Secondo l’Unione Nazionale Pediatri il settore soffre proprio della mancanza di nuovi pediatri nel territorio nazionale. Già lo scorso anno il saldo umano netto tra chi è entrato e chi è uscito ha segnato – 371 professionisti. Le scuole di specializzazione, 43 in tutta Italia, nel 2010 hanno laureato appena 229 giovani pediatri e il rischio concreto è che nei prossimi anni i professionisti dei bambini saranno sempre meno.
Le previsioni dicono infatti che fra 15 anni il 50% dell’attuale “forza pediatrica” (14.300 specialisti) sarà in pensione e fra venti si arriverà al 76%: numeri che renderebbero quasi impossibile la cura dei bambini nella fascia da zero a sei anni.
Ad essere colpito dallo sbilanciamento sarà soprattutto il Centro-Sud, con le sue regioni sottoposte ai piani di rientro finanziario e con minori risorse per collocare i pediatri.
Sono senza parole.
Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro, visto che già adesso la situazione mi sembra piuttosto grave: pochi medici con troppi bambini per ognuno. E spesso, proprio per questo sovraffollamento, seguiti male. Niente visite a domicilio, neanche con febbre alta, eccetera eccetera. Ma sono tutte cose già dette!