Il pediatra: “C’è la crisi? Non importa! Per la Befana regalate ugualmente la calza ai bambini”

Crisi o no, per il giorno della Befana fate uno sforzo aggiuntivo: comprate ugualmente una bella calza per i vostri bambini e regalategli una giornata di relax senza compiti di scuola. Loro non devono sentire troppo gli effetti delle restrizioni economiche e devono vivere l’Epifania come un giorno di festa. Parola di Italo Farnetani, pediatra e docente dell’università di Milano-Bicocca, che invita genitori e nonni ‘ritardatari’ a non essere severi con i bambini. E a non costringere i piccoli che sono rimasti indietro con i compiti a farli tutti tra sabato e domenica.

“Al bando il carbone, per non parlare di aglio e cipolla: punizioni vietate per i più piccoli. E se la congiuntura economica porterà a ridurre sorprese e dolcini, meglio limitarsi a un calzino ma non saltare l’appuntamento che per i bambini è una tradizione. Spazio dunque a cioccolato, ma anche noci, frutta dolce e altre leccornie”.

Non sarà la calza della befana a far naufragare il bilancio di famiglia – fa notare Farnetani- dunque si può un po’ ridurne le dimensioni rispetto agli anni precedenti. E scegliere dolci di qualità – aggiunge – risparmiando un po’ magari su quelli ‘griffati’ o particolarmente lavorati: a piccoli e adolescenti interessa il simbolo, molto più di quel che trovano dentro”. Carbone e altre brutte sorprese, spiega l’esperto, finirebbero invece per mortificare i bimbi e minare la loro autostima.

Se poi qualche mamma o papà crede che il piccolo abbia bisogno di una lezione “si sbaglia di certo – chiarisce il pediatra – Non esistono bimbi cattivi. Se il bambino è aggressivo o violento, vuol dire che c’è qualcosa che non va nel contesto in cui vive. Perciò i genitori dovrebbero interrogarsi al riguardo e capire il disagio piuttosto che impartire una lezione che guasterà una giornata che dovrebbe essere di piena e indiscussa felicità”. Per questo motivo “bisogna assolutamente evitare che il fine settimana si trasformi in una full immersion sui libri”, raccomanda Farnetani, che rilancia il suo mantra per la gioia dei giovanissimi: “Niente compiti nei giorni della festa“.

“Per avere un senso – prosegue l’esperto – i compiti delle vacanze andrebbero fatti poco per volta. Il fatto è che spesso, anche per motivi al di fuori della loro volontà, i bambini restano indietro: c’è da andare a pranzo dalla nonna, a giocare dai cuginetti, e così via. Dunque in molti si ritrovano alla fine delle troppo lunghe vacanze natalizie con una montagna di compiti ancora da fare. Ma è inutile e dannoso sfacchinare per due giorni. Se si è rimasti indietro, meglio presentarsi a scuola con la giustificazione dei genitori, senza troppe ansie. E recuperare con calma, giorno dopo giorno, il ritmo di studio perduto”, assicura Farnetani.

In ogni caso la tradizione che vede la nonnetta vagare sui tetti a cavallo della sua scopa per donare dolcetti e leccornie ai piccini “va preservata assolutamente – raccomanda Farnetani – Per i bambini tutto è in continuo cambiamento, perché il loro organismo muta sottoponendoli a una progressiva metamorfosi. Per questo hanno bisogno di punti di riferimento stabili, e la festa dell’Epifania è una tradizione che sicuramente costituisce uno di questi pilastri“.

Se nel giorno dell’Epifania ogni stravizio va concesso o quasi, “nei giorni successivi – suggerisce il pediatra – il cioccolato trovato nella calza può accompagnare la colazione, fornendo energia prima di andare a scuola e riportando alla mente i giorni di festa”.

Che ne pensate?

