La depressione? Più dopo un parto che dopo un aborto

La mia collega mi ha consigliato di non scrivere questo pezzo. “E’ troppo triste e intristisce il blog”, mi ha detto. “Bisogna divertire chi legge”. Ma per onore di cronaca io voglio ugualmente parlarvi di questo tema piuttosto delicato che interessa tante di noi: la depressione.
Se non vi va… cambiate pure post, non mi offendo :o)
Partiamo da un dato di fatto: il mal di vivere è rosa. Le donne che ne soffrono sono più del doppio degli uomini. Detto questo, la cosa che mi ha stupito di più è che per il gentil sesso il rischio di cadere in un stato depressivo, ansioso o di alterazione mentale, è più alto dopo un parto che dopo un aborto.

Secondo uno studio scientifico condotto in Danimarca e pubblicato sul ‘New England journal of medicine’, a sconvolgere le donne è più la nascita di un figlio che una interruzione volontaria di gravidanza.
Tralasciando i numeri che hanno portato a questa conclusione, secondo gli esperti della American Psychological Association, non vi sono infatti prove che dimostrino che ricorrere ad un aborto minacci la salute mentale femminile. Al contrario i cambiamenti nei livelli ormonali e la mancanza di sonno legati all’avere un figlio piccolo possono far scattare malesseri psichici.

Per quanto riguarda il nostro Paese, un’indagine condotta dalla commissione salute del Dipartimento per le Pari opportunità ha evidenziato che i medici di medicina generale hanno difficoltà a fare accettare ai propri pazienti la diagnosi di depressione e la relativa terapia (50% degli intervistati) e, ancora di più, un consulto con lo specialista (70% degli intervistati). “Promuovere nell’opinione pubblica una campagna di sensibilizzazione per far conoscere i fattori di rischio specifici e per combattere lo stigma sulla depressione e le sue cure – ha affermato Antonio Tundo, dell’Istituto di psicopatologia di Roma e del Comitato scientifico Fondazione Idea – significa aiutare milioni donne a non ammalarsi o, se necessario, a trovare il coraggio di chiedere aiuto evitando lunghi periodi di inutili sofferenze”.

14 risposte a “La depressione? Più dopo un parto che dopo un aborto

  1. ciao a tutte,
    è verissimo Maura e Io . Anche io come voi a 19 anni ho avuto un aborto volontario e dopo 11 anni sono rimasta in cinta e stavolta l’ho perso, la gravidanza tanto attesa si è fermata, vi garantisco altro che crisi pos partum il nero il buio la rabbia che mi saliva dal profondo mi ero convinta che è stato il volere di dio in quanto avevo prima gettato il suo dono poi quando lo velevo e l’avevo cercato “lui dio” me l’ha tolto per punirmi, vi garantisco che non è stato semplice.
    Il primo aborto a 19 anni lo ricordo ancora come fosse ieri quindi comunque sono esperienze che una donna non può dimenticare, le superi è vero ma comunque ritornano, il secondo avevo 30 anni mi è mancata la terra sotto i piedi avrei voluto morire ma grazie all’aiuto prezioso di mio marito al quale avevo confessato tutta la mia storia anni prima di sposarci sono riuscita a venirve fuori anche se quel giorno è sempre presente nella mia testa.
    Finalmente dopo altri 5 anni sono rimasta nuovamente in cinta e ora che ho il mio
    piccolo sono contentissima, ache se comunque il pensiero ritorna ora che vorrei poter dare al mio piccolo una sorellina o fratellino e non arriva………………….
    Quindi si è vero mi sento di dirvi che ogni scelta ogni prova ogni ostacolo che noi troviamo nel nostro cammino ci viene messo per farci capire comprendere qual’cosa di più di noi ma sopratutto anche dell’altro che è in parte a noi e che si confida con noi.
    IMPARIAMO A NON GIUDICARE SOPRATUTTO SE NON SI CONOSCE TUTTA LA STORIA DI CHI IN QUEL MOMENTO SCRIVE O CI STA’ PARLANDO

  2. Io ho avuto sei mesi fà un’aborto nn volontario al 6mese……..nn mi metto qui a descrivere le fasi e il resto……e nn si può certo dire ke la depressione è piu’ dopo il parto ke dopo un aborto….xkè vuol dire ke nn si ècapito niente!magari avessi partorito e avuto la depressione post-parto……….!

  3. Cara Maura, ti capisco benissimo. Anche io ho avuto un aborto volontario a 19 anni ed una figlia a 29: per il parto non ho avuto alcun tipo di depressione, se non la classica stanchezza per il post parto ed un pò di inappetenza…ma per l’aborto posso dire che ancora oggi, che di anni ne sono passati 14, non sono riuscita a superarlo. Certo, oggi ne riesco a parlare quasi sempre senza scoppiare in lacrime, certo, oggi ho una figlia alla quale dare tutto il mio amore e che per forza di cose non mi fa più pensare così di continuo a quel brutto periodo, ma nonostante ciò ancora oggi, quando meno me lo aspetto, ritorna fuori il pensiero.
    Per Francesca: i tuoi commenti mi hanno allibita…secondo me sei troppo categorica…tieni presente che si parla di tanti anni fa, non c’era quell’informazione che c’è adesso sugli anticoncezionali e poi comunque è un qualcosa che una donna si porta dietro per tutta la vita, quindi prima di scrivere certe cose senza cognizione di causa, rifletti.

  4. cara Maura, adesso che sai cos’hai buttato via a 19 anni, la vita che era in te e che nn ti aveva chiesto di nascere… ti pregherei di farlo capire a chi vorrebbe fare il tuo stesso errore… chissà, magari potresti salvare qualcun altro. Il fatto che tu ti sia pentita è già molto. Purtroppo è anche la società in cui viviamo che nn ci fà capire prima di averlo cos’è un bambino…in ospedale dovrebbero informare le donne che vogliono abortire di cosa fanno…ma nn sempre succede.
    Per la depressione, bisognerebbe avere la fortuna e il coraggio di scegliersi un compagno che ti aiuta, è fondamentale. Io sono stata fortunata, ma non sempre è facile lasciare il compagno ‘burbero’ (noi donne siamo crocerossine…ma a noi chi ci pensa?)….e poi ne paghiamo le conseguenze. Prego tutte quelle che soffrono di avere almeno il coraggio di farsi aiutare, siamo tutti ‘umani’ e aver bisogno di aiuto non è vergogna!!!!

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