“Ma perché mio figlio non mi ascolta?”

“Ma perché mio figlio non mi ascolta?”
Ogni mattina mi faccio questa domanda. La risposta? Ancora non l’ho trovata. Ma ho trovato un articolo interessante su questo tema su “Figli Felici”. Ve lo propongo.

Di una cosa sono certa: più strillo, più urlo e più minaccio punizioni e più Marco fa finta di non ascoltarmi! Alcune cose, almeno così mi sembra, gli scivolano addosso.
Il momento di massima disperazione? La mattina.
Quando le lancette dell’orologio mettono il turbo, i minuti volano, ci sono mille cose da fare lui… anzichè sbrigarsi, diventa lento come una lumaca addormentata.

E allora comincia la tiritera: “Marco sbrigati, Marco bevi il latte, Marco lava i denti, Marco mettiti le scarpe, Marco il giubotto!”. E lui: caaaaaalmo! Alla fine, presa dalla disperazione, faccio tutto io.
Non posso aspettare i suoi tempi biblici: mezz’ora per bere il latte, mezz’ora per mettere le scarpe, almeno un quarto d’ora per lavare i denti e un buon 10 minuti per infilare il giubbotto.
Dovrei farlo alzare alle 5 del mattino per uscire alle 8:30!

E allora? La soluzione? Secondo gli esperti di Riza dovrei “cambiare musica!”.

Nel numero di novembre gli psicologi spiegano che la disobbedienza del bambino, spesso, nasce dalla ricerca del piacere e dell’autonomia.
I nostri figli hanno bisogno di limiti e regole ma soprattutto di ascolto e di fiducia. Per entrare in sintonia con loro è necessario capire le loro ragioni e le richieste più profonde.

Il bambino fa resistenza passiva?
Ecco le sue ragioni:
1) Urli troppo spesso
2) Ai suoi occhi hai perso autorevolezza
3) Gli fai troppe domande e lo carichi di richieste
4) Gli dai troppi divieti ed eccessive raccomandazioni
5) Sei invasiva e il silenzio è il suo scudo protettivo
6) ha bisogno di maggiore autonomia
7) Sta pensando alle sue cose e ha la testa assorbita da temi suoi
8 ) Gli dai poco attenzione e ascolto.

Il bambino ha bisogno di condividere le sue emozioni.

Care mamme fate questo esercizio, rispondete alle domande di questo piccolo test: il bambino si mostra più obbediente con il papà o con gli estranei fuori casa? Ascolta di più quando viene lasciato libero o quando responsabilizzato e stimolato? Dice di si se parli con un tono calmo e tranquillo e quando non perdi la pazienza?

Ebbene, le risposte a queste domande possono fornirci una prima traccia da seguire tenendo presente che una certa dose di ribellione nel bambino è assolutamente fisiologia e persino necessaria.
L’errore in questo caso è di irrigidirsi troppo su atteggiamenti intransigenti che non ricevono risposta.

Ecco i consigli:
1) Evita di partire dal presupposto che tu hai ragione e lui sempre torto e mettiti più in ascolto. D’accordo lui fa orecchie da mercante, ma tu lo ascolti, davvero? Ascoltare un bambino significa dare attenzione ai suoi biosgni profondim calarsi nell’universo infantile, mettersi in realzione con le sue emozioni.

2) Se non ti risponde non significa obbligatoriamente che ti stia mancando di rispetto: magari, semplicemente è preso dal suo mondo… Gli stai dando un ordine mentre sta giocando? O guardando il suo cartone preferito?

3) Placa la tua ansia e riduci le tue richieste a quelle inevitabili. Non può essere tutto un divieto. Si ribella al genitore controllore, ipercritico e incontentabile per affermare la sua unicità.

4) Nel momento in cui gli chiedi di fare qualcosa, lasciagli una alternativa: se stai per uscire, per esempio, digli “metti la maglia blu o bianca”. Il fatto di lasciarlo libero di scegliere anche un dettaglio riduce la sua resistenza verso la vostra richiesta.

5) Addolcisci il tono e usa il rinforzo positivo, quando tuo figlio obbedisce: “Vedi che quando vuoi sei proprio bravo!”

Ok, loro sono gli esperti e probabilmente hanno ragione. Ma alcuni consigli mi sembrano un po’ esagerati. Un esempio? Se a mio figlio dico: “Sbrigati che è tardi e dobbiamo andare” col cavolo che gli do le alternative sulla maglietta. Così perde altri tre quarti d’ora! Ed è la fine…
Addolcisci il tono? La prima volta, la seconda, alla terza già comincia ad alzarsi… e alla ventesima è un urlo con ululo incorporato carpiato…

La mattina quando il tempo mi rincorre come un cane rognoso e inferocito, sono presa da mille cose, dal piccolo da accudire e da tutto il resto non ho pure il tempo per fare una analisi del suo umore, anzi  vorrei tanto che si desse una mossa. Lui… invece… rallenta!
Ma lo fa apposta? Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!

59 risposte a ““Ma perché mio figlio non mi ascolta?”