Sinceramente non avevo mai pensato al giorno della Befana come un punto di riferimento per i bambini. Mi sembra un tantino esagerato.
Certo è una occasione di festa, per stare tutti insieme. Una delle ultime del periodo invernale visto che “l’Epifania tutte le feste porta via!”.
Tuttavia non so se ai miei figli prenderò una calza.
Loro non mangiano dolci. Che ci metto dentro? Giochi? Direi che ne hanno ricevuti fin troppi in questi giorni. E quindi non so!
Ci devo pensare…

Sono pienamente d’accordo con il pediatra sui compiti. Meglio farli un po’ per volta e non tutti insieme nell’ultimo scampolo di vacanza!

In ogni modo: buona Befana a tutti!

15 risposte a “Il pediatra: “C’è la crisi? Non importa! Per la Befana regalate ugualmente la calza ai bambini”

  1. @silviafede: concordo…con tutti i regali che eles ha ricevuto, la maggior parte dei quali inutili, gioca sempre e solo con i colori, pennarelli, pastelli, tempere, colori a dita…la sua passione e’ colorare, ma non quei libri prestampati che continua a regalarle mia suocera, le piace fare disegno liberi.
    questo per dire che spesso le cose piu’ semplici sono le piu’ utili anche per i bambini stessi, e abituarli ad avere sempre un regalo, sempre tutto dovuto, no ncredo sia molto educativo.
    quindi se noi genitori riteniamo che e’ arrivato il limiti, non credo sia rigidita’, ma credo che chi si occupa dei ns. figli quando noi non possiamo debba rispettarci.

  2. buon anno a tutte…sono tornata!
    anche da noi non si festeggia la befana e ma s.lucia. io al mio Luca (2 anni) ho spiegato che da solo babbo natale non ce la fa a portare tutti i giochi ai bimbi di tutto il mondo e così si fa aiutare da s.lucia e dalla befana. dove passa una non passano gli altri. così a natale non è babbo natale a portare i doni, ma ci si scambiano i regali tra le persone a cui si vuole più bene, mamma, papà, i nonni e gli zii.

    @vale: pienamnete d’accordo con te. io, come sai, ho lo stesso problema con la suocera, ma stavolta per la befana alla richiesta se poteva fargli la calza ho detto di no (un po’ perchè contraria a troppi dolci e poi mi tocca “sacrificarmi” e poi perchè luca con i denti (ha messo 4 molari in un mese) ha avuto un po’ di problemi con diarrea e ho ancora degli ovetti portati da s.lucia). e, strano ma vero, mi ha ascoltato e non ha portato nulla.

    @silviafede: hai ragione, non ci vogliono migliaia di giochi per i ns piccoli, ma dobbiamo lasciarli liberi di esprimersi e aliomentare la loro fantasia…

  3. @vale: concordo con te su tutta la linea regali…anche io ho pregato tutti soprattutto nonni di non comprare niente per la Befana perche’ la calza gliela facevamo noi e bastava quella e altri regali non era il caso visto che a Natale tutti (amici e parenti) hanno esagerato… Fede ogni volta che si esce comprerebbe qualcosa, ogni volta che vede i nonni gli dice compriamo questo o quello cosi’ per insegnarli ad apprezzare quello che ha e a dare valore alle cose anche noi siamo molto rigidi sull’argomento con tutti. Ora prima di ricevere un altro regalo ne deve passare…tra l’altro in questi giorni in cui avevamo ospiti ,come ho scritto prima ,indovina con cosa hanno giocato Fede ed il suo amichetto mentre giravamo per Roma? Con le barchette di carta che gli ho fatto con i biglietti della metropolitana usati, dovevi vedere come si sono divertiti a fare le battaglie navali ad un certo punto le hanno persino infilate dentro una fontana…conclusione non facciamogli spengere la fantasia riempiendoli di oggetti

  4. òsilviafede: che bello, mi smebra di vedere eles la mattina di santa lucia….e’ prorpio tutto uguale…anche la colazione, e lo stupore negli occhi.

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