E le brutte notizie non finiscono qui. Sempre a causa dell’iperattività questi bambini saranno anche i più inclini ad andare incontro a problemi di salute e a incappare nelle dipendenze come fumo, alcol, droghe. Insomma… una catastrofe annunciata.
A proferire tale “sentenza” non è Nostradamus (anche se potrebbe sembrare!), ma uno studio condotto dai ricercatori della Duke University diretti da Terrie Moffitt e Avshalom Caspi.
Insieme a un gruppo di colleghi internazionali questi studiosi hanno ‘misurato’ l’autocontrollo dei piccoli intervistando genitori, insegnanti e sottoponendo a test gli stessi bambini. Bassa capacità di sopportare le frustrazioni, mancanza di perseveranza, iperattività, ma anche agire prima di pensare, difficoltà nell’aspettare il proprio turno e di non essere mai stanchi sono stati gli elementi ‘nel mirino’ dei ricercatori.
Ebbene, secondo questi luminari della scienza, i bambini che hanno totalizzato i punteggi più bassi nei test, una volta adulti sono risultati decisamente più a rischio di problemi respiratori, gengiviti, malattie sessualmente trasmesse, infiammazioni, sovrappeso, colesterolo alto e ipertensione. L’impulsività e l’incapacità di autocontrollo, oltretutto, ha reso queste persone più inclini ad avere difficoltà finanziarie e problemi di dipendenza con alcol, fumo, cannabis e droghe pesanti. Infine, anche a essere genitori single.
Ma non mancano le notizie positive. Nonostante tutto, infatti, i bambini che in qualche modo, crescendo, sono riusciti a migliorare il loro autocontrollo, da grandi hanno avuto meno problemi rispetto a quanto i punteggi totalizzati da piccoli avrebbero lasciato pensare.
Per rinforzare l’analisi sull’importanza dell’autocontrollo, il team della Duke ha condotto la stessa analisi su un campione di 500 coppie di gemelli in Gran Bretagna. Scoprendo che i piccoli con poco autocontrollo a 5 anni erano più inclini dei fratelli più calmi a iniziare a fumare precocemente, andare male a scuola e avere comportamenti antisociali a 12 anni. “Questo mostra che l’autocontrollo è importante di per sè, indipendentemente da altri fattori che i gemelli condividono, come i genitori e la vita domestica”, concludono gli autori.
Cosa penso di questo studio? Io da piccola avevo difficoltà ad aspettare il mio turno, non ero perseverante, le frustrazioni non mi facevano felice…, eppure ho superato la fatidica soglia dei 32 anni indenne. Sì, ho qualche chilo in più, ma nessuna dipendenza (a parte quella per le mie due pesti!), non ho nessuna malattia sessualmente trasmessa (almeno spero!). Sì, la gengivite sì. Ci hanno azzeccato… ma non per questo mi sento una fallita!
Ah.. un’ultima cosa, adoro i bambini vivaci, quelli brillanti, con tanta voglia di fare e di divertirsi. Ovviamente per tutto c’è la giusta misura e ai bambini bisogna farlo capire, ma quello è un compito che spetta a noi genitori!