E’ una sorta di allarme che vi invita a limitare al massimo l’uso di antidolorifici!
Da un maxi-studio pubblicato sul ‘Canadian Medical Association Journal’ e condotto su oltre 47 mila donne dai 15 ai 45 anni è emerso che le donne in attesa che prendono farmaci come l’ibuprofene sono due volte più a rischio di aborto spontaneo.
La ricerca ha esaminato l’effetto di un gruppo di antidolorifici: gli antinfiammatori non steroidei (Fans). Ebbene, è stato provato che questi farmaci di uso comune, assunti subito prima di restare incinta e fino alla 24esima settimana di gravidanza, fanno salire i rischi di 2,4 volte.
L’aspirina non era inclusa nella ricerca, mentre il paracetamolo è risultato sicuro.
I ricercatori dell’Università di Montreal diretti da Anick Berard pensano che assumere i medicinali ‘nel mirino’ può far sì che l’embrione non si impianti bene nell’utero. Questo esporrebbe la futura mamma a un rischio maggiore di aborto spontaneo.
Circa una gravidanza su otto, riferisce il quotidiano britannico ‘Daily Mail’, finisce con un aborto, e la maggioranza di questi eventi si concentra nelle prime 12 settimane. Nella ricerca il team ha visto che il 17% delle donne aveva assunto questi medicinali prima e durante la gravidanza.
“Abbiamo visto che il rischio di un aborto spontaneo è associato con l’uso gestazionale di diclofenac, naprossene, celecoxib,ibuprofene e rofecoxib da soli o in combinazione”.
Insomma, “le donne esposte a uno di questi Fans diversi dall’aspirina e a qualsiasi dosaggio nelle prime fasi della gravidanza sono risultate più a rischio di un aborto spontaneo”.
I medici evidenziano comunque che si tratta di un rischio basso, e che la loro ricerca non tiene conto di altre possibili cause di interruzione spontanea della gravidanza, come fumo e obesità.