vicino di quanto pensassimo.
Io, personalmente, ho avuto modo di conoscere questa realtà a distanza piuttosto ravvicinata. Alcune mie amiche hanno partorito pre-termine. Per fortuna tutti casi risolti nel migliore dei modi.
E poi c’è stata Giuli, la mamma del blog Mamme e Milano, che ha avuto un bimbo prematuro. E leggendo i post del suo blog potete avere un’idea di cosa si prova vivendo quella esperienza.
In bocca al lupo a tutte le mamme che hanno i loro piccoli nella Tin!