Basta telefonini a scuola! Che ne dite?

Bandire i telefonini e i computer con connessione wi-fi dalle scuole per evitare i possibili effetti sulla salute delle microonde sprigionate da questi apparati. Questa è la richiesta firmata all’unanimità dal Comitato sull’Ambiente, l’agricoltura e gli affari regionali e locali del Consiglio d’Europa, che sarà discusso dall’assemblea plenaria.

Se passerà… mi vedo già le mamme apprensive, quelle che vogliono avere i figli sotto controllo 24 ore su 24, in panico e i ragazzini in rivolta.
Senza cellulare a scuola? Impensabile!
Eppure secondo me è una grande idea. E non solo per la salute dei bambini, ma anche per il rendimento scolastico.

Diciamocelo: l’obbligo di far spegnere gli apparecchi durante le lezioni… non funziona.

Lo so che non dovrei dirlo, ma ho diversi cugini adolescenti collegati perennemente a Facebook e che chattano costantemente anche durante le ore di lezione, tenendo il cell. sotto il banco, senza farsi vedere dai prof.

Ma seppure meritevole, non è questo il motivo che ha spinto i membri della Commissione verso questa decisione, ma la tutela della salute.

Nonostante le ricerche scientifiche in questo campo siano ancora ben lontane dal dare certezze, per i membri della commissione ci sono sufficienti elementi per un bando ‘precauzionale’: “Bisogna rispettare il principio di precauzione e revisionare i limiti correnti all’esposizione – si legge nell’introduzione del documento – aspettare prove certe potrebbe portare a grandi costi per la salute, come successo in passato per l’amianto, il fumo di sigaretta o il piombo nella benzina”.

Il rapporto contiene diverse raccomandazioni che gli Stati membri, una volta licenziato dall’assemblea, non devono comunque considerare vincolanti: si dovrebbero innanzitutto adottare dei limiti alle esposizioni alle radiazioni emesse dai dispositivi, allertando gli utenti con degli avvisi sulla pericolosità sul genere di quelli dei pacchetti di sigarette.
Nelle scuole inoltre non dovrebbe essere permesso l’uso dei cellulari, e dovrebbero essere promosse campagne per un ‘uso consapevole’ di questi dispositivi. Sotto osservazione, si legge in uno dei punti, dovrebbero finire anche i telefoni cordless e i dispositivi per controllare i neonati a distanza se usano una tecnologia simile a quella dei cellulari.

I risultati delle ricerche sulla pericolosità dei telefonini sono controversi: secondo uno studio pubblicato lo scorso febbraio, ad esempio, le telefonate lunghe modificano l’attività del cervello nelle zone limitrofe alla posizione dell’antenna, ma non è chiaro se questo cambiamento di attività abbia dei significati dal punto di vista della salute, e anzi per un’altra ricerca l’uso del telefonino aumenterebbe la memoria. Un’altro studio ha messo in luce invece alcuni effetti negativi sulla fertilità, mentre le grandi indagini epidemiologiche su un possibile legame con alcuni tumori non hanno ancora raggiunto risultati conclusivi.

20 risposte a “Basta telefonini a scuola! Che ne dite?

  1. @ Livia: i genitori che concedono tutto proprio perché sennò temono che i figli abbiano i traumi sono quelli che rovinano i figli stessi!
    I figli che al primo “no” diventano ingestibili e che alla prima difficoltà non sanno come reagire.

    Forse viene dato tutto troppo presto e senza grandi limitazioni – che, quando arrivano, forse sono tardive… Noi non ne facciamo una malattia in quanto figli, ma alcuni ex figli, una volta genitori, se ne fanno una malattia per i loro pargoli (vedi i vari “tutti ce l’hanno, lo comprerai anche a lui, anche se ora dici di no”, come se uno non potesse dire, e mantenere con i fatti, una sua idea)…

  2. io non ho mai avuto il motorino,ma a 18 anni ho avuto la patente e potevo prendere la macchina solo a patto di avere un cellulare…quindi ho lavoricchiato e messo da parte un pò di soldini per comprarne uno…e mia sorella usava il mio! se racimolavo qualche soldo lo caricavo sennò ricevevo e basta! MAI avuto un videogioco,il primo pc all’università!!! e sono sopravvissuta benissimo!!! 🙂 e anzi dirò di più,ad oggi sono stra-felice di non aver avuto tutte ste cose!
    in classe di mio figlio (ultimo anno di nido,quindi 2-3 anni!) ci sono bimbi che hanno la PS o la WI… sarà un parere mio ma io sono scandalizzata da tutto questo! facile piantarli davanti ad uno schermo piuttosto che perderci tempo…ognuno è libero di agire a proprio piacere,ma poi raccogliamo quello che abbiamo seminato senza lamentarci!!! magari mi sbaglio…

  3. io ho 25 anni e non ho avuto il motorino (ne io ne mio fratello) ma la promessa che a 18 anni avrei potuto prendere la patente e così è stato. il cellulare tutto mio l’ho avuto in prima superiore, ma senza credito, potevo solo ricevere e ancora non c’era la possibilità di fare gli squilli con l’addebito. avevo il telefono perchè mio zio l’ha cambiato e così il vecchio modello me lo ha passato. papà mi metteva 10 mila lire all’anno giusto x nn far scadere il numero e sono sopravvissuta lo stesso! il primo vero cellulare nuovo l’ho ricevuto in regalo dai miei per l’esame di qualifica della 3 superiore alla veneranda età di 16 anni!!! ma sono qui per raccontarlo, niente traumi da mancanza eppure tutti i miei compagni avevano super modelli, i primi con la telecamera, mentre il mio aveva lo schermo in binaco e nero.
    la play nn è la fonte dei mali del mondo, può anche essere divertente giocarci tutti insieme come famiglia e se i ragazzi la volgiono usare devono esserci dei tempi precisi e da rispettare, altrimenti diventa una baby sitter!!!
    se si ha paura che i nostri figli sentiranno la mancanza di qualcosa che hanno i loro amichetti, dovremmo analizzarci noi genitori. ai bambini non importa cosa possiedono, tanto poi usano tutto tutti insieme, sempre che abbiano imparato il piacere immenso della condivisione…

  4. @Rosa: si certo, si può dire al figlio di tornare alle 20 ma se trasgredisce ci sarà la punizione.

