Il recente studio, pubblicato su Psychological Science, rivela che se anche i piccoli non riescono a ricordare i dettagli di un oggetto mostrato loro e poi nascosto, il loro cervello sviluppa dei “puntatori” che lo aiutano a mantenere la consapevolezza che qualcosa che è stato visto continua a esistere anche quando non lo si vede più.
I ricercatori guidati da Melissa Kibbe e da Alan Leslie della Rutgers University hanno mostrato a dei bambini di 6 mesi un monitor su cui scorrevano, alternate, le immagini di un triangolo e di un disco. Gli studiosi hanno misurato i tempi di reazione dei piccoli ogni volta che l’immagine da triangolo diventava disco, e quando entrambe sparivano dal monitor, lasciandolo vuoto: e hanno così rilevato che, mentre i bambini non mostravano alcuna sorpresa nel cambiamento tra le due figure, si stupivano invece quando il monitor rimaneva vuoto.
La conclusione? I neonati, affermano i ricercatori, ricordano l’esistenza di un oggetto pur senza ricordarne specificamente le sembianze: una scoperta importante, afferma Kibbe, perchè getta luce sui meccanismi cerebrali che supportano la memoria durante e dopo l’infanzia.