Qual è la notizia nuova? Vi starete chiedendo.
Ed è anche quello che ho pensato io quando ho trovato questa agenzia. Anzi precisamente la mia espressione è stata: “Ma va? Non lo immaginavo!”.
Eppure questi ricercatori hanno stilato una lista, o meglio, hanno messo nero su bianco cinque ‘dritte’ dedicate ai genitori desiderosi di difendere i loro bambini dall’esposizione a sostanze chimiche nella vita di tutti i giorni. Sembrano consigli banali e si possono facilmente seguire.
Ma se può essere utile rispettare questi 5 consigli… perché non farlo? Ecco cosa suggeriscono gli esperti:
Regola numero uno: utilizzare frequentemente l’aspirapolvere e il panno bagnato per il pavimento, spolverando anche i ripiani di casa con uno straccio umido. E questo perchè la polvere è il principale rischio per la salute dei bambini.
Seconda norma: i genitori possono ridurre l’esposizione della loro famiglia alle sostanze chimiche tossiche, risparmiando anche denaro, optando per detergenti ‘verdi’ e naturali come il bicarbonato di sodio, ed evitando profumi artificiali in casa.
Terza ‘dritta’: se ci sono ‘lavori in corso’ nella casa, le donne incinte e i bambini dovrebbero stare lontano dalle zone in fase di ristrutturazione, al fine di evitare l’esposizione a polveri contaminanti e fumi tossici prodotti da vernici e colle. Per questo occorre sigillare l’area in questione dal resto della casa con teli di plastica e fare attenzione spolverare bene dopo ogni intervento di ‘restyling’.
Quarta regola: ridurre al minimo l’uso dei prodotti in plastica, soprattutto quando si tratta di servire e conservare il cibo.
Gli esperti raccomandano ai genitori, in particolare, di non utilizzare contenitori di plastica per cibi destinati al forno a microonde, anche se l’etichetta dice “adatto alla cottura al microonde”, perchè le sostanze chimiche della plastica, in questo modo, possono migrare negli alimenti o nelle bevande.
Ultimo accorgimento: per ridurre l’esposizione dei bambini al mercurio, un metallo tossico per il cervello, gli esperti consigliano di scegliere le varietà di pesce a basso contenuto di questa sostanza, come gli sgombri dell’Atlantico, le aringhe, le trote iridate, il salmone selvatico o in scatola. Se si sceglie di servire il tonno in scatola, preferire le varietà ‘light’, più sicura rispetto a quella bianca.
Che ne dite?
Sulla prima dritta penso che tutti noi facciamo di tutto per tenere la casa più o meno pulita… Ma io, mea culpa, non sempre ci riesco. Prima di avere i bimbi ero quasi svizzera, tutto a posto, tutto lucido e superpulito. Ora, beh!… trovare sul pavimento un metro quadrato libero è quasi un miracolo. E’ sempre tutto tappezzato di giochi… E io non ho più le forze per rimettere a posto tutto ogni volta e ripulire! (Ma non avevamo detto che erano tutti anticorpi per i bimbi? :o)
Sulla seconda dritta, molte mie amiche lo fanno, prendono i prodotti vegetali e naturali. Io non ci ho mai pensato seriamente. E ora di farlo?
Salto la terza regola, nessuna ristrutturazioe in corso e passo alla quarta, fattibile ma più faticosa: la plastica è così comoda!
Effettivamente però abbiamo parlato tanto di biberon al bisfenolo A, ma lo stesso principio vale anche per tutte le altre coppe e coppette. Quindi… vetro!
E sul pesce, mi chiedo: cosa mangiamo di veramente sano e naturale? Se compriamo le cose al supermercato… ahinoi, penso veramente poco!