E’ con immenso piacere che vi annuncio che da oggi partirà una nuova rubrica: “L’architetto dei bambini”, uno spazio dedicato a tutti coloro che vogliono creare, rivedere, arredare, rendere più vivibile o semplicemente abbellire la camera dei piccoli o altri spazi a loro destinati: dal giardino, al soggiorno, alla cucina.
A dare suggerimenti, consigli e tante buone idee è una professionista di grande talento: Roberta Canestro.
Già in passato vi avevo proposto articoli tratti dal suo blog.
Da oggi invece l’architetto che strizza l’occhio ai più piccoli ci darà concretamente una mano a risolvere i nostri “problemi di casa”.
Inauguriamo questo spazio con una domanda che ci è arrivata da Donatella.
Ecco cosa ci scrive: “Desideravo un piccolo consiglio. Di necessità abbiamo dovuto arredare la camera piccola dei bimbi di 3×3,3mt con due camerette a ponte tipo quella che ti allego. Hanno le ante lisce tinte avorio con la scocca ciliegio. La stanza è dipinta con un verde pallido.
La mia domanda è: vale la pena dipingere e decorare la nicchia dove si trova il letto?
Avevo in mente di fare una cosa simile a un prato con lo sfondo azzurro e qualche farfalla svolazzante (prato e farfalle ovviamente sarebbero degli adesivi). Farei così quella destinata alla bimba unica occupante momentaneamente della camera.
Grazie del tempo che mi vorrai dedicare”.
La risposta dell’architetto Roberta Canestro:
“L’armadio a ponte è la soluzione più semplice per recuperare un po’ di spazio -problema comune a tante famiglie- ma non è necessariamente la più giusta o funzionale. In commercio si trovano diversi modelli con tantissime varianti cromatiche ma per quanto possano essere gradevoli si impongono sul resto della camera appesantendo l’intera composizione. L’ideale è, quando è possibile, posizionare l’armadio fuori dalla camera -nel caso in cui vi sia un corridoio o un disimpegno abbastanza ampio da permetterlo o nel caso in cui si possa intervenire sulla struttura spostando le pareti- e utilizzare un letto tradizionale.
Ritengo che la scelta di decorare il pannello della nicchia di un armadio a ponte non sia la più adatta. Dividendo idealmente il pannello in tre fasce, la più vicina al materasso è nascosta dai cuscini, quella in alto è oscurata dalla proiezione dell’ombra sotto il ponte e la fascia centrale risulta di dimensioni così ridotte da non valorizzare l’eventuale decorazione.
Nel caso della Signora Donatella gli armadi a ponte sono due, disposti l’uno di fronte all’altro. È necessario alleggerire visivamente tutta la camera. Il tema del paesaggio e delle farfalle è perfetto ma anziché l’armadio suggerisco di utilizzare il soffitto ed il pavimento facendo “svolazzare” per tutta la stanza tante farfalle e richiamando il paesaggio con un tappeto che ricordi l’erba del prato.
Per realizzare l’ installazione occorrono tasselli ad occhiello, spago e cartoncino.
Il numero di fili dipende dall’effetto finale che si desidera. Tanti più fili si disporranno, tante più farfalle “voleranno” per la camera. Si fissano i tasselli ad occhiello alle pareti, in prossimità del soffitto. Si tende lo spago da un occhiello all’altro assicurando i nodi in modo che non si possano slegare. Per distanziare l’installazione dalla lampada (in questo caso il modello da preferire è quello a soffitto) si possono fissare altri due tasselli nel soffitto, prima e dopo di essa. In questo modo si avranno due fili anziché uno.
Con la stessa cura si fissano i fili secondari (quelli ai quali si collegheranno le farfalle), utilizzando uno spago leggero o del cotone, ai fili principali (quelli a soffitto). Anche in questo caso il numero dipende dall’effetto desiderato. Per avere un’idea del risultato finale i fili si possono annodare provvisoriamente e quando si è soddisfatti della visione d’insieme si può procedere con i nodi definitivi.
Le farfalle devono essere posizionate ad altezze diverse -per accentuare la sensazione del movimento- avendo cura di non limitare i movimenti dell’adulto (per esempio a 180 cm dal pavimento) e l’apertura delle ante dell’armadio. Utilizzando dei cartoncini colorati o bianchi, a seconda che lo sfondo (le ante degli armadi) sia neutro o colorato, disegnare e ritagliare le sagome delle farfalle dal cartoncino, praticare un foro, far passare il filo di spago, o di cotone, e annodare. Per coinvolgere i bambini si possono inserire delle farfalle decorate da loro. Infine per simulare il prato è sufficiente un tappeto verde sul quale si possono applicare o semplicemente appoggiare dei fiori (e anche qualche farfalla) in tessuto.
Attenzione: per sicurezza questo tipo di decorazione non è adatto alle camere con letti a castello”.
Che dire: l’idea delle farfalle svolazzanti mi sembra molto carina. Ogni volta che si aprirà la porta o la finestra… queste voleranno, rendendo la cameretta più viva.
Fichissimo!
Chi ha i figli maschi come me potrebbe sostituire le farfalle con gli aerei. Oppure, con gli insetti. In questo periodo, complice un libro che ha ricevuto in regalo, Marco è particolarmente attratto da coleotteri, bombo, cavallette, scarafaggi, ragni e lombrichi!
Brrrrrrrrr….
Certo, l’idea di vederli appesi non mi entusiasma, ma sono sicura che a lui piacerebbe molto.
Chi è dotato di tanta buona volontà…ogni tot di tempo potrebbe anche sostituire gli oggetti svolazzanti, passando dalle farfalle, alle api, agli uccelli, etc.
E voi state per arredare la cameretta? Volete recuperare qualche pezzo antico?
Per tutte le vostre domande scrivete a vivalamamma@mediaset.it
Per concludere volevo ringraziare Roberta Canestro per il suo prezioso contributo.
E se volete maggiori informazioni sull’architetto visitate il suo blog: Roberta Canestro