Proprio così: negli ultimi 2 mesi di gravidanza penetra abbastanza luce nella pancia di mamma da permettergli di cominciare a sperimentare la visione dentro l’utero e quindi riconoscere le sue manine e i suoi piedini.
Sarà vero? A quanto pare sì. Almeno è quello che è emerso da un lavoro condotto da Marco Del Giudice, ricercatore presso il dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e appena pubblicato sulla rivista Developmental Psychobiology.
”Non abbiamo direttamente misurato la luce che penetra dentro l’utero – spiega Del Giudice – ho misurato la quantità di luce che passa attraverso vari tessuti corporei (muscolo e grasso) e diversi tipi di vestiti, dopodichè ho creato un semplice modello basato sullo spessore della ‘pancia’ della madre e sulla presenza o meno di vestiti”.
“Il modello messo a punto – aggiunge Del Giudice – indica che, molto probabilmente, alcuni feti possono vedere quello che hanno intorno a sè (le pareti dell’utero e il loro stesso corpo, ad esempio mani e piedi), almeno quando la madre si trova in un ambiente luminoso e non è vestita in modo troppo pesante”.
Allora mi chiedo: al mare con tutta la luce del sole sarà mica il caso di procurare un paio di occhiali da sole pure a lui… o a lei!