  1. Ciao a tutte. In realtà io scrivo per un problema che ormai non mi lascia vivere bene. Mio figlio ha 5anni e mezzo ed è sempre stato un bambino molto vivace,con la differenza che quando stava con me sembrava che tutto andava bene,perché essendo io molto severa forse quasi si sentiva costretto a comportarsi così, mentrr quando stava von il papà in primis era felicissimo perché aveva capito che con mio marito poteva fare tutto ciò che com me non faceva.Però se qualche volta lo lasciavo con i nonni mio figlio diventava un’altra persona,irrequieto,scostumato non ascoltava,insomma intrattabile. Sono arrivata ad oggi che cambiando i miei metodi mio figlio è felice lo stesso anche quando sta con me,però ce da dire che da quando è iniziata la scuola(prima elementare) e il calcetto mio figlio non si riesce a capire. Nel senso che s scuola non è attento,le maestre mi dicono signora è bravissimo ma chiacchiera di continuo,perde tutto è disordinato e quindi io non so più che fare. Ho usato le punizioni ma non ho risolto niente,ho usato i modi più arroganti e non ho fatto niente,lo abbiamo tolto dal calcetto per 15 giorni e non abbiamo risolto niente. Intanto a suola colora e scrive in modo terribile mentre a casa con noi vicino scrive da far paura ma a colorare cmq non è la sua simpatia. La cosa che oggi principalmente vorrei chiedere e che ieri sera,dopo non so quanto tempo, abbiamo lasciato mio figlio con mia madre e mia cognata per a dare a fare una visita da un medico per mio marito. Al nostro ritorno è stato un inferno,mia madre era angosciata perché mio figlio era stato intrattabile, mia cognata mi disse che non saoeva più come mantenerlo, mi dissero che era stato scostumato a dire tante parolacce cosa che no fa in nostra presenza,reagiva se mia madre cercava di dirgli qualcosa,cmq sono sconvolta e per di più lunedì dovrei rimanerlo di nuovo a mia madre perché mio marito lavora ed io devo fare un corso. Non so ché fare accetto consigli

  2. Io direi che è un viaggio duro da fare coi figli infatti quando sono in crisi vado alla ricerca sui siti .Prenderò proprio quel libro di Eric.
    Nella vita però è da provare essere genitori

  3. e si ci sono anche io mamma di 2 bimbi , regina 5 anni e 2 mesi e miro , appena 3 mesi ma un immensa pazienza, dato che da quando è nato deve subire le micro-torture pungenti di una sorella che tanto lo adora quanto vorrebbe a momenti pizzicarlo e stritolarlo…sarà per il grande amore…..e oltre le micro-torture anche le macro-urla mie e del padre che urlano a manetta contro la povera regina , che viene disturbata dalle nostre disperate tiritere continue ,,,non si fa, ma che fai , che volevi fare , che stai facendo , e ora bastaaaaaaaaaa, non stritolare tuo fratello, non salire sul letto a soppalco che cadi, non dire a laura che è brutta, dai i biscotti a marica, attenta tieni bene il guinzaglio del cane che scappa, mangia tutto, aaaaaaaaaaaaa lascia stare a tuo fratello, guarda tuo fratello mentre mi fumo una sigaretta, e ora dormi che questa giornata deve a un certo punto pur finire…..e si addorment!ora mi chiedo….come mai non mi sta a sentire, ma rileggendo il delirio che ho scritto e trovandolo del tutto realistico…mi dico ma certo….basta parlare povera figlia mia ,,,anche io non mi ascolterei….da domani proveròcon molti più silenzi e vi farò sapere mie notizie….ps..povero miro!

  4. Per chi di voi ha il marito e non è separata…….perché invece di affrontare da sole queste mattine invece di disperarvi non chiedete al marito? È vero che l’uomo sembra spesso non ascoltare la moglie…ma così non è …..è più vero che il marito sta a guardare cosa succede….una parole dolce ai bambini ed al marito che sia di mattina o pomeriggio o sera vi renderà la vita più serena ed avrete una mano in più e meno stress

  5. Ciao sono una mamma di un bambino di 10 anni , sono separata da 4 anni e mio figlio si comporta bene a scuola a casa con il mio compagno ma solo quando sono da soli, quando arrivo da lavoro inizia a non ascoltare diventa lento nel mangiare e con il mio compagno litigano sempre ma tutto questo avviene quando ci sono io a casa, volevo sapere come mai di questo comportamento e mi piacerebbe un consiglio.Ciao e grazie

  6. Patrizia, Maria: nel giro di poco tempo ho incontrato 2 padri di recente conoscenza (uno in campeggio di circa 60/65 anni, l’altro di circa 50 anni e che passa regolarmente nell’azienda dove lavoro) e la coincidenza strana è che entrambi mi hanno detto la stessa cosa sui loro rispettivi figli: pur di stare loro vicini e non “perderli” si sono avvicinati alle loro passioni e le condividono pienamente. Il papà di 60 anni circa aiutava i figli in officina a rimetter su moto e poi ci andava con loro e alla sua veneranda età si è messo a fare kite surf! L’altro, quello di 50 anni e passa ha seguito il figlio (ormai diciottenne) in tutti gli sport che ha cambiato nel tempo e dove non poteva partecipare fisicamente perchè non riusciva lo accompagnava sempre ed era sempre presente. Ora il figlio gli sta insegnando pattinaggio e lui si cimenta in tutto pur di stare con lui. Trovo che siano due splendidi esempi di “presenza” di comunione, di attaccamento e affetto palpabile. Vorrei tanto che anche mia figlia, un giorno, potesse coinvolgermi nelle sue passioni e io avere l’intelligenza, quel giorno, di accompagnarla senza se e senza ma. Il pensiero che lei si allontani da me mi fa star male fin d’ora.

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