    Non so se sia perché i genitori di oggi sono figli di genitori severi, e come tali vogliono concedere ai figli le libertà che non hanno avuto, oppure se si da’ tutto per evitare lo stress anche dalla famiglia – ma senza vedere che se dai e dai e dai si instaura un circolo vizioso e al primo “no” scattano i macelli.

  5. @ Mimi: guarda che non sei l’unica che è cresciuta “in regime di ristrettezze”. Posto che la PSP, per quello che ricordo, appena uscita di euro ne costava 400, a me hanno regalato il commodore 16 (più economico del 64) ed è stato quello fino a 25 anni quando, in previsione dell’uscita della prima PS e considerato che già lavoravo, ho comprato il Sega Mega Drive in saldo a 100.000 Lire! Anch’io, come molti, invidiavo chi poteva permettersi i video giochi, ma non ne ho mai fatto una malattia. Il cellulare per forza di cose dopo i 20 anni, prima non c’era! Per quanto riguarda i gesti estremi, scusami ma non dipendono dal possedere o meno cellulare o motorino, ma piuttosto sono dovuti a quella mandria di genitori falliti quale è una gran parte della nostra generazione che non è capace di imporsi con i figli concedendo tutto e dando loro sempre e comunque ragione negando anche l’evidenza. Non c’è niente di male a stare al passo con i tempi (ognuno entro le proprie possibilità ovviamente), l’importante è dare dei limiti ed imporre dei paletti.

    P.s.: con i miei figli frequento musei e locali pubblici e mai hanno portato appresso il Nintendo, tantomeno si ricordano di chiederlo… e io non sono un fenomeno!

  6. @mimi:anche tu hai ragione a dire queste cose, io spero proprio che mia figlia a 10 nn torni alle 4 ma alle 20:00, ho detto spero nel senso di dire lo imporremo noi genitori, purtroppo oggi x nn sentirli piangere, lagnare ecc…. i genitori cedono su tutto o qusi

  7. @ Livia: L’Atari o il Commodore e i relativi giochi costavano già un occhio della testa! Roba da un milione di vecchie lire solo per la console! Adesso con 200 Euro ti tirano appresso una Playstation…
    Non erano tantissimi chi aveva Atari, Sega Master System e compagnia, almeno tra chi era mio coetaneo.

    @ Lucia: ripeto, ci sono genitori che se ne fregano (in senso buono) che gli altri hanno tutto e il figlio no. Io sono venuta su così (niente console, niente motorino, cellulare a 20 anni) e sto bene, come tutti quanti della vecchia generazione.

    Adesso TUTTI hanno il cellulare perché i genitori lavorano e i figli vanno a calcio-palestra-basket-nuoto eccetera. Sono quasi più impegnati di un manager ‘sti bambini e quindi serve tenersi in contatto. A 14 anni in giro pure fino alle 4 del mattino.

    E poi, ripeto, ora i genitori pensano che se non hanno il cellulare (che tutti hanno), avranno i traumi.

    Non hanno la Play? Avranno i traumi. Niente motorino? I traumi sì però. Traumi creati solo dai genitori che pensano che senza saranno alieni. Poi vedi ‘sti figli deboli, che reagiscono con gesti estremi a 15 anni se la ragazza li lascia o se prendono un 4 a scuola (se ne sentono eccome).

    Va bene comprare, ma anche educare all’uso; ho visto ragazzini di 10 anni in giro per musei che giocavano con la PSP anziché ammirare quello che li circondava. Gliel’avrei presa e lanciata via io stessa.

  8. Sicuramente rientrerò nel gruppo di quelle mamme che tra 5 o 6 anni doterà i suoi pargoli di cellulare. I tempi sono cambiati. Alla loro età noi inseguivamo il motorino o l’orecchino, e quando dovevi avvisare casa, magari perché ritardavi, ti fermavi alla cabina o al bar a telefonare. Ogni cosa deve essere fatta nella misura giusta. Dare ai ragazzini il cellulare è anche una sicurezza nostra, ci permette di sapere (anche se non ci garantisce che non ci stiano raccontando balle!) dove si trovano i ragazzi e cosa fanno e loro in caso di bisogno possono chiamarci in qualsiasi momento. Personalmente il cellulare ce l’ho da una quindicina d’anni e se per caso me lo dimentico sembra che mi manchi un pezzo. Fino ad allora ho sempre vissuto bene, ma se mi guardo indietro mi chiedo come facevo senza. Ai nostri tempi c’era l’Atari o il Commodore, oggi ci sono il Nintendo, la Wii, la PSP. Le regole non sono cambiate, sta al genitore impostare il discorso e far capire che c’è un tempo per ogni cosa.

  9. Tutte belle parole. Ma c’è qualcosa che non mi torna: mi dite come mai a scuola, un po’ alle elementari, ma sopratutto alle medie, tutti ma proprio tutti i ragazzi hanno il cell?
    Tutte mamme stupide e figli viziati?

    Oltre alle belle parole e alle belle intenzioni, vi voglio vedere alla prova pratica dei fatti…

    Per Lailac: non ho capito la tua domanda

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