Viva la Mamma

Una “ludoTac” negli ospedali per piccoli pazienti

Fare una Tac, infilare il proprio corpo in un grande cilindro, impressiona già gli adulti, immaginate quale impatto possa avere sui piccoli pazienti questo apparecchio così grande.
Deve essere davvero dura convincerli a rimanere immobili là dentro!
Anche se in genere i piccoli vengono sedati.
Così per far familiarizzare i bambini con questo macchinario così strano, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma è arrivata la “ludoTac”, la riproduzione in scala dell’apparecchio per la tomografia assiale computerizzata.

Una versione giocattolo con la quale i piccoli pazienti dell’ospedale possono interagire divertendosi e affrontare così con meno paure e timori l’esame diagnostico.

Posizionata in una stanza rallegrata da vivaci disegni, la tac ‘giocattolo’ diventa un mezzo che permette al bambino di conoscere gli spazi e le apparecchiature che lo circondano e che aiuteranno i medici nelle diagnosi e nelle terapie.

Tranquillizzare i bambini alle prese con un esame diagnostico come la TAC vuol dire anche ridurre il ricorso alla sedazione, obiettivo estremamente importante nell’ambito della radiologia pediatrica.

Non so se quello del Bambino Gesù sia il primo esemplare di “ludoTac” in Italia. Ma so che l’esperimento è stato già fatto in un centro pediatrico di Chicago, l’Advocate Lutheran General Children’s Hospital, riscuotendo un notevole successo.

Qui l’apparecchio è stato messo nella sala d’attesa a disposizione dei bambini che devono fare la Tac. I piccoli dottori possono fare lo stesso esame ai loro giocattoli. Li scannerizzano, posizionandoli per bene sul Kitten Scan e poi fanno la diagnosi scoprendo perché il giocattolo è ammalato. L’animazione appare su un schermo che i bambini guardano.
In questo modo i piccoli pazienti attenuano le loro paure e le loro ansie e affrontano con maggiore serenità l’esame.

Visto i riscontri positivi, speriamo che in futuro si attrezzino anche gli altri centri ospedalieri italiani, anche se la speranza più grande è che i bambini non abbiano mai bisogno di ricorrere a questi esami diagnostici!

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