Mi ricordo che mia nonna ogni volta che avevo quel fastidiosissimo “Hic” mi faceva bere un cucchiaino di succo di limone.
Brrrrrr, quanto non mi piaceva.
Ed ora dopo anni, ma potrei dire tranquillamente decenni (Sigh!) sono alle prese con il singhiozzo dei miei bimbi.
A dire il vero… loro singhiozzavano tantissimo già quando erano ancora nel pancione. Negli ultimi mesi poi, ad ogni “Hic” si muoveva tutta la pancia, che strana sensazione!…
Ora Marco è grandicello e ha sviluppato una sua teoria: quando gli viene beve un succo di frutta e gli passa.
Luca è ancora troppo piccolo e teorie non ne ha.
E allora che si fa?
Ho trovato degli utili consigli sul blog di Mamma Medico:
1) fare un massaggino sulla schiena
2) fargli bere un po’ di acqua naturale con un cucchiaino;
3)fargli bere un po’ di latte dal seno: la suzione lo aiuterà a far rilassare il diaframma.
Tra le cose da non fare, invece, c’è: non somministrare succo di limone!
In alcuni casi, soprattutto nei primi mesi di vita, il limone può provocare reazioni allergiche.
Yeppa… esattamente quello che facevano mia nonna e dopo di lei mia madre!!
Ma che cosa è il singhiozzo?
Mamma Medico scrive: “Il singhiozzo è una reazione dovuta alla contrazione involontaria del diaframma durante la quale il rapido flusso d’aria che provoca passa attraverso le corde vocali e fa emettere il classico sic.”
E perché ai lattanti viene così spesso?
“Perché i bimbi più piccoli tendono a ingerire più aria rispetto agli adulti: lo fanno quando mangiano troppo velocemente, o quando sono troppo nervosi e vengono presi da crisi di pianto”.
Per questo motivo, conclude Mamma Medico, se “il neonato è allattato al seno, occorre cercare laddove possibile di fargli fare delle pause e di non fargli mandare giù dell’aria. Se al contrario è allattato artificialmente, bisogna acquistare un biberon adatto, meglio sceglierne uno di quelli a forma inclinata. La tettarella deve essere sempre piena, in modo che non ingurgiti aria, e non deve avere fori piccoli per non costringere il piccolo a sforzarsi andando poi a creare il singhiozzo”.