In tutta sincerità mai e poi mai avrei pensato che ci fosse un legame fra la concentrazione di strade principali, la casa di una donna incinta e le nascite premature.
Eppure è quanto rivela una nuova ricerca australiana dell’Istituto di Sanità e Innovazione Biomedica dell’Università di Tecnologia del Queensland, pubblicato sulla rivista Environmental Health.
Lo studio è stato condotto su 970 madri e sui loro nati a Logan City, a sud di Brisbane.
“Il risultato più impressionante è la riduzione nel tempo di gestazione del 4,4%, quasi due settimane, associata alla maggiore concentrazione di autostrade entro 400 metri dalla casa della donna”, scrive l’autore dello studio, prof. Adrian Barnett.
In realtà a turbare la gravidanza in quanto tale non è l’autostrada, ma l’inquinamento atmosferico!
“E’ l’aria malsana la principale responsabile dei danni al feto”, scrive il professore.
Ora sì che i conti tornano!
Effettivamente già altri studi hanno dimostrato che l’elevato smog può portare a delle patologie nei piccoli, già in età gestazionale.
E lo stesso Barnett aveva già pubblicato uno studio che dimostrava una forte associazione fra il maggiore inquinamento dell’aria e le piccole dimensioni del feto.
“Nonostante l’aumento di rischio sia relativamente piccolo, le implicazioni per la salute pubblica sono grandi, perchè tutti coloro che vivono in aree urbane sono esporti all’inquinamento”, scrive. “I neonati prematuri e di basso peso restano in ospedale più a lungo, hanno un maggiore rischio di morte e una maggiore probabilità di contrarre invalidità”.
Lo studio ha contato il numero di strade attorno alle case delle madri fino a un raggio di 500 metri. La maggior parte degli effetti è emersa entro un raggio di 200 metri, ma l’impatto negativo era presente fino a 400 metri. Gli effetti dell’inquinamento sonoro sono anche considerati un fattore che contribuisce, ma Barnett osserva che è difficile separare gli effetti delle due forme di inquinamento.
“I veicoli che frenano e ripartono fanno sì che gli incroci stradali abbiano alcuni dei livelli più alti sia di rumore che di inquinamento atmosferico. Il sonno disturbato durante la gravidanza può causare maggiore stress e costituire un fattore di rischio nei riguardi del parto”, osserva.
Che dire… poveri noi che viviamo nelle grandi città!