Sicuramente un bel problema per gli amanti dell’abbronzatura ad ogni costo. E immagino che per i genitori degli adolescenti sarà veramente dura convincere i ragazzini patiti della pelle dorata a tenersi lontani dai centri solarium, soprattutto in questo periodo, con l’estate alle porte.
A quell’età i rischi per la salute, come il melanoma, non vengono presi neppure in considerazione. Gli adolescenti a queste cose, in genere, non ci pensano proprio.
Eppure, “di per sé l’abbronzatura è un fatto positivo” afferma Pier Giacomo Calzavara Pinton, direttore della Clinica dermatologica dell’Università di Brescia.
“L’errore sta nel modo usato per ottenerla. “Occorrono 8-10 giorni prima che si formi il pigmento. Ma le persone fanno la lampada perchè la sera vogliono avere un effetto abbronzato. Ebbene, così ci si brucia e basta. E oltretutto il nostro organismo riesce a riparare i danni cellulari solo fino a un certo punto. Ecco perchè il decreto in arrivo, che vieterà le lampade ai minori, è un fatto positivo”.
“Se la ‘tintarella’ selvaggia è come una sbornia, le lampade abbronzanti lo sono altrettanto: si pensava che i raggi Uva fossero buoni e gli Uvb cattivi, ma ora si sa che non è così. Il decreto, che attendiamo da anni, dovrebbe contenere due misure innovative: il divieto per i minori e le indicazioni per alcune categorie a rischio. Inoltre si dovrebbe stabilire un numero massimo di ‘sedute’ l’anno” per i fan di lettini, lampade e docce solari. Che, secondo i dermatologi, non dovrebbero superare le 15-20″.
Funzionerà? Riuscirà questa norma a dare davvero un giro di vite all’abbronzatura artificiale?
Io spero di sì.
Anche se ho un timore: se si permetterà agli “under 18” di fare le lampade solo con l’autorizzazione dei genitori o del tutore, ho paura che questo si possa trasformare in una sorta di ricatto dei ragazzi verso mamma e papà. Tipo: faccio questo solo se mi firmi l’autorizzazione per una doccia…