Per un bimbo è meglio essere ignorato o deriso?

Per un bimbo è meglio essere ignorato o deriso?
Chiunque ad una domanda del genere risponderebbe: preferibilmente nessuna delle due ipotesi!
E io concordo.
Ma immedesimatevi nei vostri bimbi e fate un salto indietro nel tempo a quando eravate anche voi piccoli. Ogni giorno a scuola a giocare, litigare, a confrontarsi con gli altri coetanei, in una sorta di giugla in cui vige la legge del branco.
E se non si riesce a far parte del branco? Se si ha difficoltà a farsi accettare dal gruppo?
La vita per un piccolo diventa davvero difficile. E lo stress aumenta, anzi galoppa.

Ma non tutto è perduto. Per tornare a sorridere basta anche un compagno!
Chi trova un amico trova un tesoro? Sì, ma nel caso dei bambini c’è da aggiungere un altro pezzo alla frase: chi trova un amico, trova un tesoro e anche un anti-stress.
Proprio così.
Secondo una ricerca condotta da un team di ricercatori olandesi della Radboud University Nijmegen, le amicizie per i bambini sono una sorta di antidoto contro gli effetti negativi legati al fatto di sentirsi rifiutati dai compagni di classe.

Non far parte del gruppo li fa soffrire molto. Moltissimo.
Pensate, e vi do la risposta alla domanda iniziale, che per un bambino essere oggetto di scherno da parte dei compagni crea meno stress del sentirsi non considerati.
Insomma per una piccola testolina è meglio essere derisi che non ignorati.

Lo studio è stato pubblicato su ‘Child Development’.
Al centro della ricerca c’è il cortisolo, l’ormone dello stress, che ci aiuta a rispondere a potenziali minacce quando siamo sotto pressione. Livelli più alti del solito di cortisolo sono utili, perchè favoriscono l’adattamento a nuove circostanze e aiutano a gestire la tensione. Ma quando i valori dell’ormone risultano elevati in modo cronico, questo può avere effetti negativi per la salute, specialmente per il sistema immunitario.

Lo studio ha esaminato almeno 100 bambini di 9-10 anni, per capire se la vittimizzazione e l’esclusione da parte dei compagni di classe fossero collegate a un aumento dei livelli di cortisolo. E se il fatto di avere dei buoni amici anche fuori dalla scuola influisse in qualche modo su questo fenomeno.

I ricercatori hanno intervistato i genitori dei piccoli, interrogandoli sulla presenza di eventuali problemi di comportamento. Poi hanno misurato i livelli di cortisolo nella saliva dei bambini cinque volte al dì, nel corso di due giorni di scuola consecutivi.

Così si è visto che i bambini che venivano esclusi dai compagni presentavano elevati livelli di cortisolo a scuola, con piccoli cali nel corso della giornata. Prova, spiegano i ricercatori, che questo atteggiamento è davvero stressante per gli alunni. Inoltre il fenomeno è risultato più pronunciato proprio fra i bimbi che avevano pochi amici.

I ricercatori hanno anche scoperto che la vittimizzazione non è stressante come l’esclusione.

“Presi insieme questi risultati dimostrano che, benché gli amici non possano eliminare totalmente lo stress legato all’esclusione a scuola, possono però decisamente ridurlo”, conclude Marianne Riksen-Walravan.

24 risposte a “Per un bimbo è meglio essere ignorato o deriso?

  1. Non sono d’accordo con Stefania84 i bambini anche all’asilo non dicono le cose senza saper di ferire è che purtroppo non gli viene insegnato il rispetto verso le altre persone. Oggi vige l’individualismo e questo secondo me è la cosa peggiore. Mia figlia fa parte di quei bambini esclusi dal gruppo e io penso, forse sbagliando, che sia meglio che essere presi di mira. Per fortuna ha trovato un’amica che la comprende ma comunque gli insegno anche a stare da sola perché come dice il detto chi non mi vuole non mi merita.

  2. Ciao a tutte, sono finita in questo forum perchè ho veramente bisogo di un consiglio… ho un bambino di otto anni che frequenta la terza elementare (con ottimi risultati dal punto di vista didattico). Lui è sempre stato calmo, tranquillo, educato, non ama i giochi violenti, segue poco il calcio…..insoma un maschio sui generis! Questo suo atteggiamento lo ha portato ad essere escluso dalla classe e deriso frequentemente, visto che è incapace anche di trovare le parole per difendersi. E’ già dall’anno scorso che percepiva questo disagio ma noi genitori abbiamo sempre cercato di minimizzare dandogli fiducia su quello che potevano essere le sue “risorse relazionali”. Purtroppo oggi, a seguito di incresciosi episodi accaduti in classe, mi sono resa conto che la situazione è più drammatica di quanto pensavo ed ho parlato anche con le maestre, le quali però non si sono mostrate all’altezza della situazione limitandosi a dire ai compagni di lasciarlo stare ed a lui di “farsi rispettare”. Se provo a suggerire a mio figlio di dinfendersi e ribellarsi ai soprusi mi dice che non sa come fare….insomma sto seriamente pensando di cambiargli classe (se non scuola) ma so che servirebbe a poco se lui non cambia questo atteggiamento remissivo verso gli altri…vi prego, qualcuna che si è trovata in questa situazione può darmi un consiglio??? Soffro per mio figlio ma ciò che mi fa male è vedere mio figlio soffrire…. LAURA

  3. grazie a silviafede e roberta30, anche io sono d’accordo sul fatto pochi ma buoni ma quando resta solo mi piange il cuore…cosa ci posso fare cuore di mamma!

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