Viva la Mamma

La nascita e il post parto: gioie e dolori

Visto che ci sono tante pancine e pancione tra di voi e avendo ascoltato la nostra Psicologa amica a Mattino Cinque parlare di parto e dei sentimenti che le madri possono provare nel periodo successivo alla nascita, le ho chiesto di scrivere qualcosa anche per noi sull’argomento.
Un tema tanto delicato quanto spesso considerato tabu. Perchè? Ce lo spiega la dottoressa Francesca Santarelli.

“Si parla molto di “tristezza da parto“, depressione post partum, ecc., ma l’esperienza pratica mi dice che, come tutte le cose, rimane sempre molta confusione e molta poca informazione reale di come stanno veramente le cose.
Nella mia attività clinica, spesso si presentano in studio donne che hanno partorito da pochi mesi (a volte anche da più di un anno) che vengono a chiedermi aiuto per uno stato depressivo o di ansia che non le abbandona e che le fa percepire spesso, come “cattive mamme”, o “mamme inadeguate” o molte volte, fa provare loro un profondo sentimento di solitudine perche non riescono a parlarne con nessun’altro.

Questo accade perche, ancora oggi, nella società odierna, la maternità continua a essere descritta come un’esperienza “tutta bella e tutta buona” (come dico spesso io) e non viene mai considerato che, soprattutto all’inizio, ci possono essere emozioni contrastanti o negative, se non fosse anche solo per la stanchezza psicofisica che questo travolgimento di vita comporta.
Ebbene mamme, quante di voi non hanno avuto, soprattutto i primi giorni dopo il parto, emozioni o sentimenti di tristezza, ansia, irritabilità o nervosismo? Quante di voi avevamo messo in conto che un’esperienza così tanto bella e intensa della maternità, quel momento che tanto avevate aspettato, potesse dare anche questi vissuti emotivi così devastanti?

È del tutto normale! Queste sensazioni fanno parte del “Baby blues“, una sintomatologia del tutto fisiologica che riguarda più del 70% delle neo mamme e che tende a scomparire nel giro di 15-20 giorni.
Molte donne non sono preparate, e quando provano queste emozioni si spaventano, si confondono e spesso si giudicano male e non ne parlano con nessuno per paura di non essere accolte, comprese, ascoltate.
Per il 10% di queste donne poi, le cose possono persino peggiorare perche questo stato di “malinconia” si può trasformare in depressione post partum, che viene definita così quando questo stato emotivo si prolunga per più di un mese ed è caratterizzato da scoppi di pianto improvviso, irritabilità, senso di apatia, insonnia, sentimenti di vuoto, la non voglia di prendersi cura del proprio bambino, assenza di emozioni nei suoi confronti e nel peggiore dei casi, idee di fare male a se stesse o al piccolino.

I motivi sono una concatenazione di cause che vanno dal calo di estrogeni e progesterone che subentra dopo il parto, lo stress e la fatica psicofisica del travaglio, lo stress emotivo, i cambiamenti della propria vita e colpisce persone che sono gia predisposte per diversi fattori.

Quello che vorrei sottolineare è che si deve cominciare a parlarne un po’ di piu di questi vissuti, senza timori di essere giudicate o sgridate per questo! Le neo mamme hanno bisogno di essere accolte nella fatica e nelle emozioni che provano soprattutto da chi sta loro vicino!
Il proprio compagno per primo, poi familiari, amici, altre mamme…
Drizzate le antenne se cogliete segnali di depressione, non abbiate paura!

Diventare mamme è la cosa piu bella che la vita ci possa regalare, ma anche tanto faticosa e ce ne accorgiamo da subito! Ricordiamoci che, quel giorno nasce un figlio, ma nasce anche una madre!”

Questa frase l’ho grassettata perchè credo sia tanto stupenda quanto vera.
E’ difficile venire al mondo, è difficile fare il primo respiro, è impegnativo crescere, ma è altrettanto difficile anche essere “mamma”.
Con l’impegno, l’amore e la dedizione si riesce, o almeno ci si prova, ma non facciamocene una colpa se a volte ci sono dei momenti “no”, come direbbe l'”Agente speciale Oso”: “Fa tutto parte del piano” 😉

Se avete la possibilità guardatevi questo video. C’è Camila Raznovich che racconta la sua esperienza. Ora Camila aspetta la seconda bimba, è più forte e preparata, ma per la sua primogenita, Viola, ha passato “periodi bui”!

Se volete contattare direttamente la dottoressa Francesca Santarelli, questo è il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com

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